Pums e mobilità sostenibile, al via gli incontri promossi dal Coordinamento dei Comitati

Si inizia venerdì nel salone della parrocchia di Cappuccini. L’intervista a Rosario Musmeci, un dei portavoce del coordinamento

Sassari. Al via venerdì 10 novembre le iniziative promosse dal Coordinamento dei Comitati per la mobilità sostenibile nell’Area metropolitana di Sassari con l’obiettivo di analizzare i contenuti della documentazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, approvata dalla Giunta e dal Consiglio Comunale nelle scorse settimane. Il primo appuntamento è per domani, dalle 17, nel salone della parrocchia di San Francesco a Cappuccini a Sassari e sarà dedicato alle problematiche relative alla mobilità nel centro storico e nella città compatta.

«Consideriamo inadatta la procedura adottata sul Pums – dichiara Rosario Musmeci, uno dei portavoce del coordinamento –. Riteniamo inoltre che la documentazione prodotta sia inadeguata e assolutamente non coerente con quanto previsto dalla normativa di riferimento». Il confronto va infatti fatto tra il quadro conoscitivo e la costruzione del modello di simulazione (documento C50PR012 agosto 2022) e l’altro quadro conoscitivo che fu alla base della redazione del Piano Urbano della Mobilità del 2008, tuttora vigente. Gli obiettivi del Pums sono infatti inadeguati, spiega Musmeci. «Le nostre analisi sono completamente diverse da quelle prese in considerazione dal nuovo Piano, che propone una visione di città che è uguale o peggiore di quella che possiamo prevedere tra dieci anni – insiste Rosario Musmeci –. Non si è seguito l’iter necessario: un rapporto diretto con la comunità per leggere le criticità con chi vive la città, per poi definire gli obiettivi e costruire strategie e azioni. Tutto questo è stato capovolto, creando una lettura marginale. Di conseguenza, gli obiettivi sono quelli che produci con i dati che hai ovvero non cambiare nulla. Il Pums stesso è nato durante la pandemia. Adesso poi c’è anche un’area vasta nella quale collocare Sassari, da intendere come una città al servizio del territorio, con flussi di traffico che identificano la città metropolitana».

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