“Io Parlo Romanico”, lunedì scadono le iscrizioni

Corso gratuito per le guide sarde organizzato dalla Fondazione Sardegna Isola del Romanico

Sassari. Le guide turistiche sarde e quelle religiose hanno una nuova occasione di formazione, completamente gratuita, messa a disposizione dalla Fondazione Sardegna Isola del Romanico. Martedì 31 ottobre scadono le iscrizioni per il corso di approfondimento sul romanico sardo “Io parlo Romanico”. Si tratta di un corso che nasce in collaborazione con l’associazione regionale guide turistiche della Sardegna, aperto alle guide del settore turistico e religioso e a quanti si occupano di divulgazione storico-religiosa all’interno delle singole chiese.

Le lezioni cominceranno il 6 novembre e termineranno il 19 dicembre, le iscrizioni, come detto, scadranno martedì 31 ottobre. Per avere informazioni si può scrivere all’indirizzo email info@argts.org o chiamare il numero 3207829545. Il programma dettagliato è consultabile sul sito www.romanicosardegna.org.

I partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione e l’iscrizione ad un registro speciale della Fondazione.

Saranno diversi gli appuntamenti on line che si svolgeranno durante le prossime settimane, l’obiettivo del corso è quello di dare vita ad un linguaggio comune affinché le guide possano ampliare le loro conoscenze attraverso le lezioni di docenti illustri.

Il 6 novembre al via con la lezione sulla Sardegna nel medioevo e le coordinate storiche, in cattedra ci sarà Giovanni Serreli del Centro Nazionale delle Ricerche mentre il 9 novembre si terranno le lezioni sulla Storia della Chiesa Sarda nel Medioevo saranno a cura di Rossana Martorelli (UniCa).

Il 14 e il 16 novembre si andrà fino al cuore del monachesimo in Sardegna e dell’Architettura romanica nella nostra isola insieme a Giovanni Strinna (UniSS) e Valeria Carta (UniCa).

Il 21 e il 23 novembre sarà dedicata alla scultura e alla pittura nella Sardegna medievale, per l’occasione saranno Andrea Pala (UniCa) e Nicoletta Usai (UniCa), a spiegare l’importanza di queste due arti proprio nei secoli in cui il romanico si diffuse.

Il 28 e il 30 novembre le lezioni si concentreranno sul paesaggio antropizzato della Sardegna medievale: mondo rurale e mondo urbano insieme a Pier Giorgio Spanu (UniSS) e a Marco Milanese e Gian Luigi Marras (UniSS).

Martedì 5 e giovedì 6 dicembre saranno le due giornate dedicate alle tecniche e alla storia del restauro insieme a Bruno Billeci Soprintendente di Sassari e Nuoro e si parlerà della comunicazione dei Beni Culturali insieme ad Elisabetta Gola (UniCa), mentre il 12 dicembre sarà la Soprintendente per Oristano e Cagliari Monica Stochino ad approfondire il tema della normativa sui Beni Culturali. Il 15 dicembre spetterà a Giuseppe Melis (UniCa) spiegare il mondo del marketing dei Beni Culturali.

Le ultime due lezioni, il 18 e il 19 dicembre, saranno a cura di Antonio Cocco (CNR) e Don Francesco Tamponi che dirige l’Ufficio dei Beni Culturali della Conferenza Episcopale Sarda si parlerà della definizione di un’idea progettuale mediante Project Cycle Management e della Chiesa romanica come spazio sacro e tempo teologico.

«La Fondazione Sardegna Isola del Romanico ha voluto fortemente questo corso – spiega il presidente Antonello Figus – per noi è importante che le guide turistiche e religiose possano parlare un linguaggio comune alle migliaia di visitatori che ogni anno entrano nelle chiese romaniche sarde in cerca di nozioni storiche e culturali. Questo corso tocca tutti i temi che ruotano attorno alle chiese romaniche e lo fa con grande pregio grazie alla disponibilità dei migliori professori universitari e massimi esperti della cultura in Sardegna, oltre alla collaborazione fruttuosa con l’associazione delle guide turistiche sarde. Un altro ringraziamento – conclude Antonello Figus – va alla Conferenza Episcopale Sarda, custode dei templi della cristianità che, con le aperture, programmate e straordinarie, consente a tutti di fruire di un immenso patrimonio materiale e immateriale».

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