Nicola Lucchi candidato sindaco di Sassari per I Civici
La presentazione ieri sera in un affollato Cineteatro Astra. Nanni Campus: «L’avversario da battere è la sinistra. Siamo noi l’unico baluardo»
Sassari. «Riteniamo sia quasi obbligatorio proseguire. Ma non sarò di nuovo io il sindaco. Ho 72 anni. Quando mi sono candidato nel 2019 ho detto che volevo prendere la bandiera del civismo con una nuova classe dirigente. Se mi ricandidassi ammetterei di avere fallito. Così invece non è». Parole di Nanni Campus, che mercoledì sera al Teatro Astra è stato – e non poteva essere altrimenti – il mattatore di una serata dedicata a un bilancio di quanto realizzato in cinque anni di governo di Sassari dalla coalizione civica che vinse le elezioni del 2019 (Campus battè al ballottaggio il candidato del centrosinistra Mariano Brianda). Adesso la coalizione si chiama “I Civici”, e ne fa parte a pieno titolo anche il movimento di Antonello Peru “Sardegna al Centro Venti20”. Ma l’attenzione era rivolta anche, se non soprattutto da un punto di vista giornalistico, alla presentazione del candidato sindaco della coalizione civica. Nessuna sorpresa naturalmente. Come ampiamente anticipato dai media, il candidato sindaco sarà Nicola Lucchi Clemente, attualmente assessore all’Urbanistica della Giunta Campus, ma già assessore nel primo mandato di Campus come primo cittadino (2000-2005) e poi lui stesso candidato sindaco nel 2014 per una coalizione centrista (con la sua lista “Sassari è” insieme a Unidos e Riformatori). «Oggi è stata ufficializzata la decisione collegiale presa da tutto il Progetto Civico – ha spiegato Nicola Lucchi –. Io mi sono messo a disposizione. La cosa importante da mettere in evidenza è che, come gruppo, raccogliamo il testimone del lavoro svolto in questi cinque anni per continuare dedicandolo sempre al cittadino. La mia rimane la strada del dialogo purché costruttivo. E l’obiettivo reale è solo la città di Sassari. Il nostro è un progetto libero dalle ideologie politiche, non permetteremo a nessuno di costruirsi carriere sui problemi della città. E spero che i nostri avversari siano solo programmi diversi dal nostro, sui quali siamo pronti a confrontarci ma è chiaro che il lavoro svolto ci legittima a continuare la nostra azione».
Sul palcoscenico del Cineteatro Astra sono saliti tutti i consiglieri dell’attuale maggioranza civica di Palazzo Ducale, compresi i due ex pentastellati Zallu e Sias (il M5s è stato in maggioranza dal dicembre del 2020). In sala anche Maurilio Murru (alle ultime regionali candidato con il PSd’Az), rimasto però defilato in mezzo al pubblico. Per loro non è ancora definito il futuro politico. L’ex assessora Laura Useri invece starebbe lavorando a una lista nell’ambito del centrodestra (e si spiegherebbe così anche l’improvvisa defenestrazione dalla Giunta prima di Pasqua). Nelle prime file tanti volti noti della politica cittadina, dall’ex assessore della prima Giunta Campus Sandro Profili all’ex garante dei detenuti Antonello Unida, e del mondo della cultura, come il presidente dell’Ente Concerti Antonello Mattone. Parecchi sostenitori e simpatizzanti sono rimasti all’esterno: platea e galleria erano piene l’inverosimile, con tanti anche in piedi.
Sulla posizione dei Civici Campus poco prima aveva spiegato perché non ci può essere neanche stavolta una intesa con il centrodestra. «Ci dicono: “Così farete vincere il centrosinistra. Perché sei così sicuro che il movimeno civico debba presentarsi libero? Hai sondaggi?”. No, non ho sondaggi. Ho solo i dati di tre settimane fa delle ultime regionali. Per gli errori stratosferici del centrodestra la sinistra ha vinto in città con oltre il 60 per cento dei voti. Si sta insomma rischiando quello che la città ha vissuto dal 2005 per tre volte, con la sinistra che ha vinto al primo turno. Quando la politica non sceglie i migliori perché sa di vincere la spunta solo chi può gestire meglio il potere, con capi e capetti. Nessuno pensa alla città. E la nostra era una città morta. Quando mi sono insediato nel 2019 c’era un solo progetto esecutivo approvato e pure sbagliato. Riteniamo che i Civici abbiano l’obbligo di alzare l’asticella in questa città, costringendo i partiti, di destra o di sinistra, a mettere in campo i migliori. Perché l’obiettivo non è solo vincere le elezioni ma amministrare una città».
«Siamo uomini liberi che si rimettono in gioco – ha detto ancora Nanni Campus –. Non c’è nessuna segreteria regionale, nessun ras, che decide, ma siamo noi, qui, a Sassari, a farlo. Se ci ridarete la fiducia continueremo a lavorare con lo stesso spirito. Saremo attaccati da destra e da sinistra, lo sappiamo. Del resto, stanno già provando ad avvelenare i pozzi. Ma attenti, perché da quei pozzi ci potrebbe essere poi la necessità che debbano bere altri. C’è allora chi si vuole chiamare “Progetto civico”, cose squallide; c’è chi vuole depositare in Camera di Commercio il marchio “Civici”. Lasciamolo fare ai frustrati. Noi non temiamo il confronto con destra e sinistra: questa volta saremo anche più forti, siamo noi stessi più consci e preparati, perché siamo dentro la struttura comunale, sappiamo come funziona».
L’avversario vero da battere sarà solo la sinistra. «Che ci attaccherà di più perché il centrodestra non li può fermare – ha fatto notare Campus –. L’unico baluardo per impedire che ci siano altri cinque anni alla Nicola Sanna siamo noi». E il suo futuro personale? «Tra due mesi sarò un cittadino che non andrà a contare le buche nelle strade ma a spiare attraverso le staccionate i cantieri, a vedere come stanno andando i lavori», ha scherzato. L’evento si era infatti aperto con una lista lunga e dettagliata di quanto realizzato in città in questi anni, dei finanziamenti ottenuti e dei tanti progetti e cantieri avviati. Il totale dei nuovi investimenti e manutenzioni è di ben 135 milioni. «Numeri che ho voluto ricordare perché sia chiaro chi vende fumo e chi invece ha lavorato veramente di cazzuola e di cemento. E abbiamo segnato davvero la rinascita culturale e turistica di Sassari», ha detto ancora Campus, che ha insistito parecchio su quest’ultimo ambito di intervento. La lista è infatti lunga: si va dalla riapertura del Padiglione Tavolara alla lirica in piazza, dal concerto lirico-sinfonico del 1° gennaio all’affidamento del Teatro Comunale all’Ente Concerti “Marialisa de Carolis”, dal concerto evento al Vanni Sanna all’attivazione della Scuola Civica di Musica fino alla riapertura del Teatro Astra con la gestione delle compagnie Teatro Sassari e La botte e il cilindro.
Nel corso della serata è intervenuto anche il consigliere regionale Antonello Peru, leader della lista “Sardegna al Centro Venti20”, che a Sassari conferma il rapporto strettissimo con i Civici (mentre nel tavolo regionale fa parte del centrodestra). La Città metropolitana, approvata dal Consiglio regionale grazie a una proposta dello stesso Peru, sarà la chiave di volta per il territorio sassarese. Uno strumento speculare alla città metropolitana di Cagliari, con un significato importante: tante risorse che arriveranno per infrastrutturare il Nord ovest. «Qualche mese fa, insieme a Nanni, ed è una delle ragioni per le quali abbiamo dato un calcio nel sedere all’ex presidente, abbiamo chiesto il riequilibrio delle risorse, che è pari a 786 milioni di euro. Il primo atto che chiederò alla presidente Todde sarà questo, un atto dovuto. Solinas doveva portarlo in Giunta ma non lo ha fatto. Dobbiamo allora governare per i prossimi cinque anni. E la città di Sassari non può non capire, puntiamo su chi sa fare funzionare le cose», ha concluso Peru.
L.F.