PNRR in Sardegna, la Regione entra nella società consortile

Ufficializzato il rafforzamento della compagine, come previsto nel progetto dell’Università di Sassari finanziato per 120 milioni di euro

Sassari. «È un risultato veramente importante, che offre la possibilità al territorio di Sassari e dell’intera Sardegna di fare un grande passo in avanti nella specializzazione dell’industria, nell’internazionalizzazione e nella capacità di creare professionalità nuove che rilancino l’intero tessuto economico e produttivo». Il presidente della Regione Christian Solinas ha commentato così la presentazione lunedì mattina nell’aula magna dell’Università di Sassari della società consortile a responsabilità limitata  (e.INS – Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia) che gestirà il progetto finanziato dal Governo con 120 milioni di euro del PNRR. Si è riunito il cda che ha visto la presenza dell’Ateneo turritano, di quello cagliaritano e il Banco di Sardegna. Ne fa adesso parte anche la Regione, il cui ingresso nel consiglio di amministrazione diventerà operativo nella riunione dell’assemblea dei soci programmata per i prossimi giorni. Sono intervenuti anche il rettore Gavino Mariotti e il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese.

«Voglio sottolineare che abbiamo la dimostrazione vera di come si è partecipato a una progettualità», ha spiegato il rettore. «Stiamo di fatto ricostruiendo il vecchio ufficio studi del Banco, chiuso anni fa – ha ripreso Mariotti –. Questo progetto ha coeso le istituzioni della Sardegna. Il progetto oggi muove il primo passo. Il Decreto Carfagna ha previsto due centri ricerca importanti, uno a Olbia e un altro al quale abbiamo candidato l’area Pinomù e gli ex mercati generali, a valenza scientifica. Vogliamo dare un contributo importante per la crescita della nostra regione. A noi sta particolarmente a cuore la telemedicina e potremmo essere i primi in Italia a fare questo». Entro la fine di luglio arriverà la prima tranche del finanziamento.

«La cosa importante è che si tratta di un ecosistema di innovazione – ha aggiunto Giuseppe Cuccurese, presidente del cda –. È un’occasione per la nostra isola di cogliere appieno i vantaggi che il PNRR garantisce. I dieci spoke che riguarderanno il sistema di innovazione sono tutte le attività industriali ed economiche della Sardegna: medicina, sardegna.it, spazio, agricoltura, turismo e cultura e via dicendo, dieci in tutto. Il bando sarà trasversale a tutte le attività».

«La società consortile avrà il compito anche di individuare le figure professionali che il territorio richiede in maniera tale da avviare dei percorsi che diano al mercato del lavoro ciò che consente alle aziende di essere più competitive», ha ripreso Solinas. «Il progetto dell’Università di Sassari ha sbaragliato la concorrenza. Speriamo sia un circuito che possa generare valore restando in Sardegna. Oggi portiamo la volontà della Regione di entrare a far parte della società consortile, sottoscrivere l’aumento di capitale sociale ed entrare nel cda».

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