La Dinamo tutto cuore batte Scafati

I sassaresi battono 79-76 la Givova degli ex per una vittoria che da morale e speranze. 20 punti per Gombauld, grande prestazione di Kruslin che mette la museruola a Logan

Una Dinamo dal grande cuore combatte per 40 minuti e alla fine ha la meglio per 79-76 sulla Givova Scafati scrollandosi di dosso un gran peso e riprendendo morale e fiducia nel futuro ma soprattutto nel proprio lavoro. Una vittoria costruita sulla difesa, intensa e caparbia dall’inizio alla fine. A questo proposito una nota di merito particolare la merita Kruslin che, oltre ad aver realizzato 13 punti, ha letteralmente messo la museruola al temuto ex David Logan. Tra i singoli benissimo anche Gombauld tornato su livelli altissimi ma anche Charalampopoulos (16 punti) e Gentile.

Partita importante per la Dinamo quella che va in scena al PalaSerradimigni. I sassaresi navigano in acque agitate e sono alla disperata ricerca di punti per muovere una classifica deficitaria. Non c’è Whittaker ma la sua assenza è legata esclusivamente alla febbre alta che lo ha colpito ancora una volta a prescindere dal fatto che quella con Scafati sarebbe potuta essere la sua ultima apparizione in maglia biancoblù. La formazione campana vanta il miglior attacco del torneo e giocatori di livello assoluto come gli indimenticati ex Robinson e Logan, il ritrovato Alessandro Gentile, il miglior tiratore da tre del campionato Riccardo Rossato e un mezzo lungo di grande incisività come Pinkins. A guidare Scafati dalla panchina non c’è coach Sacripanti a causa di una colica renale avuta nelle ore antecedenti la partita che lo ha costretto prima ad un passaggio in ospedale e poi al riposo forzato nella sua stanza d’albergo.

L’ex Robinson firma i primi sei punti dei suoi. Nei primi minuti si sbaglia molto, il Banco è teso e si nota, Tyree è chiamato a portare spesso palla, ma non è a suo agio in quel ruolo e ferma troppo il gioco. Dopo 4 minuti il Banco è sotto di tre (6-9).  Volontà e atteggiamento sono comunque quelli giusti per la Dinamo che, difende e prova a intimidire sotto i tabelloni con Gombauld (2 stoppate nei primi 6 minuti). Nel finale del quarto Ale Gentile e Pinkins mettono la firma sul mini allungo campano per il 14-21 con il quale vanno in archivio i primi dieci minuti. Otto sono finora i punti per Pinkins, 6 per Robinson e nella Dinamo 5 per Treier.

Qualche fischio degli arbitri lascia più di un dubbio e penalizza i sassaresi, la Givova ne approfitta e allunga (18-27) costringendo Bucchi al time out a 6.44 dall’intervallo lungo. Gombauld viene pescato un paio di volte nel cuore del pitturato e trova due schiacciate che danno fiducia, ma l’ex Logan punisce dall’arco (24-30). Il pubblico prova a dare una mano ai biancoblù e quando Kruslin in penetrazione trova il canestro del -4 (26-30) per il coach ospite è il momento di chiedere un minuto di sospensione. Cappelletti segna dalla lunetta, Tyree fallisce la bomba del sorpasso, ma sulla palla recuperata in difesa, Sassari corona l’inseguimento con l’ottavo punto di Gombauld (30-30) e coach Ciarpella, non contento che, un altro time out. Due liberi di Tyree consentono al Banco di chiudere con la testa avanti la prima frazione sul 35-33. L’unico giocatore in doppia cifra della serata è Stephane Gombauld a quota 10 punti. Per il francese ci sono anche 7 rimbalzi, 2 schiacciate e 4 stoppate.

Scafati riprende con buona intensità difensiva e le due squadre si sorpassano e contro sorpassano. Chara da tre firma il +4 (42-38 al 25°), mentre McKinnie commette il suo terzo fallo. Gentile con 5 punti consecutivi rimette la freccia per Scafati che poi allunga con Nunge (42-45) per un parziale di 0-7 subito dai sassaresi che fa male e costringe alla sospensione coach Bucchi. La difesa ospite sale di tono e Sassari fa molta fatica. Nunge infila un’altra tripla mentre Rossato ruba palla e segna da solo il 42-50, mentre Strelnieks da sotto realizza il 52 esimo punto campano. Il parziale aperto per Scafati è di 10-0 e anche il pubblico si spazientisce (42-52 al 28°). Lo chiude Tyree. Serve una scossa e la tripla di Kruslin  e il contropiede di Gentile la danno (49-53). Il time out ora è per gli ospiti. Sassari ritrova verve anche in difesa e l’ennesima tripla di Krule la riapre completamente (52-53). Gombauld intanto continua ad oscurare tutto nella metà campo difensiva rifilando un’altra terribile stoppata. Kruslin per il nuovo sorpasso (54-53). Gli arbitri salgono ancora una volta in cattedra fischiando un fallo tecnico alla panchina sassarese quantomeno esagerato. Il terzo periodo finisce in perfetta parità sul 54-54. Sono 8 i punti segnati da Kruslin nel quarto.

La bomba di Strelnieks dopo una buona difesa del Banco apre le danze nell’ultimo periodo. Nunge ancora dall’arco e Rivers allungano (56-64) e per la Dinamo è di nuovo tutto da rifare. Intanto Kruslin fa un grande lavoro difensivo su Logan. Il cuore del Banco oggi c’è, la pareggia Chara con un lob (64-64) a 5.17 e Gentile mette la freccia con 5 punti di fila (69-64) per un micidiale parziale di 13-0 dei biancoblù, quando mancano 4 minuti alla sirena. Charalampopoulos infila una tripla capitale che porta Sassari sul+8 (72-64). Sul capovolgimento di fronte Scafati commette fallo in attacco e la Dinamo recupera una palla che però poi riperde. La bomba di Rossato arriva provvidenziale per gli ospiti (72-67) perchè li tiene li. Gombauld commette fallo in attacco, la Givova ha il possesso ma Rossato non lo concretizza. Sbaglia anche Tyree, non Rivers che la infila dall’angolo (72-70 a 1.30). Il Gentile biancoblù con grande caparbietà recupera un pallone che consente il canestro da tre di Kruslin; Rivers sbaglia, mancano 41 secondi e la Dinamo rimette da fondo campo sul 75-70. Gombauld è distratto sull’assist di Chara, Scafati recupera palla e realizza ancora una volta un tiro pesante con Pinkins che, riapre i giochi a 9 secondi e 4 decimi dalla sirena (75-73. Bucchi vuole il time out per organizzare l’attacco. La difesa commette fallo su Gombauld che va in lunetta con 6 secondi e 5 decimi sul cronometro ed è glaciale: fa 2/2 e il minuto ora è chiamato dagli ospiti che, vedono la partita scivolare via. I gialloblù però non muoiono, Strelnieks infatti centra il bersaglio dai 6.75 (77-76 a 2 secondi e 1 decimo). E’ un finale vietato ai deboli di cuore. C’è il fallo sulla rimessa che manda Tyree in lunetta. L’americano fa 2/2, Robinson non trova la preghiera allo scadere. Vince il Banco 79-76.

Dinamo Banco di Sardegna – Givova Scafati 79-76

Progressione quarti: 14-21 / 35-33 / 54-54 /

Arbitri: Mazzoni, Quarta, Catani

Dinamo Banco di Sardegna: Cappelletti 1, Pisano, Treier 7, Pittirra, Tyree 10, Kruslin 13, Raspino, Gandini, Gentile 9, Gombauld 20, McKinnie, Charalampopoulos 16. All. Bucchi

Givova: Sangiovanni, Gentile 9, Mouaha, Pinkins 13, De Laurentiis, Rossato 10, Logan 4, Robinson 7, Rivers 7, Nunge 15, Pini, Strelnieks 11. All. Ciarpella

 

I commenti in sala stampa:

Piero Bucchi: « Bravi i ragazzi sempre con la testa dentro la partita, la squadra ha combattuto è andata sotto due volte di dieci punti ed è riuscita a rientrare. Ci conforta, i ragazzi si sono compattati nonostante le assenze. Tutti hanno dato un grosso contributo, partita bella contro il miglior attacco del campionato che segnava 90 punti di media e oggi ne ha fatti 76. L’abbiam vinta in difesa. Son contento per i ragazzi che hanno dato una grande risposta, ci tengono, nessuno è un menefreghista. La vittoria ci da fiducia, bene così. Non mi piace parlare dei singoli ma il tuffo di Gentile a 1.09 dalla fine e la palla recuperata con caparbietà è la fotografia di questa partita. Dobbiamo ripartire da questo, è un primo passo verso quello che vogliamo essere almeno in difesa. Gombauld? contento per lui perchè è un ragazzo d’oro. Oggi è tornato ai livelli di Trento e Ludwigsburg, ha fatto una partita sontuosa segnando anche due tiri liberi pesantissimi alla fine che hanno dato tranquillità alla squadra. Ritiro? non torniamo a Nuoro i ragazzi hanno risposto bene, quindi restiamo a casa ».

Stephane Gombauld: « Era una partita importante per noi, volevamo avere un approccio diverso e lo abbiamo dimostrato ci abbiamo sempre creduto, abbiamo difeso e tenuto di squadra. Questa vittoria per noi è ossigeno puro. La mia prestazione? a me interessa il risultato di squadra a prescindere dai minuti. Il ritiro è stato un messaggio della società, è una grande famiglia, il messaggio era quello di essere più concentrati e determinati e ci è servito. La chiave come giocatore è avere intensità, essere intenso e duro, si parte da qui ».

 

Aldo Gallizzi

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