Unione italiana ciechi, lettera aperta all’assessore regionale Nieddu

A Sassari è impossibile sottoporsi all’esame “Zingirian-Gandolfo”. Mancano le commissioni per l’accertamento delle disabilità visive

Sassari. Nel nostro territorio è impossibile sottoporsi all’esame medico “campo visivo binoculare secondo la metodica di Zingirian-Gandolfo” e non sono state ancora costituite le commissioni medico sanitarie per l’accertamento delle disabilità visive. Sono i due contenuti principali della lettera aperta che la sezione sassarese dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti ha spedito all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu.

 

All’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale
Dott. Mario Nieddu

OGGETTO: lettera aperta all’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione territoriale di Sassari denuncia in quello che sempre più diventa inestricabile e inspiegabile agli occhi delle persone colpite da “cecità assoluta” o “ipovisione grave” (e non a caso parlo di occhi, caro Assessore), il drammatico silenzio e conseguente trascuratezza di chi ha il compito di coordinare e dirigere nel nostro territorio il funzionamento della delicata macchina della sanità pubblica.

La informo che da troppo tempo è diventato praticamente impossibile sottoporsi ad un esame di per sé semplicissimo, il cui nome è “campo visivo binoculare secondo la metodica di Zingirian-Gandolfo”. Questo esame si effettua su un macchinario usato dagli oculisti, conosciuto come “Perimetro”, strumento all’avanguardia in dotazione nel Servizio Sanitario del nostro territorio, ma non può essere utilizzato nello specifico per tale metodica essendo sprovvisto dell’aggiornamento che permette l’effettuazione del controllo del campo visivo con il sistema Zingirian-Gandolfo, reso ormai obbligatorio per l’accertamento della cecità civile.

A questa disfunzione già di per sé grave, dobbiamo aggiungere la mancata costituzione delle commissioni medico sanitarie per l’accertamento delle disabilità visive. Tale inadempienza impedisce l’ottenimento di tutti quei benefici previsti dalla normativa vigente, gettando sconforto e creando ulteriori disagi alle persone e alle famiglie che affrontano irreversibilmente il dramma del disagio e del mancato sostegno alla disabilità.

Questo mio appello mi auguro possa aiutare le forze politiche che vogliono attuare quel rinnovamento da troppo tempo atteso nel mondo della sanità sarda.

Cordiali saluti.

Sassari 5 febbraio 2020

Il Presidente Territoriale
Francesco Santoro

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