Palazzo Ducale, la posizione dei ‘monogruppo’

In una nota Italia dei Valori, SEL, Centro Democratico, Partito dei Sardi e UPC prendono atto che Pd e sindaco riconoscono equilibrata un’amministrazione con due loro esponenti in Giunta

 

SalaConsigliocomunale2Sassari. Due assessori per Italia dei Valori, SEL, Centro Democratico, Partito dei Sardi e UPC. «Pd e sindaco riconoscono come sia equilibrata un’amministrazione con due nostri esponenti in Giunta o un assessore e la Presidenza del Consiglio», scrivono in una nota Giampaolo Manunta (IdV), Marco Manca (Sel), Franco Era (Centro Democratico Sardegna), Giancarlo Serra (PdS) e Tonino Falchi (Upc). Di seguito il testo integrale del documento.

Confermata la disponibilità a sostegno del Sindaco, sempre peraltro supportato dai partiti “minori” (di cui ormai non si cita neppure la sigla ma vengono definiti “monogruppo”) e che responsabilmente hanno garantito allo stesso di poter governare per un anno e mezzo (periodo durante i quali le amministrazioni gettano le basi del mandato) ritenendo giusto che chi ha ottenuto l’elezione abbia la possibilità e la garanzia di dimostrare di saper governare, si vuole ricordare che i “monogruppo” rappresentano 5 partiti. Sono solo 5 si fa per dire, come consiglieri ma con rappresentanze regionali e a tutti i livelli di governo. Di fatto costituiscono un gruppo unico anche in Consiglio comunale (il secondo dopo il Pd), hanno sempre mantenuto gli impegni assunti anche sottoscrivendo nero su bianco note stampa e onorato documenti politici consegnati al sindaco, gente di parola di altri tempi come ormai non ne esiste più.

ConsCom22gennaio2014Amministratori seri che quindi rappresentano cinque partiti diversi ma che da tempo agiscono allo stesso modo. Gli stessi in base agli schemi rappresentati nello scacchiere politico comunale per ottenere un secondo assessorato (cosi come proposto nei patti preelettorali, anche dal sindaco in caso che i partiti del CD, SEL, UPC, IDV PDS avessero accettato Ottavio Sanna, comunque rappresentanza politica riconosciuta e certificata come dovuta anche dalle segreterie del Pd anche sulla base del consenso elettorale ottenuto), oggi dovrebbero, visti gli spostamenti che vi sono stati, costituire un gruppo consiliare unico pur restando ovviamente incorporati nei partiti di provenienza. L’aspetto formale sarà sicuramente importante ma i cinque partiti “minori” hanno sempre guardato all’aspetto sostanziale delle questioni all’interno dell’amministrazione senza mai pensare ad artifizi politici per occupare posizioni in Giunta. Non si vuole esprimere alcun giudizio su liste civiche che sono legittime, specie quando vengono costruite con intenti propositivi e non liste civetta. Ma a guardare questo Consiglio comunale si aveva una giunta provvisoria con 9 su 10 posizioni in capo al Pd o ad esso riconducibili attraverso le liste civiche mentre, se una sproporzione ci doveva stare, sarebbe dovuta essere a favore dei partiti che rappresentano i cinque sesti della coalizione di centro sinistra che ha vinto le elezioni.

I partiti “minori”, che anche nella discussione in Consiglio si sono presi la responsabilità di fare un esame obbiettivo e costruttivo dell’attività di governo per dare la disponibilità a promuovere il rilancio dell’azione di governo, hanno evidenziato la necessità di accelerare sulla realizzazione delle opere pubbliche fondamentali, Centro Intermodale, le bonfiche, la Metro di superficie, ultimo parcheggio Saba Italia, residenzialità universitaria, mattatoio, reinvaso bunnari, indirizzo politico per utilizzo e consegna ex Astra ed ex Ma, lo sviluppo del settore programmazione per la realizzazione dei progetti per ottenere nuovi fondi per opere per la prevenzione del rischio idrogeologico, per l’edilizia economica e popolare, per i cantieri lavoro, per i servizi sociali e le famiglie e i bimbi. E poi i regolamenti per il commercio da correggere, i regolamenti per la gestione del patrimonio comunale, la dotazione di pannelli per la produzione di energia degli edifici comunali, il centro storico, le barriere architettoniche. Ma anche il regolamento edilizio, il PAI, le varianti e le modifiche dei centri matrice solo per citarne alcuni. Molto impegno è stato profuso un po’ da tutti gli organi ma occorre che il programma condiviso sia reso operativo nei tempi dovuti e con la modalità concordate o da rivedere dovesse essere necessario modificarle, ma sempre univocamente con la massima condivisione. La responsabilità i partiti minori se la sono sempre assunta e hanno sempre comunicato al sindaco e anche alle altre componenti della coalizione dei partiti minori che sono pronti ad assumersela anche in Giunta con il massimo impegno possibile e con le opportune competenze con unità di intenti e la conferma degli obbiettivi programmati.

Certamente i gruppi di UPC, SEL, CD, IDV e PDS prendono atto che come all’inizio sia il Pd che il sindaco oggi riconoscono come sia equilibrata un’amministrazione con due esponenti in Giunta o un assessore e la Presidenza del Consiglio in rappresentanza dei 5 partiti su 6 che compongono la coalizione e che è anche il secondo gruppo, anche se di fatto e finalmente a breve ci sarà la definizione di questi aspetti. Ma al pari di ciò, si ritiene altrettanto importante riportare ancora una volta l’attenzione e la concentrazione sugli aspetti programmatrici e gli obbiettivi principali del mandato per risolvere i problemi della città di Sassari che è la priorità dell’Italia dei Valori, Unione di Centro, Centro Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Partito dei Sardi. Perché i cittadini sassaresi possano conoscere la nostra posizione, che traspare anche dai nostri interventi visibili nel sito del Comune che riprende le sedute e nelle attività consiliari riferite ai consiglieri, è necessario che i sassaresi abbiano la possibilità di capire meglio ciò che succede in città e la responsabilità anche in relazione agli eventi pregressi e futuri che riguarderanno l’amministrazione.

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