Negli Statuti sassaresi le radici della città

A Palazzo di Città un convegno di studi sui codici che rappresentano gli ordinamenti della Sassari medievale. Sabato ultima giornata

 

 

StatutiConvegnoSassari. Gli Statuti Sassaresi non sono solo una raccolta normativa. Raccontano anche lo spirito della città, le radici di Sassari. Il Teatro Civico ospita per tre giorni un convegno dedicato alla corpus mediovale delle legge che regolavano le istituzioni ma anche la vita quotidiana dei cittadini. Storici e importanti studiosi ricostruiranno momenti e sveleranno aspetti di un passato in parte dimenticato e colpevolmente trascurato. Eppure gli Statuti Sassaresi sono una testimonanza fondamentale di un medioevo che vedeva la città proporsi come unico libero comune dell’Isola, legato a Pisa e a Genova. Giovedì pomeriggio il convegno di studi su “i settecento anni degli statuti sassaresi” si è aperto con il saluto del sindaco Nicola Sanna: «L’obiettivo fondamentale è trasmettere ai giovani, la consapevolezza che la città nella quale vivono e studiano ha profonde radici in quella che è stata la trasformazione presente nell’Italia del Trecento e che ha aperto la strada al Rinascimento. Una città che sa comunque stare all’interno dei processi storici, anche se diversi e particolari rispetto a quelli che hanno interessato i ducati della penisola o la situazione internazionale».

Statutipres2Fino a sabato pomeriggio si alterneranno al tavolo dei relatori, storici delle Università di Sassari, Cagliari, Genova, Parma, Firenze e Perugia. Il convegno rappresenta l’occasione per una riflessione sull’intera storia della città e sulla sua radicata identità urbana. Sono passati 30 anni dall’ultimo grande appuntamento scientifico curato allora da Antonello Mattone e Marco Tangheroni ed era ormai diventato necessario fare il punto sugli studi dedicati agli Statuti Sassaresi, che quest’anno hanno compiuto 700 anni. Non casuale neanche il luogo che ospita i lavori del convegno, il Palazzo di Città, dove nel medioevo nacque l’istituzione rappresentativa delle corporazioni, di chi animava e gestiva Sassari.

Giovedì, dopo il sindaco Sanna e l’assessore alla Cultura Raffaella Sau, sono intervenuti il professore Antonello Mattone, che ha ricordato l’importanza del documento che rappresenta una tappa importante della storia di Sassari, Marco Milanese, direttore del Dipartimento di storia e Angela Mameli per la Fondazione di Sardegna. Al tavolo dei relatori anche lo storico del diritto Luigi Berlinguer. L’attrice Clara Farina ha letto il giuramento del podestà tratto proprio dagli Statuti.

Gli appuntamenti per le celebrazioni degli Statuti sassaresi proseguiranno sino a gennaio 2017 quando, nei giorni 20, 21 e 22, è prevista la rappresentazione de “La Pisana”, un’opera inedita scritta da Cosimo Filigheddu e portata sul palco dalla compagnia Teatro Sassari proprio a Palazzo di Città.

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