Stop al bando Sprar a Sassari, il Pd contesta la Giunta comunale

«Ci auguriamo davvero che il progetto non venga bloccato e soprattutto non si vada a disperdere un eccellente e faticoso lavoro di integrazione e di inclusione»

Sassari. «Apprendiamo con grande disappunto e preoccupazione, la volontà da parte della Giunta comunale di non partecipare alla proroga del bando per la protezione dei rifugiati Sprar. Un progetto finalizzato a garantire interventi di “accoglienza integrata” ai richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale che a Sassari ha rappresentato un perfetto esempio di accoglienza e dove dal 1 luglio 2017 ben 75 rifugiati hanno avuto possibilità di vivere dignitosamente svolgendo tirocini, frequentando corsi di formazione, conseguendo il titolo della licenza media, trovando lavoro e alloggio». Così il gruppo consiliare del Pd a Palazzo Ducale, Giuseppe Masala, Fabio Pinna, Giuseppe Mascia e Carla Fundoni.

«La nostra città è stata beneficiaria di un contributo ministeriale triennale pari a circa 1.500.000 di euro attraverso il quale è stato possibile attivare l’intervento di “accoglienza integrata” creando occupazione e lavoro per i gestori dello progetto stesso. Ora tutto questo sembra essersi drasticamente arenato di fronte alla inspiegabile volontà della Giunta di non partecipare alla proroga del bando che aveva scadenza il 13 gennaio scorso. Abbiamo presentato immediata richiesta di convocazione della quinta Commissione consiliare permanente affinché si possa audire l’assessore ai Servizi Sociali e conoscere le ragioni di tale scelta. Ci auguriamo davvero che il progetto non venga bloccato e soprattutto non si vada a disperdere un eccellente e faticoso lavoro di integrazione e di inclusione svolto dall’Amministrazione comunale, dagli enti coinvolti nel progetto Sprar, dalle associazioni di volontariato, dalla città tutta. Se troveremo irragionevoli le tesi che giustificheranno tale scelta ci opporremo con forza in tutte le sedi istituzionali, politiche e sociali affinché Sassari possa continuare a rappresentare una città accogliente, inclusiva e solidale».

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