Piazza Tola, un salotto per il centro storico

È questo l’obiettivo dell’Amministrazione comunale per lo storico spazio nel cuore di Sassari, oggi particolarmente apprezzato dai cittadini dopo anni di degrado. Il servizio di Canale 12 #canale12

 

 

Sassari. Salotto piazza Tola. È questo il futuro secondo l’Amministrazione comunale per uno degli spazi più frequentati del centro storico. A Palazzo Ducale mercoledì pomeriggio è stato convocato il quarto incontro dedicato alla piazza, stavolta aperto ai residenti, dopo un’assemblea rivolta ai commercianti e due tavoli tecnici. La prossima riunione è prevista per lunedì 4 luglio.

È intenzione di Palazzo Ducale raccogliere idee e suggerimenti, ma anche capire quali sono i problemi più sentiti. È stato il sindaco Nicola Sanna, affiancato dall’assessore alle Politiche Ambientali Fabio Pinna e dal comandante della Polizia Municipale Gianni Serra, a indicare alcuni punti già emersi nei precedenti incontri. Innanzitutto ci sono il rispetto dei limiti delle emissioni acustiche da parte degli esercizi pubblici che garantiscono musiche all’aperto (l’orario limite è la mezzanotte) e il traffico, per il quale è necessario un maggiore controllo. Un’ipotesi di intervento presa in considerazione dall’Amministrazione comunale potrebbe essere quella di introdurre la zona pedonale (con divieto di transito anche delle moto, ammesso invece in tutta la Ztl), inizialmente solo in via sperimentale nel fine settimana (da venerdì a domenica) e in una fascia oraria dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata. «Puntiamo a costruire insieme una fruizione della piazza che sia compatibile con l’accoglienza di turisti. Ma deve risultare accogliente anche ai residenti e a chi svolge un’attività economica. E soprattutto alle famiglie. Questa è la nostra preoccupazione», ha detto il sindaco Nicola Sanna. C’è poi il problema della sicurezza, sentito in tutto il centro storico. Come intervenire? Una delle ipotesi suggerite proprio dai commercianti è quella di quotarsi per dotare la piazza di un servizio di vigilanza che si affiancherebbe al controllo della polizia municipale.

Parecchi gli interventi dei cittadini, che hanno evidenziato una serie di problemi: dall’orario del ritiro dei rifiuti alla sistemazione dei cassonetti, dalla pulizia della piazza ai rumori, dal traffico alla sosta selvaggia dei soliti furbi che lì neanche potrebbero transitare. Ma soprattutto la necessità che siano rispettate le regole, quelle già esistenti, senza che sia necessario introdurne di nuove.

«Quando parliamo di salotto ci riferiamo ad un luogo adatto alle famiglie e a tutti», ha insistito il primo cittadino. Una piazza quindi che merita controlli e qualche miglioramento, affinché sia mantenuto l’elevato livello di gradimento da parte dei cittadini, mentre solo una decina di anni fa era poco frequentata, quasi terra di nessuno, come gran parte del resto del centro storico. Poi una riqualificazione ben riuscita ne ha cambiato la percezione, con l’apertura di diversi esercizi pubblici, che ne hanno decretato il successo. «Il decoro e la pulizia sono concetti fondamentali. Ma facciamo attenzione: la piazza è interamente vincolata. Per esempio, non possono essere sistemati cassonetti carrellati sotto Palazzo d’Usini. Ma il servizio può comunque essere migliorato. E ci stiamo lavorando proprio in questi giorni», ha spiegato l’assessore Fabio Pinna.

«Siamo presenti con una stazione mobile in piazza Castello. In piazza Tola non ci sono problemi di microcriminalità ma solo di convivenza civile», ha aggiunto il comandante della polizia municipale Gianni Serra. Un aiuto importante può arrivare dalle telecamere: dove sono installate cresce del 70 per cento la percentuale di risolvere eventuali situazioni di reato. L’Amministrazione ha intenzione di potenziare il servizio, ma servono finanziamenti e tempi non rapidissimi. Un aiuto in più potrebbe venire dai cittadini. Il riferimento non è solo all’ipotesi di un servizio di vigilanza privata proposto dai commercianti. Un privato potrebbe concedere, attraverso una donazione o il comodato d’uso gratuito, l’utilizzo di altre telecamere. «Ma ciò che più conta è la collaborazione di tutti», ha ribadito il comandante Serra.

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