Dinamo, McKinnie ora è ufficiale

Grande colpo dei biancoblù che, si assicurano le prestazioni dello swingman americano compagno di Steph Curry nei Golden State Warriors

Alfonzo McKinnie in maglia Golden State Warriors

Dopo la nostra anticipazione di ieri mattina (leggi qui), è arrivata l’ufficialità: Alfonzo McKinnie è un nuovo giocatore della Dinamo. Numericamente andrà a prendere il posto dell’infortunato Eimantas Bendzius, ma si tratta di un giocatore dalle caratteristiche abbastanza diverse. Non è un tiratore puro, anche se è in grado di far male dall’arco, ma è sicuramente più atletico del lituano e ama giocare in campo aperto dove può essere devastante. Inoltre ha caratteristiche tali da consentirgli di giocare in tre ruoli, guardia, ala piccola e ala forte. Conosce il gioco e si prende responsabilità anche in momenti chiave del match, professionista esemplare nelle sue precedenti esperienze. È un collante pazzesco e può dare a Bucchi più opzioni in un roster che deve ritornare al completo viste le assenze di Tyree e Charalampopoulos.

Il mercato offriva pochissimo, tantissimi giocatori in orbita training camp NBA o mercato asiatico, cifre improponibili o profili poco adatti. Nell’emergenza dell’infortunio di Bendzius, la Dinamo tira fuori il colpo dal cilindro e firma ufficialmente con un contratto garantito fino al termine della stagione Alfonzo McKinnie, swingman classe 1992, 203 cm per 101 kg, grande atleta che ha vissuto le ultime stagioni tra NBA e G-League. Il massimo possibile al 21 settembre, il massimo considerate le caratteristiche di questo giocatore.

Quella di McKinnie è una storia pazzesca, uscito dall’università di Green Bay nel Wisconsin, terra dei Diener, aveva pochissimo mercato, due infortuni al menisco, cifre così così, niente scelta al draft 2015 e una carriera in salita.

Fu costretto ad iniziare la sua scalata dalla serie A2 lussemburghese per cercare di provare ad avere un futuro da pro. Il primo step è stato quello di firmare in Messico ad Hermosillo grazie ad un vecchio amico e di riuscire a portare la squadra a vincere la regular season e di arrivare in finale playoff.

Nel settembre 2016 pagò 150 dollari per fare un provino con la squadra di sviluppo dei Chicago Bulls, l’attuale G-League. È riuscito a conquistare un posto nella NBA prima con i Bulls poi con Toronto facendo la spola, prima del grande colpo del 2018, il punto più alto in carriera.

La chiamata di Golden State, una preseason pazzesca, un posto in quintetto, le parole di Curry e la grande fiducia in lui da parte di Steve Kerr fino a giocare 72 partite con i Warriors sconfitti in finale playoff 4-2 dai Raptors. Poi Cleveland, Lakers, Bulls con parentesi nel campionato messicano.

La Dinamo si è subito attivata per riuscire ad espletare rapidamente le pratiche relative al visto e riuscire così a tesserarlo in tempo per il debutto in campionato contro Napoli il 1° ottobre.

Aldo Gallizzi

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio