(In)Coscienza digitale, i rischi della tecnologia

Giovedì 9 marzo alla Fondazione di Sardegna a Sassari la presentazione del libro di Michele Petrocelli

Sassari. Giovedì 9 marzo alle 17,30 alla Fondazione di Sardegna in via Carlo Alberto 7 sarà presentato al pubblico il libro “(In)Coscienza digitale”, edito da “La Storia” e scritto da Michele Petrocelli, professore della Facoltà di Economia dell’Università “Guglielmo Marconi”.

La quarta rivoluzione industriale sta rapidamente trasformando le nostre vite, il mondo del lavoro e la società in cui viviamo. L’indiscussa protagonista di questo cambiamento epocale è la tecnologia nelle sue molteplici declinazioni, dall’intelligenza artificiale alla robotica, dai sensori biologici e ambientali alla realtà virtuale, ai big data.

Questo lo sfondo su cui si confronteranno i convitati al tavolo – introduzione affidata al presidente della Fondazione Sardegna Giacomo Spissu e moderazione di Rossella Porcheddu, responsabile area progettazione, sviluppo e innovazione della Fondazione – che insieme all’autore focalizzeranno l’attenzione sul tema “Gli impatti delle nuove tecnologie sulla sfera individuale collettiva”: il direttore generale della Fondazione Sardegna Carlo Mannoni, la professoressa Uniss, referente Mica e Formez PA Antonella Fancello con il data manager “Talents Venture” Carlo Valdes.

Che significa (IN)Coscienza Digitale? E ancora: guidandoci in ogni ambito della quotidianità, le macchine ci conoscono sempre meglio ma noi sappiamo davvero dove ci stanno portando? Partendo da questo interrogativo, nel libro, tutte le conseguenze politiche, economiche e sociali della trasformazione tecnologica in atto, illustrandoci i rischi che stiamo pericolosamente sottovalutando. Un viaggio Interessante e foriero di spunti a 360°.

L’autore. Michele Petrocelli, docente all’Università “Guglielmo Marconi” di Roma, direttore del master in Marketing Management e del corso avanzato di Soft Skills e autore di “Incoscienza digitale. La risposta alla rivoluzione digitale tra innovazione, sorveglianza e post democrazia”.

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