Gian Franco Satta: «Medici di medicina generale, diritti negati»

Interrogazione del consigliere regionale dei Progressisti sui gravi ritardi nel pagamento delle prestazioni per la campagna di vaccinazione antinfluenzale

Sassari. È notizia delle scorse settimane che a seguito delle indicazioni date dal Comitato della Medicina Generale è stata operata una riduzione del carico assistenziale per i medici in formazione di medicina generale la cui soglia è passata da 1500 a 1000 pazienti e contestualmente la direzione generale della Asl di Sassari ha chiesto all’Assessorato regionale della Sanità l’autorizzazione all’apertura dei massimali per i medici di medicina generale che ne davano disponibilità, portando la soglia massima di assistiti da 1500 a 1800 pazienti.

Questa previsione, anche per le modalità individuate nell’operare il taglio degli assistiti ai medici in formazione, produrrà inevitabilmente numerosi disagi tra i pazienti, infatti, parrebbe che gli uffici Sau possano procedere alla riduzione dei pazienti in esubero seguiti dai medici in formazione, attraverso la cancellazione immediata dei pazienti secondo l’ordine cronologico partendo dall’ultimo iscritto a ritroso, comprese anche le scelte fuori ambito e i ricongiungimenti familiari e iscrivendo tali pazienti rimasti senza assistenza presso gli elenchi dei medici di medicina generale che hanno fornito disponibilità all’apertura dei loro massimali fino a 1800 pazienti.

A denunciare la problematica, attraverso un’interrogazione scritta, è il consigliere regionale Gian Franco Satta, esponente dei Progressisti – Alleanza Verdi Sinistra, il quale ha chiesto al presidente Solinas e all’assessore della Sanità Nieddu se non ritengano doveroso intervenire prima che si scateni il caos tra i pazienti del territorio sanitario di competenza della Asl di Sassari.

«La problematica principale – dichiara Satta – è legata al fatto che l’adesione all’apertura dei massimali per i medici di medicina generale è su base volontaria e molti di questi non hanno aderito all’aumento degli assistiti. Questo aspetto fondamentale, affiancato da una cancellazione d’ufficio degli iscritti agli elenchi dei medici in formazione che passano da 1500 a 1000 pazienti, creerà inevitabilmente dei disagi a numerose famiglie. Prevedere un taglio indiscriminato dei pazienti assistiti dai medici in formazione senza monitorare preventivamente le adesioni e i trasferimenti degli assistiti, potrebbe creare il solito caos in un sistema di medicina territoriale già fragile dove spesso mancano anche i pediatri e dove da tempo non vengono forniti neppure i servizi di guardia medica notturna. Altro aspetto discutibile riguarda le modalità individuate per il taglio dei pazienti in eccesso rispetto ai nuovi massimali dei medici in formazione, un taglio che si basa su un criterio cronologico di iscrizione senza tenere conto dei ricongiungimenti familiari ne delle fragilità dei pazienti e tantomeno delle scelte fuori ambito, spesso legate a motivi di lavoro o studio fuori sede.

Si passa dalle dichiarazioni dell’assessore Nieddu di qualche ora fa, con le quali ha definito i medici di medicina generale “il centro del nuovo modello di assistenza” a prevedere un sistema gravoso nel quale gli stessi medici dovranno operare con grandi difficoltà. Oltre a questo, la beffa, non risulta ad oggi pagata la campagna di vaccinazione 2020-2021, ho presentato un’interrogazione per denunciare i gravi ritardi nel pagamento delle prestazioni svolte dai medici di medicina generale che lo scorso inverno hanno aderito alla campagna di vaccinazione antinfluenzale e che ad oggi non hanno ancora ricevuto un euro degli emolumenti loro spettanti. Mi auguro che il presidente o l’assessore rivedano queste ultime disposizioni adottate e mettano veramente al centro dell’assistenza territoriale i medici di medicina generale, pagando quanto dovuto e garantendo le migliori condizioni professionali in cui lavorare, diversamente si continua ad andare avanti con annunci e proclami ma nei fatti la situazione della sanità sarda resta quella che ormai è evidente a tutti, ovvero un disastro».

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio