Palazzo Ducale, no alla chiusura della Scuola di Specializzazione in Cardiologia

Il Consiglio comunale approva all’unanimità una mozione presentata da Mario Pala. Attualmente, all’Università di Sassari ci sono solo sei scuole formalmente accreditate

Sassari. No alla chiusura della Scuola di Specializzazione in Cardiologia dell’Università di Sassari. È quanto chiede il Consiglio comunale che martedì scorso ha approvato all’unanimità una mozione presentata da Mario Pala (Pd) e sottoscritta da tutti i consiglieri del centrosinistra. Una richiesta condivisa anche dai rappresentanti delle opposizioni presenti in aula.

«La facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Sassari rimane pur sempre la facoltà più importante dell’Ateneo, nonostante abbia subito in questi ultimi anni un progressivo ridimensionamento del suo ruolo formativo e assistenziale. Questo fatto è derivato in parte dalle normative nazionali e in parte dalla politica dell’Ateneo, condizionata da importanti tagli ai finanziamenti statali, che ha portato ad una diminuzione drastica del corpo docente, condizione questa fondamentale per il mantenimento di adeguati standard formativi ed assistenziali», ha spiegato Mario Pala. «Una situazione che ha portato a un ridimensionamento importante delle scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina. In particolare, a fronte di un gran numero di scuole presenti fino al 2009, nella fattispecie 44, ci sono attualmente solo 6 scuole formalmente accreditate e 16 scuole accreditate in via provvisoria. Ciò significa che sono state perse 22 scuole di specializzazione nell’arco di dieci anni e permane il rischio che se ne debbano perdere altre se non si inverte l’attuale tendenza. A tal fine è necessario garantire all’Università adeguati finanziamenti per reclutare giovani ricercatori e ampliare quindi il corpo docente. Se calcoliamo una media di 16 specializzandi per scuola significa che nella nostra Facoltà di Medicina sono venuti a mancare in questi anni circa 350 medici in formazione, sottratti alla didattica, alla ricerca, alla assistenza e in definitiva al tessuto economico che ruota intorno all’Università di Sassari».

Mario Pala

«In conseguenza di alcune situazioni contingenti che si sono venute a creare nell’Azienda Ospedaliero Universitaria esiste la possibilità che si possano venire a creare le condizioni, a seconda delle scelte che verranno fatte dall’Aou e dal rettore, di chiudere altre scuole di specializzazione, in particolare quella che da più di quaranta anni forma i cardiologi della nostra regione, insieme e distintamente da quella di Cagliari, la scuola di specializzazione in Cardiologia», ha ricordato Pala. Nonostante le diverse prese di posizione del rettore, del direttore generale dell’Aou, degli specializzandi e degli studenti, dell’Ordine dei Medici e dei primari ospedalieri, il rischio chiusura rimane alto. «Per mantenere la scuola di cardiologia – ha spiegato il consigliere Mario Pala – è necessario procedere all’accreditamento della Scuola di Specializzazione in Cardiologia applicando la normativa vigente che disciplina l’accreditamento presso l’Osservatorio nazionale della formazione medica specialistica». In particolare, oggetto di accreditamento sono innanzitutto le strutture di sede della Scuola di Specializzazione, cioè le strutture a direzione universitaria. Occorre quindi scongiurare la soppressione o il ridimensionamento della Scuola di Specializzazione in Cardiologia con l’applicazione della normativa vigente

«Da circa 20 anni si assiste a un cambio di pelle delle politiche che hanno a che fare con l’istruzione nel suo complesso, fino a quelle universitarie. Il problema vero che abbiamo in Sardegna è che si devono applicare gli stessi criteri dell’Università di Milano e questo è profondamente sbagliato. Gli atenei sardi avrebbero invece bisogno di un parametrazione differente correlata a difficoltà nel fare quadrare i conti in una grave situazione di crisi», ha ricordato Giuseppe Mascia (Pd).

«In questi ultimi due anni le scuole di specializzazione in tutta Italia sono state oggetto di un iter di accreditamento. Su un migliaio complessivo non è stato confermato il dieci per cento. Servono investimenti anche di carattere strutturale. L’allarme che riguarda Sassari è comune all’altra università sarda. La chiusura o il ridimensionamento della Scuola di Specializzazione in Cardiologia e delle altre scuole devono essere assolutamente evitati», ha detto il sindaco Nicola Sanna.

https://www.sardegnadies.it/scuola-cardiologia-di-sassari-centro-di-eccellenza-nazionale/

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