Olio in cattedra, buone pratiche per le scuole di Sassari

Quattro percorsi progettuali per far apprezzare ai giovani una delle eccellenze del territorio

Sassari. L’obiettivo è rendere i più giovani consapevoli dell’importanza dell’olio extravergine di oliva nell’alimentazione di tutti i giorni. Per questo l’Amministrazione comunale sassarese sostiene “Olio in cattedra”, progetto di educazione alimentare promosso dall’Associazione nazionale Città dell’Olio, rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado e agli Istituti Alberghieri e Agrari delle Città dell’Olio. Sassari è Città dell’Olio dal 2021 e promuove sul territorio le buone pratiche messe in campo dall’associazione. Tutti i particolari sono stati presentati mercoledì a Palazzo Ducale dall’assessora alle Politiche educative Laura Useri con la dirigente Giuseppina Soddu, la nutrizionista del Comune Nuccia Coloru e dal consigliere Manuel Alivesi.

Il progetto si articola in quattro percorsi il cui obiettivo è la conoscenza dell’olio extravergine di oliva. Sul sito www.comune.sassari.it è possibile consultare una prima descrizione delle possibili progettualità con i rispettivi regolamenti, indicazioni su come partecipare e le schede da presentare per le adesioni entro il 15 ottobre prossimo. «È un progetto a cui teniamo molto e che siamo certi darà buoni frutti. Più avanti sarà infatti quasi doveroso comunicare il risultato atteso e sperato proprio per condividere l’entità della percezione dell’importanza del lavoro curato nelle scuole – ha detto l’assessora Useri –. In base a questo capiremo se il problema di comportamenti non corretti nella pratica alimentare sono da ricondurre a una errata comunicazione o a una percezione non corretta».

«Occorre fare capire quali sono le proprietà di un extravergine di oliva prodotto nel territorio di Sassari – ha spiegato Manuel Alivesi –. Il progetto punta ad avviare la diffusione della cultura di questa pianta straordinaria e di un prodotto eccezionale. Non dimentichiamo che Sassari possiede la superficie olivetata più grande della Sardegna. La cultivar prevalente è quella bosana, la regina in Sardegna e una delle più apprezzata in Italia». Il progetto dell’Associazione nazionale Città dell’Olio non è una novità per Sassari. «Due anni fa abbiamo partecipato con due istituti scolastici e 230 studenti. Siamo consapevoli che è di fondamentale importanza il ruolo dei dirigenti. Spetta a loro inserire nei programmi didattici, con delibere dei consigli di istituto, le buone pratiche alimentari».

Più del 50 per cento dei bambini usufruisce di un servizio di mensa come la ristorazione scolastica. Questo perché l’attuale stile di vita comporta sempre di più, anche in età pediatrica, la possibilità o la necessità di consumare pasti fuori casa. Per questo per il Comune di Sassari la cura di questo servizio è una priorità e l’Ente vanta tra i suoi dipendenti personale altamente qualificato e dedicato esclusivamente a questo. La ristorazione scolastica svolge un ruolo fondamentale nell’alimentazione del bambino: fornisce in molti casi il pasto principale della giornata e permette il prolungamento delle attività didattiche, ma soprattutto rappresenta un’occasione per fare educazione alimentare, attraverso la proposta di menù, elaborati sulla base delle più recenti evidenze scientifiche in tema di nutrizione, che tengano nella adeguata considerazione i gusti dei bambini, la cultura e la tradizione alimentare.

Infatti, la ristorazione scolastica non deve essere vista esclusivamente come semplice soddisfacimento dei fabbisogni nutrizionali, ma deve essere considerata un importante e continuo momento di educazione e promozione della salute diretto ai bambini coinvolgendo con essi anche docenti e genitori. La scelta delle pietanze rappresenta per i piccoli utenti la possibilità di sperimentare e assaggiare nuovi gusti, spesso poco graditi se consumati in solitudine o nell’ambiente domestico, ma che acquistano nell’ambito di un pasto consumato in compagnia dei propri coetanei una valenza culturale e sociale completamente differente, con il risultato di un impatto educativo di valore tutt’altro che trascurabile.

Una particolare attenzione è stata rivolta al nostro territorio ricco di eccellenze alimentari relativamente alle filiere tra le quali quella dell’olio extra vergine d’oliva, principale e quasi esclusivo grasso di condimento per le pietanze sia crude che cotte distribuite nella mensa scolastica.

In quest’ottica, nelle tabelle merceologiche del capitolato d’appalto, è stato richiesto che il prodotto utilizzato fosse ottenuto in stabilimenti sardi da olive di esclusiva produzione regionale, preferibilmente con filiera tracciata, prodotto durante l’ultima campagna olearia ed “estratto a freddo”.

In considerazione del valore di questo alimento è pertanto importante che gli alunni delle scuole cittadine ne sappiano riconoscere e ne apprezzino le caratteristiche organolettiche e sensoriali anche attraverso i progetti di educazione alimentare specificamente predisposti e che si facciano di conseguenza portatori di buone pratiche all’interno delle proprie famiglie.

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