2 novembre, l’arcivescovo Saba: «Siamo qui a implorare la pace»

Rinnovata al cimitero di Sassari la cerimonia al Sacrario militare e l’omaggio a Cossiga e Segni

Sassari. Ancora una volta il Sacrario militare del cimitero di Sassari ha ospitato la mattina del 2 novembre la cerimonia di commemorazione dei defunti, con la messa concelebrata dall’arcivescovo Gian Franco Saba insieme al cappellano militare del Comando Brigata Sassari, don Pietro Murgia. Nell’omelia, monsignor Saba ha ricordato che «in questa giornata, nella quale facciamo memoria di quanti si sono spesi per il bene comune in forme diverse, non possiamo non pensare che la morte e la vita sono un dono di Dio. E quindi nessuna potestà umana ha l’autorità, men che meno in forme violente, di poter dire e definire quando inizia e quando termina la vita di un proprio simile».

Diversi i riferimenti alle guerre in corso. Si tratta di scenari internazionali che «non coinvolgono soltanto alcuni territori ma interessano l’umanità intera, dinanzi ai quali nessuno di noi può dire: non mi riguarda». Ma soprattutto il monito della pace. «Non vi è persona o ruolo, sociale ed ecclesiale, che non sia coinvolto nel suo progetto di costruzione e di edificazione. Siamo qui a implorare la pace per quanti sono già morti ma anche sull’esempio di quanti, con generosità, dedizione, coraggio e amore hanno speso la propria vita per il bene comune», ha concluso l’arcivescovo.

Alla cerimonia, che ha visto schierato un picchetto d’onore interforze composto da militari della Brigata Sassari e dei corpi armati dello stato, erano presenti anche le associazioni combattentistiche e d’arma e le autorità: il sindaco Nanni Campus, la prefetta Grazia La Fauci, il generale Stefano Messina, comandante della Brigata Sassari, il questore Claudio Sanfilippo, il rettore Gavino Mariotti, l’amministratore straordinario della Provincia Pietrino Fois, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, l’ex ministro della Difesa Arturo Parisi e l’ex parlamentare e storico leader referendario Mario Segni.

Al termine è stato rinnovato l’omaggio alle tombe dei presidenti della Repubblica Francesco Cossiga e Antonio Segni.

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