Il Banco è già in vacanza, Varese banchetta al PalaSerradimigni
Spina staccata per i sassaresi che, deconcentrati e demotivati vengono travolti 88-112 nel lunch match casalingo e salutano definitivamente i play off sotto una pioggia di fischi
Le maggiori motivazioni di Varese valgono sconfitta e addio alle pochissime residue chances di agguantare i play off per una Dinamo Banco di Sardegna con la testa già in vacanza. Dopo un buon approccio e un avvio promettente (15-7), i sassaresi hanno completamente staccato la spina facendosi travolgere sotto tutti i punti di vista. I trentacinque punti subiti nel solo primo quarto e le 15 palle perse nel primo tempo hanno fatto si che già all’intervallo i giochi fossero virtualmente chiusi. Nella seconda metà di gara il Banco non ha trovato la forza e la solidità mentale per ribaltare l’inerzia e gli ospiti hanno portato in porto la partita e la salvezza.
Si parte a ritmi molto alti, Sassari punge ripetutamente con Gombauld che, nel pitturato è subito un problema per Spencer e per tutta la difesa varesina (15-7 con 12 punti del francese). Gli ospiti rispondono con un mortifero 15 -0 che vale, sorpasso e allungo (15-22). Gli aggiustamenti difensivi della OpenJobMetis mandano completamente in tilt il Banco che va in confusione totale, sino a quando la provvidenziale tripla di Kruslin, la palla recuperata e il canestro in transizione di Gombauld interrompono l’emorragia (20-22). Ma la Dinamo è distratta, da la sensazione di essere poco concentrata e per questa ragione Markovic chiama il primo time out del match sul 20-26 a 2.34 dal termine del primo quarto. Mannion e Spencer dilatano di nuovo il gap (20-29), l’atteggiamento e i meccanismi difensivi del Banco non funzionano e i 35 punti subiti al termine del primo periodo ne sono lo specchio fedele (25-35).
La musica non cambia, anzi peggiora ad inizio secondo quarto con Varese che allunga (25-41) trovando vita facilissima contro una difesa sassarese imbarazzante, la differenza di fame e motivazioni fra le due formazioni è abissale e la partita sembra già decisamente incanalata verso un binario preciso (26-43) dopo 12 minuti di gioco. Anche i tifosi sassaresi non tollerano l’atteggiamento irritante dei propri giocatori e iniziano a farsi sentire con una buona dose di fischi, peraltro più che giustificati per chi ha pagato un biglietto (31-51 e -20 per Sassari). All’intervallo il tabellone indica -23 per i biancoblù (41-64).
Diop prova a dare l’esempio ai compagni in difesa, ma commette il suo quarto fallo personale, Tyree cerca di entrare in partita, Mannion arriva a quota 20. Sassari da qualche timido segnale di ripresa e sul 59-76 il coach ospite chiama un time out per evitare che la Dinamo prenda fiducia e riapra la partita. Varese si scuote e riprende a viaggiare (61-83) ristabilendo immediatamente le distanze. La Dinamo in attacco si appoggia su Chara e Gombauld, entrambi in doppia cifra, fra gli ospiti sale in cattedra Besson e il terzo periodo si chiude con i lombardi saldamente in controllo e con i biancoblù che hanno sul groppone ben 91 punti subiti contro i 69 segnati.
Gli ultimi dieci giri di lancette non aggiungono nessun ulteriore spunto ad una partita segnata e incanalata fin dal primo quarto che la OpenJobMetis ha poi gestito senza patemi, contro un Banco incapace prima di tutto psicologicamente e mentalmente di trovare la forza e le motivazioni per ribaltarla. Finisce 88-112.
Curiosità: tra il presenti sugli spalti del PalaSerradigni anche l’ex coach di Trento e Pesaro Maurizio Buscaglia.
Dinamo Banco di Sardegna – OpenJobMetis Varese 88-112
Progressione quarti: 25-35 / 41-64 / 69-91 /
Arbitri: Sahin, Perciavalle, Patti
Dinamo: Cappelletti 9, Pisano, Treier, Tyree 9, Kruslin 13, Raspino, Gandini, Diop 11, Gombauld 31, McKinnie 3, Jefferson, Charalampopoulos 12. All. Markovic
OpenJobMetis: Gilmore 5, Mannion 24, Ulaneo, Spencer 12, Woldetensae, Moretti 11, McDermott 14, Assui N’Guessan, Besson 20, Okeke 10, Brown 16. All. Bialaszewski
Aldo Gallizzi