Nuovo mattatoio di Sassari, lavori completati

Nei prossimi mesi la struttura verrà finalmente attivata. L’Amministrazione comunale sta definendo le modalità di gestione

Sassari. Ancora non è il momento dell’apertura e dell’utilizzo da parte degli operatori del settore, ma stavolta potrebbe davvero essere questione di mesi. Il nuovo mattatoio di Sassari, nella zona industriale di Truncu Reale, è realtà da diversi anni. Ma lungaggini burocratiche e adeguamenti strutturali imposti dalle normative che nel tempo sono state aggiornate non ne hanno finora consentito l’inaugurazione. Mercoledì mattina la Commissione Lavori Pubblici del Consiglio comunale, presieduta da Manuel Alivesi (Noi per Sassari), ha compiuto un sopralluogo, presente l’assessora dei Lavori Pubblici Rosanna Arru, insieme al dirigente del settore e ai tecnici.

«Dopo 25 anni i lavori sono conclusi – ha spiegato l’assessora –. Altra cosa sarà la gestione dell’impianto e su questo l’Amministrazione si sta impegnando a trovare la migliore soluzione possibile che dia garanzie di utilizzo. L’impresa che ha concluso i lavori, come previsto dall’appalto, avrà due mesi di gestione. Il nostro intento è allungare questo periodo in maniera sperimentale per avere dati certi sul settore produttivo. Chiederemo il rispetto dell’economia circolare perché questo è ormai importante: c’è tutto un discorso di benessere animale che 25 anni fa non era allo stato avanzato di oggi. Questo ci permetterà poi di definire una gestione sicura, che serve al settore. Oggi ci sono richieste particolari anche dal mercato, pensiamo alla clientela musulmana o alla diversa dislocazione degli allevamenti sul territorio».

«Si tratta di un’opera molto cara alla nostra Amministrazione, non solo per l’importanza per l’intero territorio ma anche per la sua incredibile gestazione ultra ventennale – ha dichiarato Manuel Alivesi, presidente della commissione –. Siamo di fronte alla regina di tutte le incompiute, tra le opere in corso a Sassari. Oggi però siamo alle battute finali dopo un deciso avvio da parte della nostra Amministrazione che ha dato concreto impulso a tutti gli atti necessari per il suo completamento». Dopo l’ultima conferenza dei servizi dello scorso 22 luglio tutti gli enti intervenuti, l’impresa Cogemat, il Comune e il Consorzio Industriale hanno dato esito positivo e il via libera all’impianto con la sola eccezione dell’Ats, di cui ancora si attende il nulla osta.
Con decisione sollecitiamo ancora una volta l’Ats affinché provveda a rilasciare il parere richiesto», ha ribadito Alivesi.

Le opere sono formalmente concluse. L’impresa che ha costruito la struttura ha presentato la richiesta per il cosiddetto “bollino” al termine della conferenza dei servizi, che dovrebbe essere definito entro alcune settimane. Dopo l’estate, una volta ottenuto il nullaosta dell’Ats, dovrebbe esserci l’avvio dell’attività. Resta da definire solo l’iter per la migliore gestione definitiva.

L’edificio risale agli anni ’90. Inizialmente erano stati realizzati anche i locali per la linea di macellazione per gli struzzi, ma, in corso d’opera, vista la scarsa disponibilità nel mercato locale, la linea non fu realizzata. Tutte le lavorazioni sono state previste al piano terra, mentre al primo piano, accessibile mediante due scale e un ascensore, sono stati ubicati gli uffici e gli spogliatoi delle maestranze addette alla macellazione con relativi servizi e accessi separati per garantire il rispetto delle norme igienico sanitarie.

Il primo intervento è del 2000, con la realizzazione delle linee di macellazione. Poi il primo appalto integrato, datato 2006, per un importo di quasi due milioni di euro (1.980.000) da fondi della Regione, comprendente la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori. Il progetto definitivo non prevedeva la realizzazione degli impianti tecnologici necessari per la messa in esercizio dell’impianto di macellazione, in particolare la centrale termica, la centrale di produzione dell’aria compressa, la centrale idrica, la centrale di lavaggio a pressione, le attrezzature di macellazione indispensabili per il funzionamento del mattatoio, il gruppo elettrogeno, l’ascensore e i lavori di sistemazione esterna, quali la pavimentazione dei piazzali ed il completamento della recinzione dell’area. Il progetto, inoltre, non prevedeva le opere edili di completamento, in particolare la pavimentazione delle vasche di raccolta sangue e dei locali tecnologici, né prevedeva la realizzazione delle reti fognarie di collegamento della fognatura nera e del collettore delle acque meteoriche alla rete fognaria dell’Asi. Nel novembre del 2009 venne certificata la consegna dei lavori. In quell’occasione si constatò che alcuni giorni prima qualcuno era entrato nell’edificio, distruggendo in parte l’impianto elettrico esistente, portando via cavi in rame, interruttori e prese, danneggiando alcuni metri di canalette già installate, quadri elettrici di settore, porte interne e bagni. Nel 2012 fu affidato l’incarico per la redazione del progetto preliminare per il completamento delle opere necessarie per la messa in esercizio del mattatoio.

https://www.sardies.it/nuovo-mattatoio-manca-un-ultimo-tassello/?fbclid=IwAR3csJ4VPO_wJokDZa7la70NyRysOK15JOU2z8Iq_zCFvPNF38-iDwNRAB4

Del 2015 invece è l’affidamento per due milioni e 212 mila euro, sempre da fondi della Regione, all’impresa Cogemat dell’appalto integrato oggetto dell’intervento eseguito dal 2018 e completato nel gennaio del 2021.

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