Manca (M5S): “Comune di Sassari allo sfascio”

La consigliera-portavoce pentastellata attacca il Pd: «Sono stati tre mesi di assoluto immobilismo con l’amministrazione ostaggio della crisi politica»

DesireManca
Desirè Manca (M5S)

Sassari. «Tre anni di Amministrazione della maggioranza guidata dal sindaco Nicola Sanna, tre mesi di assoluto immobilismo con il Comune di Sassari ostaggio della crisi politica provocata dal Partito Democratico: una situazione che meriterebbe interventi decisi e riflessioni attente, e che invece viene ridotta a soli 5 minuti. Perché sono stati solo cinque minuti il tempo concesso a noi rappresentanti dei cittadini per parlare in Consiglio dell’attuale crisi. Cinque minuti, spazio che non sarebbe sufficiente nemmeno per far luce sugli ultimi tre mesi, figuriamoci sugli ultimi tre anni». È il commento di Desirè Manca, consigliere comunale del M5S, che commenta così il dibattito di giovedì scorso nell’Assemblea Civica. Oggi, lunedì, la seduta prosegue con alcune importanti pratiche di natura finanziaria. Fissate altre due sedute, domani, martedì, e poi ancora giovedì. Tutto a tappe forzate per recuperare il tempo perduto a causa della crisi.

«Questa Amministrazione è sostenuta dal Pd con la complicità dei partiti di maggioranza: componenti a sostegno del sindaco meno amato della storia di Sassari – afferma Desirè Manca –. L’aggravante è che tutto accade in un quadro in cui si avallano le logiche di un partito allo sfascio. Incredibile. Partito composto da pedine spostate all’occorrenza in un osceno risiko, partito diventato ormai mostro che divora se stesso, dimentico delle vere necessità dei cittadini, testimonianza del continuo scollamento tra politica e realtà».

«Siamo stati testimoni di discorsi che mai hanno trovato riscontro nell’agire: parole, soltanto parole – dice ancora l’esponente pentastellata –. C’è amarezza, frustrazione e grande rabbia davanti ad uno scenario che non cambia mai. Vero è purtroppo che la politica locale si traduce in una mera questione numerica e c’è chi oggi, purtroppo, detiene la maggioranza in un continuo teatrino politico i cui primi attori sono sempre dietro le quinte. Siete stati scelti per governare per cinque anni, ma a voi ne sono serviti solo tre per ridurre la città nelle pessime condizioni in cui versa. Ci sono pratiche protocollate la cui discussione viene rinviata da oltre sei mesi, proposte stoppate dall’immobilismo che giacciono da mesi. Vergogna».

Desirè Manca non molla la presa. «Sono stati tre anni di assessori con la valigia e dimissionari, di consiglieri di cui abbiamo difficoltà a ricordare il viso e incapaci di garantire la loro presenza in Consiglio e Commissione. Sono stati tre anni di Consigli sospesi per mancanza del numero legale e promesse mancate: aeroporto agonizzante, centro intermodale diventato un sogno, mancata estensione dell’ex metro di superficie, dell’Ex-Ma, del Cinema Astra e del centro di riutilizzo, mancato rilancio del centro storico e moria totale della cultura sassarese che ha visto chiudere i monumenti di questa città. Tre anni di mancata incentivazione delle politiche del lavoro, con Sassari a ritrovarsi schiacciata sotto uno dei più alti tassi di disoccupazione europea, arrivato a quasi il 54 per cento. Tre anni di assenza totale di dialogo tra città e cittadini. Una città in cui sembra di vivere in quartieri da terzo mando in cui mancano i servizi essenziali e tre anni di mancanza di mobilità alternativa e di collegamento fra le parti stesse della città – prosegue ancora Desirè Manca –. Tre anni di mancati investimenti sulle borgate in cui però nulla è cambiato. La sanità? Uno sfascio, progetto di riordino regionale che ha affondato le sue radici nell’incompetenza della politica locale. E che dire della famigerata rete metropolitana, delle risorse che avrebbe dovuto garantire e che sarebbero dovute essere pari a quelle della città metropolitana del sud? E invece, nulla: Cagliari vola, in tutti i sensi e Sassari affonda».

Ma gli ultimi tre anni sono stati anche caratterizzati da innumerevoli proposte presentate dal Movimento Cinque Stelle, e puntualmente respinte. «Ci piace ricordare l’idea dei monumenti aperti tutto l’anno con crediti formativi agli studenti: bocciata, meglio chiudere i monumenti – chiude Desirè Manca –. La proposta di assegnazione dei terreni comunali ai disoccupati: bocciata, meglio tenere i terreni incolti. E ancora gli sgravi fiscali per aziende locali: bocciata, meglio chiuderle. Assegnazione eccedenze alimentari e farmaceutiche alle Associazioni di volontariato: bocciata, aleggiando addirittura l’ipotesi di una sorta di favoritismo alle stesse case farmaceutiche. La lista è troppo lunga, non bastano cinque minuti. Al signor sindaco dico che tutto ha un senso, i sassaresi vedono ascoltano e giudicano. I sassaresi non sono stupidi. Ma quando scelta e giudizio saranno solo dei cittadini tutto sarà diverso, e quel momento sappiamo non essere così lontano».

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