Atp di Sassari, cambio al vertice

Lascia dopo dieci anni il presidente Leonardo Marras e il cda. Positiva la gestione: bilancio in attivo e parco mezzi totalmente rinnovato. Nei prossimi mesi le attese “paline intelligenti”

 

 

AutobusAtp1Sassari. Sarà l’assemblea sociale del prossimo 29 dicembre a stabilire il nuovo management dell’Azienda Trasporti Pubblici di Sassari. Il presidente Leonardo Marras ed il cda lasciano la guida dell’Atp dopo dieci anni, per scadenza del mandato. «Vivo questo passaggio con serenità e con piena soddisfazione. Sono stati anni entusiasmanti, appassionanti e stimolanti. Quando ci eravamo insediati avevo detto che avremmo lasciato un’azienda migliore di quella che avevamo trovato e penso che così stiamo facendo», ha commentato Marras venerdì mattina nella Sala conferenze della sede di Caniga, presenti, per i soci, i sindaci di Sassari e Porto Torres Nicola Sanna e Sean Wheeler, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il consigliere regionale Luigi Lotto, gli assessori comunali Antonio Piu, Vittoria Casu e Alessio Marras, rappresentanti dei sindacati, dirigenti e dipendenti dell’Atp.

BilancioConclusivoMarras
Leonardo Marras

È stata l’occasione per ripercorrere dieci anni di lavoro e ben 23 milioni di finanziamenti recuperati per progetti e investimenti. Ecco i numeri. Innanzitutto quelli nettamente positivi del bilancio, oggi completamente risanato. Se nel 2005 si parlava solo di perdite, intorno ai tre milioni di euro all’anno (-2 milioni e 167 mila nel 2006, fino a un picco di -2 milioni e 795 mila nel 2008, per poi scendere, grazie alle politiche del nuovo cda a -957 mila nel 2009 e andare finalmente a +35 mila nel 2010), oggi, dopo una impegnativa opera di razionalizzazione, c’è un utile di esercizio che per il 2015 è previsto intorno ai 100 mila euro. «È stato un lavoro di squadra. Abbiamo dato un taglio molto industriale alla nostra gestione, ristrutturando l’azienda e responsabilizzando i dirigenti. Uno lo abbiamo licenziato per giusta causa e bene abbiamo fatto, tanto che poi il magistrato ci ha dato pienamente ragione. Abbiamo fatto della trasparenza il motivo centrale delle nostre politiche. E oggi possiamo dire che il valore della produzione risulta superiore ai costi di produzione», ha proseguito il presidente Leonardo Marras. Dal 2006 al 2015 è stato registrato un aumento dei passeggeri del 10 per cento, ovvero un milione in più: dai 9 milioni e mezzo nel 2006 ai 10 milioni e mezzo di quest’anno. Tra le novità introdotte negli anni il biglietto a bordo (seppure limitato a determinate fasce orarie), una soluzione sollecitata da più parti e attuata con il sostegno dei sindacati. Sarà necessario un intervento ulteriore sull’evasione. E una revisione delle fasce tariffarie, tutelando in ogni caso le fasce deboli. Poi le soluzioni per accompagnare l’introduzione della Ztl nel centro storico. L’obiettivo era portare i cittadini al centro e riportarli poi a casa: l’Atp ha avuto così 100 mila passeggeri in più. Adesso si lavorerà sui nuovi percorsi di trasporto pubblico.

AutobusGiovanninoGiordo.jpgIn questi anni è calato anche il personale: si è passati da 331 a 291. Ma sono aumentati i km di percorrenza annua, con una maggiore efficienza. Nel 2006 risultavano 50-60 autisti più del necessario ed una situazione di precariato, a cominciare da quella in officina (con 11 lavoratori), non più tollerabile.

Il parco mezzi attualmente in dotazione (109 autobus) è tra i più giovani in Italia. Se l’anzianità media europea è di sette anni e quella italiana di 14 anni, gli autobus sassaresi hanno una media di 5,87 anni (nel 2006 era ancora di 15,72). Tra gli ulteriori primati c’è quello dell’impianto fotovoltaico nella sede di Caniga: l’Atp è così la prima azienda pubblica di trasporto in Sardegna ad averlo installato. Attivato proprio venerdì, consentirà un risparmio del 50 per cento della bolletta elettrica.

AutobusAtp2Tutto in attesa di una scadenza importante. Per il 13 dicembre del 2019 è già stabilita una deadline: non si potrà più affidare una concessione diretta ma ci dovrà essere bando europeo. «Vogliamo che la nostra Regione tuteli l’esistente. A quella data bisogna avere un assetto territoriale del trasporto definito, avendo bacini ottimali», ha ricordato il presidente Marras. Due le ipotesi presentate dall’Atp. La prima fa riferimento ad un bacino di 20 comuni, ovvero un’area frontaliera: la seconda ipotesi ricalca l’attuale territorio provinciale di 66 comuni. In Sardegna le aziende pubbliche di trasporto sono in tutto cinque, mentre 50 sono quelle private, che svolgono un servizio importante di collegamento tra i piccoli comuni. Nel settore sono impiegati 4000 addetti, con 70 milioni di passeggeri all’anno, un fatturato di 220-240 milioni di euro ed un parco mezzi di 1500 unità.

BilancioConclusivoAtpE poi la tecnologia. Nei prossimi anni ci sarà solo l’orario su smartphone, abbandonando il cartaceo. «Sassari arriva per ultima, ma utilizzerà i sistemi migliori. Non abbiamo seguito gli altri e abbiamo atteso, facendo bene e risparmiando su investimenti provvisori. Avremo le soluzioni più innovative». Nel 2016 saranno attivate le attese “paline intelligenti”. Una vera e propria rivoluzione, che consentirà di tenere sotto controllo ciascuna linea. Grazie al software Avm sarà possibile un monitoraggio dei singoli autobus, di cui si conoscerà la posizione reale ed i tempi di percorrenza, eventuali anticipi o ritardi e la conseguente possibilità di interagire con gli utenti, che verranno informati grazie alle “paline”. Che saranno alla fine in tutto 80. Di queste 60 sono pronte, con 50 già collegate elettronicamente e 10 ancora in attesa; altre 20 vecchie paline saranno integrate nel progetto. Entro 60\90 giorni saremo a regime», ha spiegato il direttore dell’Atp Roberto Pocci.

Nei prossimi mesi verranno infine distribuiti altri tre biglietti speciali, dedicati ad importanti figure femminili sarde: Grazia Deledda, Eleonora d’Arbore e Maria Carta.

«L’Atp è un esempio di buona amministrazione. Un’azienda risanata in pochissimi anni ed un percorso sicuramente positivo», ha detto il presidente Gianfranco Ganau, sindaco di Sassari dal 2005 al 2014. «Siamo di fronte ad un’eccellenza per l’intera Sardegna. Sono stati anni che hanno richiesto scelte durissime. Adesso l’attenzione è tutta per il futuro del settore come sarà definito dalla Regione. È importante esserci e difendere un presidio cruciale per il futuro del nostro territorio», ha concluso il sindaco di Sassari Nicola Sanna. (luca foddai)

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