Massimo Zedda a Sassari: «Raccontiamo la Sardegna del futuro»

L’auditorium di via Monte Grappa ha accolto il candidato presidente della Regione per la coalizione di centrosinistra. Applausi e pubblico delle grandi occasioni

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Massimo Zedda

Sassari. Una prima tappa che fa capire che l’impresa che solo pochi mesi sembrava impossibile è invece a portata di mano. Massimo Zedda, mercoledì sera nell’auditorium di via Monte Grappa, ha confermato che non è solo un’impressione da sondaggi la sua rimonta nei confronti del centrodestra. Pubblico delle grandi occasioni, non solo militanti e simpatizzanti. «Vi ringrazio per la vostra partecipazione. A Sassari ritorno con piacere anche perché qui è nato mio padre», le prime parole del primo cittadino di Cagliari, subito dopo l’introduzione di Emiliano Deiana, presidente dell’Anci Sardegna e sindaco di Bortigiadas.

MassimoZedda2«Non dobbiamo concentrarci sul passato ma dobbiamo raccontare il futuro». Una presa di distanza dalla Giunta Pigliaru allora? Sicuramente da questa Regione, organizzata ancora secondo criteri da anni ’70 e non più al passo con i tempi. «Occorre ripensare la macchina amministrativa regionale, che va riorganizzata superando la legge 1 del 1977, concepita quando io avevo un anno e che cristallizza gli assessorati. E occorre ripristinare le province, perché non si può pensare di avere il commissario a vita. Tra l’altro, oggi è un pellegrinaggio continuo di sindaci a Cagliari. La Regione invece deve delegare risorse e competenze e rimanere un ente che programma». Oggi è distante, per tutti. «Anche per il Comune di Cagliari. Eppure ci separano poche centinaia di metri».

Frecciate continue al candidato del centrodestra Christian Solinas. «Quello che loro non dicono è che hanno già governato la Sardegna. Era assessore dei Trasporti di Cappellacci, Solinas era quello della Saremar, della flotta sarda, ricordate?, con il capitano Kirk alla guida!».

MassimoZedda3Tre le idee per il territorio sassarese: un progetto per lo sviluppo di Platamona, in rete con gli altri comuni della costa, il parco urbano nella valle del Rosello, facilmente raggiungibile da tutti i quartieri e il coinvolgimento delle istituzioni bancarie sarde, che hanno sede proprio a Sassari, per la creazione di un importante museo di arte contemporanea, con la partecipazione dei privati con le loro collezioni.

Infine, un appello alla coalizione. «Quella che vogliamo raccontare noi è un’altra Sardegna, che ha lo sguardo verso il 2030 e il 2050. Una Sardegna migliore, di relazione umane. Dobbiamo parlare a quel 58 per cento di indecisi che andranno a votare ma che ancora non hanno scelto e che hanno uno sguardo rivolto verso di noi». (lufo)

L’intervista  a Massimo Zedda sulla riforma della Regione e sulla rivisitazione dell’assistenza sanitaria

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