Mariotti candidato sindaco del centrodestra: «Sassari deve ripartire dal centro storico»

Sassari. Ripartire dal cuore della città. Martedì scorso anche la coalizione di centrodestra ha presentato il programma alla stampa. E per farlo ha scelto la sala convegni dell’Hotel Vittorio Emanuele. «La novità del nostro programma è che noi sappiamo come si fanno le cose che abbiamo scritto. E intendiamo portare a termine ciò che abbiamo scritto – ha detto subito il candidato sindaco Gavino Mariotti, rettore dell’Università di Sassari e “Magnifica Sassari” è lo slogan della sua campagna elettorale –. È una questione di organizzazione e di strategia. In questi anni all’Ateneo ho avuto la possibilità di conoscere persone preparate e quindi ho visto come si adottano le strategie. Ecco perché la prima cosa che faremo sarà creare un ufficio di programmazione strategica: senza la capacità di presentare progetti europei non avremo mai la possibilità di governare. Non si può vivere di tagli, ci vogliono risorse. E con il Pnnr all’Università abbiamo otto progetti finanziati. L’amministrazione deve allora prima formare dipendenti e collaboratori». Al suo fianco gli esponenti dei partiti della coalizione.

Innanzitutto, il centro storico. «È il nostro primo obiettivo. Per sua natura è il cuore pulsante della città e ha bisogno di una ristrutturazione radicale di tipo urbanistico e di sistema di vita. Serve una riorganizzazione che porti il sassarese a vivere il centro storico – ha spiegato Mariotti –. Il nostro progetto è molto articolato. La prima proposta sarà la ristrutturazione degli stabili. Poi si passerà a una questione di sicurezza. Abbiamo una situazione molto degradata. Io sono per una integrazione ma non deve nuocere a cittadino che lì vuole vivere. Abbiamo così stabilito un poderoso sistema di sicurezza con la videosorveglianza, perché Sassari è una città sicura ma i controlli ci vogliono».

Gli altri argomenti richiamati sono l’inversione del senso di marcia in viale Italia, perché così chi arriva dall’hinterland con il mezzo pubblico può scendere all’Emiciclo ed è subito al centro storico. E poi Platamona. «Sono stato accusato di annessione della fascia costiera – ha ripreso Mariotti –. Prima di mettere nero su bianco la proposta ho parlato con l’urbanista più importante che abbiamo in Sardegna. Sassari ha circa 5-600 metri dalla Rotonda verso Abbacurrente. Credo allora che in assoluto accordo con il Comune di Sorso si possano ridisegnare i confini tra i territori, anche attivando compensazioni territoriali. Sassari ha necessità di uno sbocco al mare più ampio e se vogliamo parlare di turismo dobbiamo mettere a valore quella parte di costa». Occorre allora creare un sistema di organizzazione turistica rispetto al mare. L’area vasta non basta – ha detto ancora il candidato sindaco del centrodestra –. Lavorerò anche con la minoranza. Sassari deve riprendere il suo ruolo di guida del territorio, che come minimo deve comprendere tutto il nord Sardegna, quindi pensare anche al Goceano e al rapporto con Olbia»

Poi c’è la questione del nuovo ospedale. «Sassari non ha un ospedale. In città vengono tremila persone al giorno e il settore ha un indotto spaventoso. L’Università di Sassari ha una parte di gestione con le cliniche al fianco di quella regionale della Asl. Cosa che non ha fatto Cagliari che ha mantenuto tre strutture amministrative. Gli ospedali che abbiamo non sono in condizioni di reggere. In passato l’Amministrazione ha spezzato viale San Pietro con il trenino impedendo di riunire tutto in una sola struttura. Sono poi decadenti gli spazi, pensiamo al Materno-infantile o alla Cardiologia che due giorni fa aveva 22 persone in barella o per terra. La questione insomma va affrontata e l’annullamento delle delibere da parte della Giunta regionale appena insediata è il caso più urgente».

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