Dal centrodestra il “Sanna Exit”

Proposta unitaria di Forza Italia, Italia Unica, Fratelli d’Italia e Movimento Cristiano, che denunciano «la totale inadeguatezza di questo sindaco a guidare la Città Capoluogo»

 

 

ConsCom7giugno2016Sassari. Prove di unità nell’area moderata e liberaldemocratica. Parte da Sassari il ricompattamento delle opposizioni all’attuale maggioranza che governa la Regione e il Comune di Sassari. Tutti insieme nel chiedere il “Sanna Exit”, ovvero l’azzeramento dell’amministrazione comunale a cominciare dal sindaco (definito “totalmente inadeguato”), con un documento e con il successivo incontro in programma il 21 luglio all’Hotel Leonardo da Vinci di Sassari. Il nord ovest diventa così capofila in Sardegna di un processo che i promotori confidano di allargare al più presto anche ad altre sigle moderate. All’assemblea del 21 luglio saranno presenti anche i vertici della Lega Nord in Sardegna (“Noi con Salvini”).

 

I COORDINAMENTI PROVINCIALI E COMUNALI DELLE FORZE POLITICHE DI:

ITALIA UNICA – FORZA ITALIA – FRATELLI D’ITALIA – MOVIMENTO CRISTIANO FORZA POPOLARE LANCIANO IL SANNA EXIT AL COMUNE DI SASSARI

Preoccupati della disastrosa gestione politico-amministrativa di questi due anni al comune di Sassari, aggravata in particolare dalla resa incondizionata del Sindaco Sanna alla scellerata e incomprensibile scelta della Giunta Pigliaru di negare la costituzione della Città Metropolitana, condannando Sassari a un sempre più marcato isolamento e alla perdita del ruolo strategico di guida del territorio, le forze politiche moderate hanno deciso di convocare un incontro pubblico per il 21 luglio alle ore 18,30 all’Hotel Leonardo Da Vinci. L’intento è quello di creare i presupposti per elaborare un progetto politico per la rinascita della nostra Città, chiamando a raccolta tutte quelle realtà capaci di proporre idee e fare proposte, nell’unico e primario interesse di Sassari. I continui litigi all’interno del PD, partito di maggioranza che esprime il sindaco, occupato in infinite verifiche, dispetti, cambi di giunta, piuttosto che a dare risposte concrete ai cittadini, ormai esasperati, hanno portato alla paralisi amministrativa e a un sindaco perennemente sotto tiro. Incredibile, poi, l’elenco delle piccole e grandi incompiute:

il campus universitario

il mancato decollo del PUC e gli imbarazzanti errori negli allegati, come nel regolamento edilizio il problema dell’approvvigionamento idrico e della gestione di Abbanoa l’ eterna incompiuta del mattatoio

il cimitero, dove fra pochi mesi saremo in emergenza tumulazioni il verde pubblico e il decoro della Città (vedi Museo Sanna) l’abbandono in cui versa il centro storico

il problema sicurezza urbana ed extra urbana, il caso della Compagnia Barracellare e pericolo frana costone gallerie 131

la vergogna della stazione dei pullman

le piste ciclabili realizzate con progettazione inadeguata e approssimativa

l’assenza della programmazione delle discariche di scala erre

l’incertezza della futura gestione dell’ippodromo e della fruizione da parte dei cittadini

il disinteresse del disagio sociale derivante dalla mancata regolamentazione delle case da gioco

Queste alcune problematiche da cui emerge la totale inadeguatezza di questo Sindaco a guidare la Città Capoluogo. Ma ciò che sconcerta maggiormente è la mancanza di peso istituzionale e l’incapacità di incidere sulle scelte della politica regionale, fatto che sta relegando Sassari a un ruolo sempre più marginale su temi strategici per il nostro futuro, quali il progetto di riforma sanitaria che prevede una Asl regionale unica (con sede a Cagliari), il ruolo dell’aeroporto di Alghero e del porto di Porto Torres con il trasferimento a Cagliari dell’Autorità Portuale.

Questa è una fase molto importante per il futuro di Sassari nella quale vorremmo vedere l’area liberal-democratica del centro-destra dare il proprio contributo ripartendo da zero, senza escludere nessuno, consapevoli, dopo le sconfitte alle regionali prima e alle comunali poi, di essere stati incapaci di dare una valida offerta politica alternativa al Partito Democratico.

Da oggi apriamo il cantiere liberal-democratico del centro destra e poniamo la prima pietra di un percorso che auspicabilmente guarda a ricompattare tutta l’area dei moderati su un programma concreto e alternativo al disastro del Sindaco Sanna.

La road map che proponiamo prevede:
l’elaborazione di un progetto politico e di un programma chiaro, semplice e ambizioso;
annunciare i primi 10 provvedimenti che verranno assunti il giorno dopo aver vinto le elezioni;
scegliere un Sindaco autorevole e determinato, capace di unire e rappresentare tutti, affiancato da una squadra efficiente che rappresenti le migliori risorse della Città.

Nelle prossime settimane una delegazione rappresentativa dei partiti e movimenti che aderiranno a questa iniziativa avvierà un confronto con tutto il mondo produttivo, commerciale, artigianale, imprenditoriale, con le istituzioni, il volontariato, le associazioni, l’università, la scuola, il mondo della sanità, le forze sindacali, nell’intento di aprirci a quanti con idee, proposte, impegno diretto o collaborazioni vorranno dare il proprio contributo.

Nicola Sanna ha mostrato tutta l’inadeguatezza a ricoprire il ruolo di sindaco, soprattutto ora in cui la Città vive una crisi sociale ed economica profonda. Apriamo, pertanto, una seria riflessione sull’inadeguatezza di questa Giunta che deve affrontare le difficili sfide che ci attendono: la Riforma Sanitaria e la riorganizzazione del sistema dei trasporti, che vedono ancora una volta il nostro territorio sotto attacco. Per Sassari è forse l’ultima chance.

Sassari, 4 luglio 2016

per Italia Unica: la coordinatrice prov.le Elena Vidili
per Forza Italia: il coordinatore prov.le Nanni Terrosu
per Fratelli d’Italia: il coordinatore prov.le Uccio Sanna
per Movimento Cristiano Forza Popolare: il coord. prov.le Roberto Cano

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