Palazzo Ducale, i ‘piccoli’ del centrosinistra chiedono un nuovo metodo

Appello al sindaco Nicola Sanna sulle nomine delle Commissioni consiliari: Cds, Upc, Sel, PdS e Idv siano adeguatamente rappresentati e si eviti quanto fatto con la Giunta

Consigliocomunale17lugliobSassari. Ancora qualche giorno e la politica cittadina, finite le ferie, ritornerà ad occuparsi dei temi che negli ultimi mesi hanno tenuto banco, in particolare a Palazzo Ducale. Per la Giunta comunale si avvicina infatti il momento del chiarimento interno al Pd: tre assessori si sa da tempo che dovranno fare le valigie, per una destinazione che potrebbe non essere quella di casa ma – e niente è scontato – più semplicemente quella di un seggio nell’Assemblea Civica, se ci saranno consiglieri che entreranno nell’esecutivo di Nicola Sanna. Nulla però, in queste ultime settimane, si è mosso, né sono arrivati segnali dai consiglieri chiamati “dissidenti” (ma loro hanno più volte dichiarato di rifiutare questa etichetta: sono e rimangono esponenti del Pd, eletti nel centrosinistra a sostegno del sindaco Sanna) che fanno parte, come noto, delle componenti interne di Salvatore Demontis, Silvio Lai e Giacomo Spissu.

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Da sinistra, Tonino Falchi (Upc), Giancarlo Serra (PdS), Franco Era (Centro Democratico) e Giampaolo Manunta (Idv)

Già la prossima settimana dovrebbe essere definito il calendario e le tappe che porteranno alla nomina della Commissioni consiliari, un passaggio fondamentale per avviare i lavori del Consiglio nella pienezza della sue competenze (per martedì prossimo è convocata la prima seduta di settembre). Intanto però sono gli alleati minori nel centrosinistra a farsi sentire. «A seguito della dell’enorme fiducia riposta dall’elettorato sassarese alle ultime amministrative sulla nostra coalizione – scrivono Franco Era (Centro Democratico), Tonino Falchi (Upc), Marco Manca (Sel), Giancarlo Serra (Partito dei Sardi) e Giampaolo Manunta (Idv) – è quanto meno opportuno ricambiare con il massimo impegno tale notevolissimo consenso così come promesso in campagna elettorale, attuando nel più breve tempo possibile tutte quelle iniziative ed azioni del programma condiviso capaci di alleviare il disagio economico e sociale scaturito dalla crisi in atto che ha colpito anche la nostra comunità. Per questo occorre che il Consiglio eletto con tutti i suoi organi possa funzionare a regime e perseguire gli indirizzi politici prefissati per creare le condizioni per garantire nuove occasioni di sviluppo. È ovvio quindi che non si può procrastinare la costituzione e il perfezionamento di tutti gli organi dell’amministrazione: Presidente del Consiglio, Giunta e Commissioni Consiliari (ancora da istituire)».

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Marco Manca (Sel)

«Tenuto conto che i cittadini che hanno eletto i loro rappresentanti hanno diritto ad un’amministrazione operosa ed efficiente con che svolga la propria attività con responsabilità, correttezza e serietà, non si può quindi prescindere dalla costituzione di organi consiliari quali le Commissioni che hanno prerogative di indirizzo e controllo politico e dal giusto equilibrio nella composizione dell’organo esecutivo ovvero la Giunta: certamente in rapporto al contributo elettorale dato da ciascun partito, in base al rapporto fiduciario con il sindaco eletto e in relazione alle competenze necessarie. A proposito della Giunta si può notare il fatto che al momento si hanno 5 assessori più il Presidente del Consiglio espressione di un solo partito per 13 consiglieri eletti (quasi un assessore ogni due consiglieri) e un solo assessore per cinque partiti monogruppo con cinque consiglieri eletti. Nel precedente mandato – ricordano Era, Falchi, Manca, Serra e Manunta – partiti minori quali Sel, Idv e Upc erano al contrario tutti rappresentati. Onde dare un segnale di responsabilità e lungimiranza che potrebbe far intravvedere davvero l’inaugurazione di un nuovo corso della politica, con un nuovo metodo, al di la di chi sia più o meno nuovo».

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