Ai Berlinguer lo Stintinese doc

Al Museo della Tonnara gli “Incontri stintinesi”. Consegnato il riconoscimento, presenti Luigi Berlinguer e Laura Siglienti

 

 

StintineseBerlinguer1Stintino. «Le nostre non erano vacanze normali, vivevamo un clima diverso, improntato alla verità e alla essenzialità, con una attrattività fondata sul mare. Questo borgo di pescatori ha incontrato la comunità dei “bagnanti” in un rapporto diretto, stretto, perché si stava nella stessa casa, ed era un rapporto di verità». Così Luigi Berlinguer, ieri sera (sabato) a Stintino durante l’appuntamento al nuovo Museo della Tonnara per gli “Incontri stintinesi”, ha ricordato gli anni in cui la sua famiglia, con quella dei Siglienti e degli Azzena, trascorreva un mese di vacanze a Stintino. E proprio alla famiglia Berlinguer, il Comune di Stintino e il Centro studi sulla civiltà del mare hanno voluto assegnare il riconoscimento di Stintinese doc. Un premio istituito cinque anni fa e conferito a stintinesi e non solo che con il loro operato hanno dato lustro al paese. Furono proprio le famiglie sassaresi, con il loro “trasferimento annuale”, a dare una spinta al decollo turistico di Stintino, che hanno segnato la storia e hanno aggiunto una nuova attività a quella della pesca, cambiando la struttura produttiva del paese.

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Consegna della targa a Laura Siglienti

Luigi Berlinguer nel ricordare quegli anni, «con un certo imbarazzo – ha detto – perché non sono abituato a parlare della mia famiglia in pubblico», ha descritto un paese delizioso fatto dagli stintinesi, e non da un architetto di fama, un paese con le sue bellezze naturali, la bellezza della vela e la libertà. «Cosa ci ha dato Stintino? Era un’altra vita, altre regole – ha aggiunto – c’era un qualcosa che non era soltanto la Pelosa e il mare. Abbiamo vissuto la natura allo stato puro, abbiamo vissuto momenti di felicità. Abbiamo costruito ideali, amicizie vere: ha significato tante cose, per le quali sono infinitamente grato». Con lui a ritirare il premio, dalle mani del sindaco Antonio Diana e dal presidente del Centro sulla civiltà del mare Salvatore Rubino, anche Graziella Delitala, figlia di Iole Berlinguer, che – ha detto – «sono stata una ragazza che è andata per mare con amici meravigliosi».

StintineseBerlinguer4Una targa è stata consegnata anche a Laura Siglienti, figlia di Ines Berlinguer, che da ottant’anni trascorremle sue estati sul porto Minori, quindi un’altra a Marina Addis Saba, ritirata dalla figlia Elisabetta. A introdurre la consegna del premio è stata la conversazione sul libro “Berlinguer non era triste” di Marina Addis Saba, introdotto da Elisabetta Addis e che ha coinvolto anche lo storico Alessandro Ponzeletti e Maria Veronica Benenati. La serata, presentata dalla consigliera comunale con delega alla Cultura Francesca Demontis, è stata preceduta dai saluti del primo cittadino, del presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, del prorettore dell’Università di Sassari Luca Idda e della curatrice del Mut Esmeralda Ughi.

I versi delle poesie di Adriana Mannias Barabino, letti dalla stessa autrice, hanno accolto il folto pubblico presente per l’occasione. Grande interesse, inoltre, per la relazione ‘Asinara: notizie dal Settecento’, presentata dal sindaco Antonio Diana che ha portato i presenti alla scoperta dell’isola parco attraverso documenti ritrovati in diversi archivi storici e già pubblicati nel volume Il tempo della memoria 5, firmato dallo stesso sindaco.

Tra il numeroso pubblico erano presenti numerose autorità militari, il sindaco di Sassari Nicola Sanna e tanti amici e rappresentanti delle tre famiglie sassaresi.

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