“L’Elisir d’amore” inaugura l’anno accademico del Conservatorio di Sassari

Per la prima volta un’opera in versione completa al tradizionale evento di apertura. Una bella esecuzione con gli studenti dell’istituzione musicale

Il momento della consegna del riconoscimento per Luigi Berlinguer, ritirato dal fratello Franco

Sassari. Per la prima volta il Conservatorio di Sassari propone un’opera completa, con cantanti, orchestra e allestimento scenico. Ma è anche la prima volta che un conservatorio italiano cura un’opera lirica in forma pienamente scenica in teatro. E il pubblico sassarese, domenica pomeriggio, non poteva che rispondere con entusiasmo, premiando tanto lavoro, per una edizione dell’“Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti che rappresenta davvero un unicum. L’evento costituiva infatti l’apertura di anno accademico del Conservatorio “Luigi Canepa”. «Facciamo in modo che il maggiore impegno per garantire il buon funzionamento dell’istituzione sia non solo un dovere nostro e di coloro che collaborano alla gestione ma costituisca soprattutto la risposta alla società che ci chiede di dare conto del merito scolastico e accademico – ha detto in apertura il presidente del “Canepa”, l’avvocato Ivano Iai, sottolineando l’importanza della musica e del sostegno agli allievi da intendere come «articolazione sociale del nostro migliore futuro».

Poco prima, la cerimonia era iniziata con il rimando all’incipit del primo capolavoro della storia del melodramma in musica, “L’Orfeo” di Claudio Monteverdi. Due trombe e un tamburo (nell’originale del 1607 trombe naturali più un tamburo), aprono nell’opera la Toccata strumentale, che precede l’entrata della Musica, che rappresenta lo “spirito della musica”. Una citazione eseguita da Diego Aresu, Andrea Gareddu e Nicola Masala.

Il presidente Iai e il direttore Meloni

Dopo la lettura del messaggio della ministra dell’Università Anna Maria Bernini e il saluto del presidente Iai, il direttore del Conservatorio, il maestro Mariano Meloni, ha spiegato la genesi del progetto “Elisir d’amore”. In realtà, si era pensato di inaugurare l’anno accademico con una versione in pocket opera, da poter poi esportare in altri contesti, ma poi i programmi avevano subito uno stop per la pandemia. «Il progetto Elisir è stato poi ripreso, ampliato e ripensato. Per la prima volta il Conservatorio cura un’opera lirica completa – ha ribadito con soddisfazione il maestro Meloni –. Abbiamo scelto l’Elisir perché si presta a essere studiato da studenti trattandosi di un’opera didattica». Un ringraziamento particolare è stato rivolto ai docenti Lentini, Migoni, Mura, Mele, Chessa, alle alunne del Liceo Classico e Coreutico “Azuni”, al direttore e maestro concertatore Andrea Certa e al regista Giovanni Scandella. Ma a breve riprenderà l’intera programmazione del Conservatorio, con tanti eventi. Già l’8 febbraio torneranno nella Sala Sassu i concerti aperti al pubblico del “Mercoledì del Conservatorio”, il cui programma sarà diffuso anche attraverso i nuovi canali social Facebook e Instagram. La presidente della Consulta degli studenti, Eleonora Pili, ha poi sottolineato l’importanza del ritorno alla normalità post-pandemica, «anche per averci reso più consapevoli di quanto sia importante il confronto costante per la crescita musicale e umana». È inoltre intervenuto il presidente del Consiglio regionale Michele Pais.

La cerimonia, presentata dalla giornalista di Videolina Maria Grazia Ledda, si è conclusa con la consegna di un riconoscimento. La speciale commissione presieduta dal prefetto Paola Dessì e che comprendeva sei componenti del consiglio accademico del “Canepa” ha assegnato il premio “Una sinfonia per…”, giunto alla terza edizione, all’ex ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer, sassarese, «per il suo impegno affinché la musica ottenesse spazio e risorse adeguate nel sistema educativo del nostro Paese». La pergamena è stata ritirata da Franco Berlinguer, che ha voluto ricordare che il fratello Luigi in gioventù aveva preso lezioni di pianoforte dalla zia Marialisa de Carolis, a cui è intitolato l’Ente Concerti cittadino.

Federico Lepre (Nemorino) e Chiara Cabras (Adina)

“L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti. Spazio poi alla musica, con l’attesa ben ripagata da una buona versione dell’“L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, melodramma giocoso, uno dei capolavori del repertorio belcantistico. Il direttore Andrea Certa ha condotto un’orchestra di 44 elementi, quasi tutti allievi del “Canepa”, per una prestazione che ha soddisfatto il pubblico, che ha applaudito a più riprese gli interpreti: Chiara Cabras (Adina), Federico Lepre (Nemorino), che ha eseguito con passione “Una furtiva lagrima”, Marco Solinas, un ottimo Dulcamara, Dario Sogos (Belcore) e Carlotta Doppiu (Giannetta), sostituita nell’anteprima giovani di sabato mattina da Laura Lambroni, direttrice del Coro Polifonico Turritano che domenica ha eseguito le parti corali. Sul palcoscenico anche dieci studentesse del Liceo Classico e Coreutico “Azuni” che hanno partecipato come mimi e figuranti. Buona la regia di Giovanni Scandella, autore anche delle scene, mentre i costumi erano di Carla Galleri. Alla fine grandi applausi per tutti, con l’orchestra che eccezionalmente è salita sul palcoscenico per ricevere l’ovazione conclusiva.

Luca Foddai

(foto di Elisa Casula)

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