25 Aprile – Discorso del Prefetto di Sassari Pietro Giardina

²Nel commemorare la Resistenza, non dobbiamo cedere alla tentazione di considerare questa storica data come un qualunque anniversario»

 

A Palazzo Ducale ricordata la Liberazione. Sono passati 71 anni dal 25 aprile del 1945. Consegnate le “medaglie della Liberazione” ai due partigiani Antonio Costanzo e Domenico Salvador

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Il prefetto di Sassari Pietro Giardina

Desidero innanzitutto rivolgere un saluto a tutte le Autorità civili e militari oggi presenti, ed un sentito ringraziamento al Comune di Sassari, nella persona del suo Sindaco, per l’organizzazione di questa significativa cerimonia.

Oggi celebriamo il 71° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, e il sacrificio di tutti quei giovani che durante la Resistenza offrirono la propria vita per la libertà del nostro paese. Celebriamo i valori di democrazia e di libertà, valori che sono a fondamento della nostra Costituzione, diritti irrinunciabili conquistati grazie alle battaglie combattute da donne valorose e da uomini coraggiosi che oggi commemoriamo solennemente, ai quali dedichiamo un commosso sentimento di gratitudine.

Quel futuro che loro sognavano oggi è realtà e, nel commemorare la Resistenza, non dobbiamo cedere alla tentazione di considerare questa storica data come un qualunque anniversario, ma una giornata da dedicare a chi, più di settanta anni fa ci ha ridato la libertà, una libertà che va difesa e che va protetta da qualsiasi tentativo di oppressione o di limitazione.

Il 25 aprile dunque è la festa di tutti gli italiani, un’occasione per rinnovare il vincolo dell’Unità Nazionale, la giornata in cui si celebra quel processo storico che fonda le sue radici sui principi liberali e democratici dello stato di diritto, di uguaglianza e di libertà.

Nel corso di questa cerimonia avrò l’onore di insignire con la “Medaglia della Liberazione” due eroi della nostra Resistenza residenti nella nostra provincia: il sig. Antonio COSTANZO, classe 1921, il sig. Domenico SALVADOR, classe 1927. Questa onorificenza, istituita nel 2015, in occasione delle celebrazioni per il 70° Anniversario della Liberazione dal Ministro della Difesa, On.le Roberta PINOTTI, è un significativo segno di gratitudine verso tutte le partigiane e i partigiani viventi, vuole riaffermare come la lotta di Liberazione sia stata un movimento collettivo volto a ristabilire i principi di libertà e indipendenza, e al contempo riconoscere il ruolo fondamentale delle realtà associazionistiche che da allora si impegnano per mantenere viva la memoria di quelle vicende e per trasmetterne i valori alle nuove generazioni.

Oggi, ad oltre settant’anni di distanza, la consegna di queste onorificenze vuole significare un ringraziamento sincero a tutti coloro che hanno dato la vita, e che nei più svariati modi si sono sacrificati per la Libertà e la Giustizia di cui noi oggi godiamo. E vuole essere, soprattutto, un monito e una guida per le future generazioni affinché non vengano ripetuti gli errori del passato, ma si rendano protagoniste e testimoni della difesa dei valori sanciti dalla Nostra Carta costituzionale.

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