Ricordando Franco Oppo

Un convegno seminario dedicato dal Conservatorio di Sassari ad un compositore della Sardegna. La riscoperta del valore profondo della sua opera

 

FrancoOppo
Franco Oppo

Sassari. Si è conclusa al Conservatorio di Musica di Sassari la seconda edizione della rassegna “Musica Documenti Monografie” dal titolo “Franco Oppo 80 1: convegno seminario concerti su un compositore della Sardegna” dedicata al grande compositore, teorico, didatta e promotore di innovative iniziative musicali, scomparso il 14 gennaio del 2016. La manifestazione si è articolata in una serrata successione di momenti di studio (un seminario e un convegno) e di vari momenti di ascolto, dalle opere giovanili fino a quelle della maturità, eseguite da professori e studenti e da alcuni dei suoi interpreti storici. La manifestazione è nata da una proposta del Segmento di Logica e Metodologia dei Sistemi Compositivi (SelM): articolazione di ricerca del settore disciplinare di Teoria dell’Armonia e Analisi del Conservatorio e di Archivi Sassu, istituzione che conserva il fondo del compianto etnomusicologo sassarese Pietro Sassu. L’iniziativa è stata curata dal compositore Antonio Doro e dal musicologo Gian Nicola Spanu, che di Oppo sono stati fra gli allievi storici. Antonio Marongiu, ha operato invece un’importante esegesi ciritica delle complesse partiture del compositore sardo eseguite nei due concerti serali.

Il convegno, oltre ad aver tracciato per la prima volta un quadro completo della multiforme azione di Oppo come musicista e intellettuale della Sardegna, segna il punto di avvio di una riscoperta del valore profondo della sua opera, nel quadro della musica e della cultura europee. «È importante osservare -ha sottolineato Antonio Ligios, direttore del Conservatorio, nella sua introduzione ai lavori del convegno- che questa edizione di Musica Documenti Monografie, è stato anche il punto di arrivo di una pratica ventennale di lavoro della nostra istituzione sui compositori della Sardegna, a partire, innanzitutto, proprio dall’opera di Franco Oppo».

Nel corso dei lavori è emerso l’auspicio di una fattiva collaborazione del Conservatorio sassarese con l’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini, una delle istituzione documentaristiche ed archivistiche internazionali nella cui sede, nell’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, sarà da qui in poi conservato, insieme a quello di altri grandi compositori italiani, il fondo di Franco Oppo: un lascito di manoscritti, partiture, studi, lettere. Al convegno erano presenti fra i 23 relatori: il professor Gianmario Borio, direttore dell’Istituto per la Musica, e il dottor Francisco Rocca, che curerà la inventariazione e catalogazione del fondo del compositore sardo. Significativo che la famiglia Oppo assieme alla Fondazione Cini abbia scelto il Conservatorio di Sassari per la donazione di una parte cospicua della biblioteca del compositore, costituita da trattati di composizione, testi musicologici, riviste di studi musicali: un lascito importante per capire i suoi interessi e i suoi orientamenti.

Fra i relatori anche molti studiosi che nel tempo si sono occupati dell’attività di Oppo, compositori che si riconoscono nella sua scuola e ne continuano l’opera, esecutori sardi che nel tempo hanno collaborato con lui alla esecuzione delle sue opere. Val la pena di citare, fra gli altri, un video intervento del compianto storico della musica e critico musicale Luigi Pestalozza: forse il suo ultimo lascito di intelligenza critica e di attenzione per la Sardegna.

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