Babudieri (Fdi): «Un progetto per Sassari. E noi alternativi al M5S»

Le (doppie) elezioni del 2024 si avvicinano. Intervista al coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia: «Vincerà il centrodestra»

Luca Babudieri

Sassari. Fratelli d’Italia, il partito guidato dalla premier Giorgia Meloni, nei mesi scorsi si è strutturato territorialmente anche a Sassari. A gennaio, infatti, in occasione di un partecipatissimo evento organizzato all’Hotel Grazia Deledda, sono stati ufficializzati i vertici in città, con la nomina di un coordinamento comunale. A guidarlo è un giovanissimo dirigente del partito, Luca Babudieri, 24 anni, laureato in Economia e Management alla Luiss di Roma, dove sta per terminare la laurea magistrale in Governo, Amministrazione e Politica. «Vogliamo portare una ventata di aria nuova nella politica sassarese, in particolare nel centrodestra – dice subito Babudieri -. Al contempo c’è anche un grande senso di responsabilità, condiviso con un gruppo che veramente in questi anni ha fatto l’impossibile».

In Consiglio comunale il partito è rappresentato da Daniele Deiana. La sede del coordinamento cittadino si trova in piazza Azuni, nel cuore di Sassari.

Partiamo proprio da questi spazi, una sede cercata nel centro storico. Sassari, come si ripete ormai da anni e non è un banale slogan, è davvero alla ricerca di una sua identità?
«Direi innanzitutto che la città deve ripartire dalla sua storia. Facciamo un passo indietro che riguarda noi di Fratelli d’Italia. Siamo nati nel 2019, all’indomani delle elezioni comunali. La nostra prima sede è stata in via Tempio, non proprio nel centro storico. Anche se un manifesto di quel momento ci diceva che il centro storico era già un nostro punto di riferimento. Siamo cresciuti, abbiamo raccolto adesioni, abbiamo raccontato il nostro progetto alla città, che ci ha dato grandi risposte perché oggi siamo il gruppo più numeroso di Fratelli d’Italia in provincia. Abbiamo quindi deciso di trasferire in questa sede. Tengo a dire che la nostra è una sede completamente autofinanziata e questo per noi è un grande motivo d’orgoglio, perché significa che c’è una partecipazione dal basso. Siamo quindi al centro storico per un motivo molto semplice, facilmente intuibile: è dal cuore della città, dalla storia della città, che la politica deve ripartire».

Giovanissimo, 24 anni, come sono questi primi mesi da coordinatore cittadino?
«Entusiasmanti. Questa è la parola che mi piace utilizzare. Soprattutto perché Fratelli d’Italia ha dichiarato “guerra” alle quote rosa e anche alle quote giovani, cioè non esiste un incarico dato solo perché si è giovani o solo perché si è donna. Da noi vige la regola del merito. Per noi le donne vanno avanti perché meritano di andare avanti, stesso discorso per i giovani: vanno avanti perché meritano di andare avanti. E non lo dico io, ma lo dice la comunità umana e politica che che mi ha scelto come coordinatore cittadino. Di questo chiaramente non posso che andare orgoglioso. Sento ovviamente anche una grossa responsabilità. Prima abbiamo detto della sede: noi abbiamo l’ambizione di rappresentare la società in maniera verticale. Quindi dal grande imprenditore al manovale. E quando alle spese della sede partecipa una persona, anche solo con 10 o 20 euro, che magari incidono parecchio sul bilancio familiare, la responsabilità è ancora più forte».

Luca Babudieri nuovo coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a Sassari

Come è strutturato il partito in città?
«Abbiamo due circoli. Il circolo “Audax”, di cui Pietro Pedoni è il presidente, e il circolo “Shardana”, guidato da Maria Assunta Argiolas. E poi il coordinamento cittadino. C’è tra di noi un rapporto di grande collaborazione e siamo veramente contenti di questa organizzazione. C’è la volontà di riportare il centrodestra sassarese a dire la sua a livello comunale. E vogliamo farlo con una ventata di aria nuova».

Avete già organizzato degli eventi e dei convegni dedicati a temi cruciali per il futuro, non solo di Sassari, ma della Sardegna: spopolamento, natalità, lavoro. E la risposta dei cittadini è stata numericamente rilevante.
«Prima di tutto serve una visione, un progetto. Purtroppo, le elezioni degli ultimi anni sono state caratterizzate dalla individualità dei candidati. Noi, al contrario, proponiamo nel panorama politico sassarese ma anche regionale la voglia di far vincere un progetto, quindi delle idee politiche. E su questo stiamo preparando le prossime elezioni. Parliamo di un progetto a lungo termine. Come ho già detto durante il primo convegno dobbiamo dare una visione di speranza e di futuro a questo territorio. C’è un calo demografico importante, i giovani vanno via. E questo perché non ci sono opportunità. Siamo al paradosso: per me la più bella terra d’Italia perde i suoi figli quando avrebbe tutto per trattenerli, per il suo clima, per il suo territorio».

Fratelli d’Italia a Sassari vince la sfida dei numeri

Ma cosa dovrebbe fare la classe politica sarda?
«Dovrebbe avere come priorità il contrasto al calo demografico e allo spopolamento. Come farlo? Ci sono tante opportunità. Prima di tutto bisogna capire che la società è cambiata, è necessario permettere alle donne di conciliare, perché ancora non è così, la carriera lavorativa con la famiglia, come per gli uomini non è possibile pensare che non possono avere il congedo parentale o lo possono avere solo di una mensilità. La parità di genere è fondamentale e ancora non c’è la consapevolezza di questo. Non deve sembrare strano che questa istanza venga da destra. Le donne devono avere lo stesso salario degli uomini, ma devono avere anche la stessa possibilità di fare carriera, che non deve essere in contrapposizione con la famiglia, anzi deve essere conciliante. Oggi fare figli appare come un ostacolo a tutto questo, perché si presenta come un limite alle aspettative personali delle giovani donne e dei giovani uomini sardi. Insomma, le giovani coppie vanno sostenute. Il bonus per i nuovi nati è positivo, ma non basta, servono misure strutturali. E non sono certo queste che danno i voti subito. Ecco perché parliamo di progetto a lungo termine».

Sui giovani puntate parecchio.
«Sono stato recentemente alla quattro giorni di Gioventù nazionale, il movimento dei giovani di Fratelli d’Italia. Ho sentito i racconti di tantissimi amministratori, assessori, vicesindaci, consiglieri regionali, tutti under 25. Fratelli d’Italia sta facendo un gran lavoro. Mi vengono in mente le ultime misure, una delle quali prevede il voto per gli studenti fuori sede. Se ne è parlato pochissimo nella stampa sarda, eppure è importantissima. Oggi si sta andando verso questa possibilità. Una battaglia che abbiamo intrapreso ormai da cinque anni».

Nel 2024 si vota prima per la Regione e poi per il Comune, oltre alle elezioni europee. Chiaramente ci attendono mesi durante i quali verranno definite le coalizioni, soprattutto a livello comunale, e cercati i candidati.
«Nei prossimi mesi vedremo tutto nel dettaglio. Penso però che non saranno semplici elezioni. Le definisco “costituenti”, sia per quanto riguarda le regionali ma ancora di più per le comunali. A Sassari abbiamo la possibilità come centrodestra, e ne sono convinto, di vincere e di dare un progetto alla città. Ma non lo dobbiamo fare sulla base dei voti a livello nazionale. Voglio essere ancora più chiaro: Fratelli d’Italia non reclamerà niente solo sulla base di voti che sono stati presi alle politiche, farà accordi a livello di coalizione in base a un unico grande obiettivo, a un’unica grande stella polare, cioè il bene di Sassari. L’abbiamo detto quando sono diventato coordinatore cittadino che la nostra nemica numero uno ha un nome e si chiama rassegnazione. Sassari è morta, a Sassari non c’è niente: sono frasi che non vogliamo più sentire».

Sì, ma su cosa punterete allora?
«Metteremo il massimo impegno per costituire una coalizione che sappia dare una risposta seria e concreta alla città, valutando in maniera analitica e non faziosa l’operato di questa attuale amministrazione Campus, ciò che è andato bene e ciò che è andato male ed è sotto gli occhi di tutti. Siamo sicuramente alternativi al Movimento 5 Stelle, per essere ancora più chiari (dal dicembre 2020 la Giunta Campus si regge su un accordo tra Coalizione Civica e M5S, ndr). Detto questo, vogliamo costituire con le migliori energie di questa città la miglior coalizione possibile perché non vogliamo rispondere a logiche di partito, ma alla città che oggi ci chiede di dare delle risposte concrete e serie».

L’ultima domanda riguarda il presidente del Consiglio. Giorgia Meloni è la prima donna alla guida del Governo italiano.
«È stata una sorpresa per quasi tutti… Non per noi, ovviamente, che abbiamo scelto di stare al fianco di Giorgia Meloni sin dai tempi del 3 per cento.  Il 26 per cento delle ultime politiche non è stato paracadutato a caso. Nelle parole di Giorgia Meloni, dall’inizio, ce ne era una ricorrente: coerenza. Fratelli d’Italia ha scelto la strada più lunga, quella più faticosa, ma l’unica che poteva e può portare i frutti. È lo stesso identico modello che stiamo cercando di replicare su Sassari. A livello nazionale, si sta facendo un lavoro, magari anche difficile da raccontare nell’immediato ma lento, costante e soprattutto propedeutico a mantenere tutte le promesse che sono state fatte in campagna elettorale. Quindi, coerenza. Che abbiamo avuto anche quando, ad esempio, durante la formazione del governo gialloverde, con la Lega poi al governo con il M5S, a Fratelli d’Italia era stata prospettata la possibilità di avere magari uno o due ministeri. E invece non siamo andati al governo per mantenere fede alla parola data agli italiani. Questo per noi è sicuramente un motivo d’orgoglio. La coerenza insomma paga e questa è la stella polare che stiamo seguendo anche a Sassari».

Luca Foddai

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