Strade provinciali, Fois insiste: «La Regione ci garantisca le risorse»

Lunedì pomeriggio vertice con sindaci, consiglieri regionali e presidente Pais. Inviata una lettera all’assessore dei Lavori Pubblici Saiu

Pietrino Fois

Sassari. «La Provincia non ce la fa». È possibile sintetizzare in queste parole pronunciate lunedì pomeriggio dall’amministratore straordinario Pietrino Fois tutte le difficoltà che l’ente di piazza d’Italia registra nella manutenzione e nella gestione del proprio patrimonio. In particolare, della rete stradale di pertinenza della Provincia, ben 2400 km, più di quanto ne possieda lo Stato. In Sardegna infatti la rete viaria provinciale (non solo quindi nel nord Sardegna) supera quella dell’Anas (il rapporto è di 6500 di strade provinciali contro 4mila di strade dello Stato), mentre la Regione, unica in Italia, non ha proprie strade, a parte quelle poco utilizzate per ovvi motivi sull’isola dell’Asinara. Fois ha inviato una lettera all’assessore regionale dei Lavori Pubblici Pierluigi Saiu. «L’ambito territoriale di riferimento dell’Amministrazione Provinciale di Sassari, per la viabilità – scrive l’amministratore straordinario –, è costituito da un compartimento dell’estensione di circa 7700 kmq, comprende al suo interno 92 comuni ed ha una rete viaria di competenza dell’estensione complessiva di oltre 2400 km di strade provinciali. Questa Amministrazione, al fine di mantenere i livelli di sicurezza di tale rete viaria, destina annualmente, seppure con notevoli difficoltà finanziarie, risorse per i programmi di manutenzione del proprio patrimonio stradale, prevedendo e realizzando un certo numero di interventi finalizzati ad assicurare minime condizioni di sicurezza per gli utenti della strada, cosa non sempre possibile a causa della carenza di adeguate risorse finanziarie. Occorre, invece, incrementare gli interventi per assicurare, quantomeno, sufficienti condizioni di sicurezza attraverso interventi riguardanti, in linea generale, i ripristini del manto stradale, la messa in sicurezza delle intersezioni a raso, l’installazione di adeguati sistemi di ritenuta e la regimazione delle acque meteoriche. Peraltro, la mancata realizzazione degli interventi di manutenzione periodica, ha comportato la progressiva accelerazione del degrado delle infrastrutture stradali, creando situazioni di grave pregiudizio nei livelli di sicurezza stradale che potrebbe anche determinare la necessità di chiusura di taluni collegamenti viari».

Nella lettera si specificano «gli interventi straordinari urgenti e non più rinviabili volti al ripristino delle condizioni di sicurezza sui sottoelencati tratti stradali»: Rifacimento della fondazione e della pavimentazione stradale della SP “dell’Anglona” – Tratto Osilo-Nulvi: euro 2.000.000; Lavori di rifacimento dell’opera d’arte ubicata al km 0+750 della SP 41 bis di attraversamento del Rio Banzos: euro 1.050.000; Completamento di lavori di realizzazione del raccordo SP 60 “Buddi Buddi” – SP ex SS 131: euro 1.000.000; Elevazione dei livelli di sicurezza lungo la SP 15M – Realizzazione svincolo a piani sfalsati nell’intersezione con la SP 3: euro 2.500.000; Comune di Thiesi – Riqualificazione intersezione a piani sfalsati SP 30 – SS 13Ibis. euro 800.000; Lavori di messa in sicurezza di alcuni tratti della SP 50 “Thiesi-Romana”: euro 950.000.

«Nei giorni scorsi, al bivio per Tissi, avevamo stabilito, con i sindaci del territorio, di rivederci per un incontro operativo», ha spiegato Pietrino Fois lunedì scorso nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia. Con lui i tecnici dell’Amministrazione, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, il sindaco di Ittiri Antonio Sau e altri primi cittadini, i consiglieri regionali di opposizione Gianfranco Ganau (capogruppo del Pd), Desirè Manca (M5s) e Gianfranco Satta (Progressisti). «Le competenze di questa provincia sono le stesse, ci sono 2400 km di strade, ma i fondi sono sempre più esigui», ha detto ancora.

Nel 2023 su 31 milioni di procedimenti in corso lo Regione ha un impegno di trasferimento di 8 milioni, mentre 19 vengono dallo Stato e tre milioni sono mutui accesi dalla Provincia noi per capacità di spesa. «Ne abbiamo spesi 17 ma ne serviranno altri 13, al netto delle richieste quotidiane dei sindaci».

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