A Sassari scarsa attenzione per il commercio

Il movimento “L’Azione” riporta che il Comune ha aumentato del 25 per cento le tariffe che riguardano la pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni e chiede la revoca della delibera

Francesco Chessa e Pietro Pedoni

Sassari. «Come se non bastassero le tasse che tutti i cittadini devono pagare, i vari balzelli e la tanta burocrazia a cui deve far fronte, una categoria martoriata come quella dei commercianti che in questi anni ha subito ogni genere di danno costringendo alcuni operatori addirittura alla chiusura, ecco che arriva il colpo di teatro che non ti aspetti, da chi si vanta di voler proteggere e tutelare chi produce lavoro». Lo scrivono Francesco Chessa e Pietro Pedoni, rispettivamente coordinatore cittadino e provinciale e vice coordinatore cittadino e provinciale del movimento politico “L’ Azione”, che alle elezioni regionali di domenica prossima sostengono la candidatura di Nico Mundula nella lista di Fratelli d’Italia nella circoscrizione sassarese.

Ma cosa è successo secondo i due rappresentanti del nuovo movimento politico? «La Giunta comunale di Sassari ha deciso con la delibera del 17 gennaio di aumentare del 25 per cento le tariffe che riguardano la pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni, andando così a gravare ancora di più sulle casse di chi fa salti mortali ogni giorno per portare a casa il pane per sé e per i propri dipendenti.

Come movimento politico “L’ Azione”, riteniamo questa decisione presa dalla Giunta Sanna ingiusta e profondamente sbagliata sia dal punto di vista morale ma soprattutto dal punto di vista dell’aiuto concreto che un’Amministrazione deve dare ad un settore strategico come quello del commercio. Tutto questo soprattutto in una città come Sassari, già martoriata da una Ztl e dalle famigerate piste ciclabili, tutte opere realizzate senza il consenso della maggior parte dei residenti e degli operatori commerciali, che si troveranno, come già sta avvenendo, a ridurre o eliminare gli spazi promozionali e insegne, utili per dare visibilità alla propria attività». Il movimento “L’ Azione” chiede alla Giunta comunale la revoca della delibera «per poter dare così fiato ad un settore che in tutti questi anni ha già subito davvero troppi danni».

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