La Brigata Sassari ha celebrato la festa di Corpo e delle Bandiere di Guerra

Sono passati 101 anni dalla battaglia dei Tre Monti, importante vittoria dell’esercito italiano che vide i Dimonios indiscussi protagonisti

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Sassari. Il 28 gennaio ricorre il 101° anniversario della battaglia dei Tre Monti, importante vittoria dell’esercito italiano che vide visto come indiscussa protagonista la Brigata Sassari e che ha costituito l’inizio alla riscossa degli Italiani dopo la disfatta di Caporetto. Ancora oggi, in questa data, si celebra la festa di Corpo e delle Bandiere di Guerra del 151° e del 152°, reggimenti storici della leggendaria unità. Nel corso della mattina, nella Caserma Gonzaga a Sassari, sede del 152° Reggimento, è stata rinnovata la cerimonia, con la quale è stato risalto all’evento della Grande Guerra, anche per ricordare la memoria di quei giovani soldati sardi.

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Il saluto del colonnello Giuseppe Levato

«Un legame fortissimo lega i “sassarini” delle origini combattenti sul Carso e sull’Altipiano di Asiago con quelli di oggi, impiegati nelle missioni di soccorso nei casi di pubbliche calamità o di supporto alla pace nelle operazioni all’estero. Va ricercato nell’essenza dei valori della Sardegna, come l’orgoglio di essere presenti nelle circostanze in cui il dovere chiama e impone di non voltarsi dall’altra parte», ha detto il vicecomandante della Brigata Sassari, il colonnello Giuseppe Levato. Il comandante della gloriosa unità, il generale Andrea Di Stasio, dallo scorso 15 gennaio è a Roma alla guida del Raggruppamento Lazio-Abruzzo nell’ambito dell’operazione “Strade sicure”, circa 2.000 militari, mille i “sassarini”, con il compito di garantire la sicurezza di circa 180 siti sensibili, presenti in maggioranza nella capitale. Erano presenti le massime autorità del territorio, dal prefetto Giuseppe Marani al sindaco Nicola Sanna e alla presidente del Consiglio comunale Esmeralda Ughi. L’arcivescovo monsignor Gian Franco Saba ha benedetto una corona d’alloro deposta sul monumento ai caduti nel piazzale della caserma.

Il sindaco e il prefetto hanno consegnato due medaglie commemorative, una al più anziano dei graduati del 152° Reggimento, quale simbolico passaggio di consegna dei valori che hanno animato l’operato dei caduti e quale segno di continuità con il passato, l’altra ad Antonio Piredda, presidente della Federazione provinciale dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, sodalizio formato originariamente dai reduci del Primo Conflitto Mondiale, come ente morale che compie quest’anno un secolo di vita e che si impegna nella testimonianza della memoria dei fratelli caduti in guerra.

Sono infatti 354 i caduti e i dispersi sassaresi in Friuli Venezia Giulia durante la Grande Guerra. Soldati semplici, brigadieri, tenenti, sergenti nati a Sassari tra il 1891 e il 1900. Il loro valore in battaglia è stato riconosciuto in più di un’occasione, tanto che molti di loro sono già stati premiati con medaglie di bronzo, d’argento e d’oro. Un ulteriore riconoscimento sarà consegnato in marzo ai parenti dei caduti grazie all’evento “Albo d’oro”, patrocinato dal Ministero della Difesa e promosso dall’Associazione nazionale combattenti e reduci, durante il quale il sindaco di Sassari consegnerà le medaglie premio a tutti i discendenti dei caduti che abbiano fatto apposita richiesta al Comune. Nella home page del sito www.comune.sassari.it è possibile prendere visione dell’elenco dei 354 caduti e scaricare il modello di dichiarazione per il ritiro delle medaglie. (lufo)

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