Dinamo, il sussulto tiene in sella Cavina e allontana Clemmons

Il playmaker americano guarda dalla panchina la vittoria dei compagni contro il Ludwigsburg e sembra vicino al taglio. Il punto di Aldo Gallizzi

Demis Cavina

Un segnale di vita dopo una serie di prove in certi frangenti sconcertanti, che avevano generato un’aria pesantissima, inducendo la società a spedire in ritiro la squadra. Il nome del navigato coach Piero Bucchi aveva iniziato a girare nei siti specializzati, come possibile sostituto di un Demis Cavina nervoso e in grossa difficoltà nel trovare la giusta rotta nel mare in tempesta. Il destino dell’allenatore di Castel San Pietro, onestamente ai più pareva segnato. Invece quando ci si aspettava l’ennesima prova incolore, per di più al cospetto di una formazione tosta e forte come quella tedesca, è arrivata una vittoria costruita fin dall’approccio e consolidata attraverso una prestazione finalmente solida e concreta, sia dal punto di vista tecnico che mentale. Una vittoria a cui deve essere dato un seguito prima di ritenersi guariti, ma che intanto per coach Cavina, considerate anche le parole del presidente Sardara nel post partita, vale la conferma della fiducia e fatalmente va spostare decisamente il mirino del plotone di esecuzione su qualche giocatore. Il riferimento è in primis all’americano Clemmons, che ieri il parquet lo ha visto dalla panchina per quaranta minuti. Se scaricato definitivamente o messo solo in “punizione” per fargli capire l’andazzo lo si scoprirà nelle prossime ore. La sensazione è comunque che il rapporto fra lui e il coach sia compromesso e difficilmente si possa trovare un punto di accordo, sia umano che tecnico per continuare a lavorare insieme. Come confermato dalla società, se ci sarà da intervenire sul mercato non ci si tirerà indietro e probabilmente a questo punto, se la linea è quella di proseguire il progetto tecnico avviato con coach Cavina, sarebbe bene farlo subito.

Se Clemmons è il primo sul banco degli imputati, immediatamente a ruota lo segue il centro nigeriano Mekowulu. Lui ieri ha giocato, ma non è partito in quintetto e gli son stati preferiti sia Diop che Treier, che non è un centro puro, ma è stato il migliore e più efficace dei tre nel ruolo. La società e il giemme Pasquini sono comunque vigili sul mercato e pronti a cogliere eventuali occasioni che si dovessero presentare. Napoli ha appena messo sotto contratto un signor giocatore come Jeremy Pargo, Venezia sembrerebbe aver riportato in Italia Julian Gamble, campione d’Italia in maglia Virtus Bologna, che ha appena rescisso con Tenerife e altre si stanno muovendo apportando i correttivi del caso. L’auspicio a questo punto è che anche la Dinamo lo faccia. I tempi sarebbero quelli giusti.

Aldo Gallizzi

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