Non solo Nek e Renga, il 1° gennaio Sassari avrà il suo concerto di Capodanno

Un ritorno a una tradizione di fine 1800 quando Canepa lo dirigeva in piazza d’Italia. Sarà un gala pucciniano al Teatro Comunale con il celebre tenore Matteo Desole

Sassari. «Questo non è l’ultimo Capodanno organizzato dall’Amministrazione Campus e dal sindaco Nanni Campus. Questo è il primo Capodanno organizzato e assemblato in maniera nuova e moderna che la città di Sassari farà da adesso in poi». Martedì mattina a mezzogiorno in punto l’annuncio ai media nella sala consiliare di Palazzo Ducale: la sera del 31 dicembre piazza d’Italia accoglierà i sassaresi e quanto sceglieranno la città per trascorrere il passaggio al 2024 con un evento che vedrà protagonisti due nomi della musica italiana di grande rilievo: Francesco Renga e Nek.

Insieme al primo cittadino ci sono diversi assessori comunali, tra cui Laura Useri, responsabile della Cultura, che illustra subito dopo l’intervento di Campus il calendario degli altri eventi del dicembre sassarese. E poi i rappresentanti delle associazioni che cureranno i singoli appuntamenti, come il ritorno del mercatino di Natale che sarà allestito in piazza Castello (sul modello dei mercatini di altre città italiane ed europee), un concorso a tema natalizio per le vetrine dei negozi e anche una sfilata di moda. Gian Stefano Murru è l’amministratore delegato di Insula Events, la società che si è aggiudicata il bando del Comune per l’ultimo dell’anno. L’Amministrazione comunale spenderà in totale 820mila euro (compresi i fondi del bando della Regione sui grandi eventi e altri 100mila euro dalla Fondazione di Sardegna).

«Si tratta di un qualcosa che Sassari non ha mai visto. E nonostante qualcuno pensi di giudicare la nostra amministrazione solo dal Capodanno del 2022 pensiamo di avere davvero maturato dei risultati eccezionali e straordinari. Un grazie anche al direttore generale, che ha dovuto gestire una grande mole di pratiche e contratti. Quello che abbiamo messo in campo attraverso gli operatori culturali e del commercio è qualcosa di davvero unico ed è un evento che sicuramente costa molti soldi – riprende il sindaco Campus –. Investiamo, ripeto, più di 800mila euro nel periodo tra dicembre e Capodanno senza però avere tolto nulla ai servizi essenziali della città. Sono soldi che abbiamo recuperato grazie a una attenta gestione sia dell’evasione fiscale sia con le economie degli appalti. Stiamo offrendo non solo a Sassari ma a tutto il territorio una alternativa per un mese e mezzo. Non vogliamo andare in concorrenza né con Alghero né con Olbia né con Cagliari. Anzi, ci mettiamo in sinergia con le altre città perché vogliamo che la Sardegna diventi un punto di riferimento». Tutto diverso insomma rispetto allo scorso anno, quando si parlò di flop. «Era stata una cattiva organizzazione da parte nostra. Ci siamo fidati di promesse di operatori che non potevano essere mantenute e lo abbiamo scoperto dopo. Ancora cercavamo di coprire dei buchi di bilancio. Stavolta, avendo delle risorse in più abbiamo pensato di investire in spettacolo e cultura».

Una novità assoluta sarà il 1° gennaio il concerto di Capodanno. «Sarà un evento unico (in Sardegna sicuramente) ma non eccezionale perché grazie ai fondi che abbiamo recuperato e che saranno garantiti anche nei prossimi anni sarà uno degli eventi fissi che la città potrà offrire a tutto il territorio. E anche questa è un’altra delle tradizioni che Sassari aveva: nel 1800 il maestro Canepa dirigeva un’orchestra il 1° gennaio in piazza d’Italia. Adesso non pensiamo certo di metterci in concorrenza con Vienna e Venezia», precisa Campus. È il presidente dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis”, Antonello Mattone, a spiegare meglio che accadrà. La novità consisterà in un gala pucciniano. «Nel 2024 si celebra il centenario della morte di Giacomo Puccini e anziché fare un concerto di valzer ad imitazione di quello di Vienna abbiamo pensato di allestire, come primo teatro in Italia, questa la cosa importante, un concerto dedicato a Puccini – dice Mattone –. Non è stato facile mettere su un’orchestra di 70 elementi in pochi giorni. Il programma sarà molto popolare. Oltre agli intermezzi ci saranno le arie più note, da “Che gelida manina” a “Nessun dorma”, da “O mio babbino caro” a “Non piangere Liù”». Canteranno il tenore sassarese Matteo Desole, una star della lirica non solo nazionale, e Francesca Pusceddu, soprano di Cagliari. «Penso che questo concerto, come diceva il sindaco Nanni Campus, possa essere l’inizio di un futuro, nel senso che la città ripristina e rilancia quanto avveniva con il concerto della banda diretta da Luigi Canepa la mattina del 1° gennaio. Il palco in legno era messo nell’angolo vicino a Palazzo Giordano in piazza d’Italia. Questo del prossimo 1° gennaio sarà invece un concerto serale e chiaramente sarebbe stato difficile organizzarlo in piazza d’Italia con un’orchestra sinfonica con questa stagione invernale. Soprattutto perché con l’umidità sassarese cambiano gli strumenti. Abbiamo allora il nostro Teatro Comunale che sarà così addobbato per la festa», ha aggiunto il presidente Mattone. Il tutto ad esaurimento con ingresso gratuito, 1400 posti. «Questo concerto concluderà una stagione lirica di grande successo di pubblico, anche con spettacoli di alta qualità come soprattutto avvenuto con un’opera come il “Macbeth” di Verdi che ha inaugurato la stagione, evento come non se ne vedevano da dieci anni, e alle scelte del maestro Alberto Gazale, direttore artistico dell’Ente Concerti. Ringrazio l’Amministrazione comunale che ha voluto considerarci all’interno degli appuntamenti di Capodanno. Faccio notare che le nostre iniziative hanno ricadute notevoli sotto il profilo economico e lavorativo. Tra orchestrali e maestranze ci sono almeno 200 persone che lavorano».

Luca Foddai

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