Palazzo Ducale, Giuliano Chessa lascia la maggioranza civica

Il neoconsigliere comunale aderisce a Fratelli d’Italia e passa al Gruppo misto di minoranza. Il centrodestra punta al governo della città con il rettore Mariotti candidato sindaco

Da sinistra, Antonella Zedda (senatrice e coordinatrice regionale), Giuliano Chessa (consigliere comunale di Sassari), Luca Babudieri (coordinatore cittadino FdI) e Barbara Polo (deputata e coordinatrice provinciale FdI)

Sassari. Fratelli d’Italia raddoppia la sua presenza a Palazzo Ducale con un secondo consigliere comunale. È Giuliano Chessa, subentrato nelle scorse settimane per la lista “Prima Sassari” a Grazia Di Guardo, nominata assessora alle Attività Produttive. Affiancherà Daniele Deiana nel Gruppo Misto di minoranza. Lunedì, infatti, Chessa ha comunicato agli uffici che non fa più parte della maggioranza Civica che sostiene il sindaco Nanni Campus. Un passaggio che formalizza l’abbandono della coalizione per la quale nel 2019 era candidato ma che avrà un impatto relativo sull’azione di Governo: le elezioni amministrative si terranno infatti nelle prossime settimane e ormai per la Giunta Campus è soprattutto tempo di bilanci. «Per noi è un motivo di orgoglio l’ingresso di Giuliano Chessa in Fratelli d’Italia per ciò che rappresenta. In gioventù è stato infatti presidente di Azione Giovani e possiamo dire che fa parte della storia della destra a Sassari – ha detto Luca Babudieri, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, che venerdì mattina nella sede di piazza Azuni ha aperto l’incontro con i giornalisti –. A noi non piacciono particolarmente i cambi di casacca prima delle elezioni. Ma quello di Giuliano Chessa è un percorso avviato da tempo. Quello di oggi è insomma un epilogo naturale. Siamo fieri di essere un partito nazionale che fa politica locale, non siamo un contenitore elettorale per le varie scadenze ma un contenitore per Sassari e per una visione politica della città».

«Sono diventato consigliere comunale da poco – ha ricordato lo stesso Chessa –.  A seguito degli sviluppi di queste settimane con il Progetto Civico che va da solo alle elezioni, mentre io sarò ricandidato con il centrodestra, si è creata una situazione che mi ha portato a prendere una decisione importante: uscire dalla maggioranza ed entrare contestualmente nel Misto di minoranza dove c’è già Deiana. Garantiremo in ogni caso il regolare svolgimento dell’attività consiliare, valutando le proposte. Una delle cose a cui tengo tantissimo, per il mio passato in Azione Giovani, sarà però chiedere al sindaco e all’assessore competente a che punto è la mozione per intitolare a Sergio Ramelli un luogo pubblico, già approvata dal Consiglio comunale ma di cui non si è più parlato».

Alla conferenza stampa sono intervenute le parlamentari Antonella Zedda, coordinatrice regionale del partito, e Barbara Polo, coordinatrice provinciale. L’attenzione della coalizione di centrodestra è ora rivolta alla chiusura delle liste, dopo la scelta (e relativa presentazione) del candidato sindaco, il rettore Gavino Mariotti. «Si è capito da subito che questo progetto non è raffazzonato, ma abbiamo scelto una figura istituzionale come quella del rettore, che rappresenta tutto il territorio – ha infatti ribadito Barbara Polo –. Non dimentichiamoci che Sassari sta per diventare città metropolitana e dovrà essere il traino di tutto il nord Sardegna. Abbiamo infatti anche un appoggio della Gallura, con interlocuzioni con il sindaco di Olbia Settimo Nizzi». Le liste della coalizione, si diceva. «Oltre a quelle dei partiti, ne faranno alcune civiche, tra cui una a cui sta lavorando il rettore. Giochiamo per vedere realizzato questo progetto».

A livello cittadino il centrodestra sta cercando di parlare con tutti coloro che si muovono nell’area politica moderata. Il punto dirimente è l’adesione al programma. Resta però l’incognita del PSd’Az, che nelle scorse settimane ha preannunciato l’abbandono della coalizione a livello regionale, lasciando libertà ai propri organismi locali. «La posizione sardista è interna, non ci sono contrarietà sulle candidature», ha ripetuto la coordinatrice provinciale di Fratelli d’Italia. Il PSd’Az è considerato insomma come componente della coalizione a Sassari e tutto si dovrebbe presto chiarire: il congresso sardista si svolgerà nel prossimo fine settimana a Oristano. Non è però un mistero, è stato ricordato durante la conferenza stampa, che già negli scorsi mesi ci sono stati dei contatti da parte del presidente del PSd’Az Antonio Moro con il sindaco Nanni Campus e con la coalizione civica. Ma sarà il congresso, si confida, a sciogliere tutti questi nodi.

«Non possiamo nascondere che alle ultime regionali su Cagliari e Sassari le liste di centrodestra non sono andate benissimo. Ma crediamo siano una storia a sé. Adesso abbiamo per Sassari una candidatura estremamente autorevole – ha fatto notare Antonella Zedda, coordinatrice regionale e senatore –. L’elemento principale è che idea di città abbiamo, da qui si parte. Ogni volta che vengo a Sassari dico, perché lo penso, che Sassari è bellissima. Eppure, c’è tanto abbandono nell’edilizia. Non si è riusciti a recuperare il grande patrimonio immobiliare che c’è, insieme a un paesaggio che non c’è altrove. La coalizione di centrodestra, che è anche civica e sardista, lo voglio mettere in evidenza, sono sicura può ridare luce a una città che la merita».

L.F.

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