Il Banco fa l’impresa a Malaga ma è eliminato

Bella ma inutile vittoria ai fini della qualificazione per i sassaresi a causa del contemporaneo successo del Paok a Digione

Gerald Robinson è stato uno dei migliori a Malaga

Con un ultimo quarto strepitoso la Dinamo Banco di Sardegna compie l’impresa a Malaga ma saluta la Champions League a causa della contemporanea vittoria del Paok a Digione che rende vano l’exploit sassarese per effetto della differenza canestri negativa con i greci. Un vero peccato, per una Dinamo che dopo una prima metà gara giocata sotto tono accumulando uno svantaggio persino di 15 lunghezze (45-30) è rientrata sul parquet con un’altra faccia, ribaltando la partita. Nonostante l’eliminazione, da questa prestazione vanno tratte importanti indicazioni, come la crescita esponenziale di Robinson, il migliore in campo, bravo sia a coinvolgere i compagni che a mettersi in proprio nel momento decisivo. Bene anche Jones, Dowe, Kruslin e Stephens.

Nel Banco mancano Gentile e Treier non al meglio e rimasti a Sassari per recuperare. A referto va Raspino.

Parte bene Malaga (11-2) dopo due giri di lancette con nove punti di Barreiro e la Dinamo già costretta a guardare la targa degli spagnoli in una partita che già si presenta all’insegna dell’inseguimento. I sassaresi hanno le polveri bagnate in attacco e in difesa sono morbidissimi (15-4 e -11), Bucchi non può far altro che chiedere il suo primo minuto di sospensione per cercare di rompere il ritmo ai padroni di casa e scuotere i suoi. Barreiro è incontenibile (12 punti in 4 minuti). Lima con un gioco da tre punti porta i suoi a +13 sul 20-7 e il Banco non sembra essere entrato in campo con la convinzione e la determinazione che sarebbero state indispensabili per provare a dar fastidio ad una squadra come quella andalusa. Una bella difesa di Raspino, due punti di Kruslin e altrettanti di Stephens, riportano lo svantaggio di Sassari sotto la doppia cifra (22-14) e questa volta è coach Navarro a vedere qualcosa che non va e a bloccare il gioco per un minuto, chiedendo ai suoi maggiore aggressività difensiva. Una tripla di Dowe a fil di sirena vale il -7 (28-21) con il quale si chiude il primo quarto.

Kalinoski e Kravish danno nuova linfa ai padroni di casa che riallungano. Per un paio di minuti non si segna e si sbaglia molto, due tiri da tre di Bendzius tengono i Giganti ad una decina di punti di distanza, ma l’inerzia e il controllo della partita a metà del secondo quarto sono per Malaga. Sotto i tabelloni la leggerezza della Dinamo è palese e Bucchi si gioca il secondo time out. Non cambia niente, l’intensità difensiva dei padroni di casa è troppo alta per la Dinamo che, perde un’infinità di palloni e scivola a -15 (45-30). Troppi errori, per sperare anche solo di giocarsela serve molto di più. Brizuela martella da fuori, Jones e Kruslin limano qualcosina (48-37). L’applicazione difensiva di Raspino è esemplare e infastidisce gli avversari. Malaga chiede un minuto per giocarsi l’ultima azione del quarto chiusa con un canestro in acrobazia di Perry sul 50-39.

Da Digione giungono buone notizie, ma se il Banco non fa la sua parte è tutto inutile. Le accelerazioni di Perry sono incontenibili, specialmente se la Dinamo continua a perdere palloni banalmente. Da parte sassarese Robinson ha un buon impatto ed è il go to guy del momento, ma siamo sempre li (58-46), non basta segnare, bisogna difendere meglio ed evitare di subire. Kruslin va da tre (58-51), si alzano i ritmi della partita. Jamal Jones con il suo caratteristico canestro in fade away riporta il Banco a sole cinque lunghezze riaprendo la partita (60-55 a 5.13). Ancora Jones va per il -2 (60-58). Brizuela perde palla e Jones la pareggia (60-60) ma Bendzius commette il suo terzo fallo e si siede. L’intensità ora è altissima e nella bolgia la Dinamo paga qualcosina (68-63). Diop alterna buone giocate difensive a palle perse ingenuamente in attacco per poca reattività. Malaga chiude 70-63 allungando nell’ultimo minuto del quarto.

Chris Dowe con una giocata da quattro punti riaccende subito il Banco (70-67). Robinson la pareggia e mette la freccia (70-72). Dowe e Robinson stanno provando a girarla. Navarro chiama time out e urla ai suoi. Stephens in penetrazione per il + 3 (73-76). Kruslin e Bendzius ritornano sul parquet. Kravish è un fattore sotto i tabelloni. Intanto da Digione non arrivano più buone notizie. Jones schiaccia il +5 e Stephens il +6. Bendzius dall’angolo firma la tripla del +7, Malaga sbaglia l’attacco e poi commette un antisportivo. Mancano 33 secondi, la partita è in ghiaccio e termina 82-92 per la Dinamo, ma la vittoria del Paok a Digione rende vana l’impresa dei sassaresi che salutano la Champions.

Unicaja Malaga – Dinamo Banco di Sardegna82-92

Parziali; 28-21; 22-18; 20-24;12-29.

Progressivi: 28-21; 50-39; 70-63; 82-92.

Malaga. Osetkowski 4, Ejim 2, Kalinoski 4, Lima 4, Barreiro 11, Brizuela 9, Carter 14, Dedovic 8, Thomas 8, Saint-Exupery, Kravish 12, Perry 6. All. Ibon Navarro

Dinamo. Robinson 17, Kruslin 15, Jones 21, Bendzius 14, Stephens 13, Dowe 12, Raspino, Devecchi, Treier, Diop, Chessa, Gandini. All. Piero Bucchi

Aldo Gallizzi

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