Insieme Ente Parco di Porto Conte e Famiglia Abbado – Legambiente

Presentato l’accordo di partenariato. La “Grotta della Luce” sarà intitolata al maestro Abbado

Alessandra Abbado, Raimondo Tilloca e Michele Meloni

Alghero. Esattamente 90 anni fa, il 26 giugno del 1933, nasceva a Milano il direttore d’orchestra Claudio Abbado, uno dei grandi della storia della musica. Domenica, Rai5, lo ha omaggiato con un bel documentario, dedicato agli anni (fino al 1986) della direzione della Scala di Milano, che hanno preceduto le importanti direzioni della Staatsoper di Vienna (e la conseguente collaborazione con i Wiener Philharmoniker) e dal 1991 con i Berliner Philharmoniker. Per ricordarlo, a Casa Gioiosa, sede del Parco di Porto Conte, è stato presentato l’accordo di partenariato tra la famiglia del maestro Claudio Abbado, l’Ente Parco Area Marina Protetta e Legambiente. Una sinergia che riguarda la realizzazione di un progetto ambientalmente sostenibile di altissimo profilo sul terreno della famiglia Abbado, adiacente la spiaggia del Lazzaretto. Su questa porzione di terra, nove ettari di macchia mediterranea, acquistata poco più di trent’anni fa dal maestro, che possedeva già dal 1963 una casa al mare accessibile dalla strada che unisce le Bombarde al Lazzaretto, si sviluppa ormai da due anni il progetto Crimm (Centro di Ricerca Macchia Mediterranea), unitamente a Legambiente. Ulteriori novità sono la richiesta di finanziamento alla Regione a sostegno del progetto e l’intitolazione della “Grotta della luce” al maestro Abbado, senza mai dimenticare la costante attività di ricerca in atto e la posa della prima pietra dell’opera “Il Terzo Paradiso” del maestro Michelangelo Pistoletto.

Temi richiamati da Raimondo Tilloca, presidente dell’Ente Parco di Porto Conte, che ha aperto l’incontro con la stampa, e ripresi dalla figlia del maestro Claudio Abbado, Alessandra. «Oggi è il compleanno di nostro padre, avrebbe compiuto 90 anni e non saremmo qui senza di lui, arrivato in Sardegna nel 1963 – ha detto –. A oggi è la quinta generazione che cresce alle Bombarde. All’inizio degli anni ‘90 salvò il terreno dalla speculazione, piantando 9mila alberi, facendo modificare la destinazione da terreno edificabile a terreno agricolo. La mappatura botanica, a cura di Emmanuele Farris dell’Università di Sassari), consta di circa 140 specie diverse, l’orto sociale è stato invece realizzato con la supervisione della dottoressa Scarpa, docente sempre di Agraria. Il regalo più grande? Arrivare e realizzare un piccolo parco nel parco di Porto Conte. Siamo piccoli ma abbastanza determinati, da oltre 30 anni. E da due anni e mezzo abbiamo chiuso un accordo con Legambiente».

Cura dell’ambiente allora, ma anche cultura. «Due grandi regali, per nostro padre e per la comunità. Ringrazio Maria Gabriella Lay per la collaborazione con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, che fa capo all’Onu, ambasciatrice Rebirth per “Il Terzo Paradiso”», ha concluso Alessandra Abbado.

«Un doppio grazie: all’Ente Parco, per essersi impegnato a raggiungere questo obiettivo, e alla famiglia Abbado, ad Alessandra, per questo straordinario atto di fiducia compiuto verso la comunità – ha aggiunto Michele Meloni, presidente di Legambiente Sassari e referente per il progetto sul terreno della Famiglia Abbado –. Un protocollo operativo rende ora tutto più semplice. Sarà un centro di conservazione, uno strumento per lanciare un messaggio di corretta tutela e di corretta fruizione. L’incontro con la famiglia Abbado è stato estremamente stimolante. Legambiente ha abbracciato questo progetto e continuerà a impegnarsi al riguardo. Il 22 e 23 settembre il maestro Pistoletto, 90 anni, sarà in Sardegna e sarà lui a gettare il primo seme su cui far germogliare l’opera».

Sono inoltre intervenuti Andrea Montis e Alessandro Cocco, rispettivamente assessori all’Ambiente e alla Cultura del Comune di Alghero, e Antonello Sassu, assessore all’Ambiente del Comune di Sassari. «Uno scienziato delle particelle come Tonelli, uno dei più grandi musicisti del Paese come il maestro Abbado e un grande artista del calibro del maestro Pistoletto si trovano insieme, almeno idealmente, a sposare il tema principale e primo punto di tutte le agende dell’Unione Europea: la tutela ambientale – ha dichiarato Sassu –. Trasmettiamo dalla Sardegna un importante messaggio positivo».

Le conclusioni sono state affidate a Mariano Mariani, direttore del Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta. «Il linguaggio dell’arte e la forza dirompente dell’arte al servizio di un tema diffuso come la tutela e la salute del nostro pianeta. Questo ci ha portato a condividere un importante percorso – ha ricordato –. È stata la grande sfida della famiglia Abbado. E noi abbiamo sposato un progetto che si lega ai nostri fini istituzionali, volti alla tutela certo ma anche alla sensibilizzazione e formazione dei giovani. Il Parco ha fatto una scelta di campo molto netta: candidiamo questa idea a ottenere un importante finanziamento regionale, il quid che rappresenta l’innesco alla realizzazione della grande e preziosa opera che vorremmo realizzare, l’opera del maestro Pistoletto. Un’opera entrerà a far parte dell’unico vero Ecomuseo della Sardegna formalmente riconosciuto dalla Regione. Infine, vogliamo dedicare al maestro abbado una delle grotte semi sommerse più affascinanti della nostra costa, che ogni giorno quando c’è il sole è illuminata da un fascio di luce che vorremmo simboleggiasse la sua costante presenza in questi luoghi».

Si tratta infatti della “Gruta de la Llumera”, che sarà ribattezzata grotta Claudio Abbado. «Si tratta di una grotta semi sommersa – ha spiegato Giampiero Mulas del gruppo speleologico –. Una parte immersa e un un lago interno spettacolare, dopo l’isola Piana a nord dell’Area Marina. Luogo splendido e visitabile».

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