M5s: «La maggioranza in Consiglio regionale boccia il salario minimo»

Michele Ciusa: «Uno schiaffo ai lavoratori sardi sottopagati»

Michele Ciusa (M5s)

Cagliari. «Oggi durante la discussione del collegato alla legge Finanziaria la maggioranza, e in particolare gli esponenti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, hanno bocciato l’ordine del giorno che ho presentato affinché la Regione Sardegna fosse parte attiva e sostenesse l’introduzione del salario minimo, una misura per la quale il Movimento 5 stelle si sta battendo a livello nazionale. Trovo assurdo – osserva Michele Ciusa (M5s) – che il governo regionale della Sardegna abbia voltato le spalle ai tanti lavoratori sardi che, ancora oggi, devono accettare paghe da fame. Eppure, senza vergogna, e presumibilmente guidati da logiche di bandiera, i rappresentanti dei partiti di maggioranza hanno voltato le spalle ai lavoratori sardi per abbracciare la posizione del Governo Meloni che sta osteggiando l’introduzione del salario minimo denigrandolo».

«L’introduzione del salario minimo rafforzerebbe la contrattazione collettiva e permetterebbe ai lavoratori di ottenere una retribuzione proporzionata alla qualità e alla quantità del proprio lavoro, come prescritto dalla Costituzione. Tuttavia, anche in una terra isolata e povera come la nostra, la maggioranza risponde a logiche distanti dalla realtà – conclude il consigliere pentastellato – e non mette al primo posto la tutela dei lavoratori».

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