Italia Attiva sulla pista ciclabile a Sassari: «Una priorità eliminarla»

Per il coordinatore cittadino Alessio Paganini «con via Diaz si è toccato il fondo: l’assessore Piu si dimetta»

 

PistaViaDiazSassari. «Prima viale Dante, poi via Alghero con l’eliminazione drastica dei posteggi a spina di pesce, ora via Diaz con la riduzione al minimo della carreggiata e i parcheggi che scompaiono: i disagi e gli errori sono ormai troppi per una pista ciclabile che già nell’immediato ha fatto inferocire i sassaresi, oggi esausti da una città che è diventata un cantiere tra mille problemi, mentre le biciclette non si vedono da nessuna parte». Con queste parole il coordinatore cittadino di Italia Attiva Sardegna, Alessio Paganini, stila un quadro desolante degli sviluppi sulla pista ciclabile che sta facendo scatenare mille polemiche.

«Nonostante le denunce dell’opposizione e di parte della maggioranza in seno al Consiglio comunale e le proteste di tanti cittadini – dice Paganini – il sindaco Nicola Sanna e l’assessore alla Mobilità Antonio Piu continuano a negare l’evidenza, andando dritti sulla propria strada e infischiandosene del parere dei cittadini».

Già da subito, fanno notare i vertici di Ias, gli abitanti di via Diaz avevano espresso il loro disappunto sull’eliminazione dei posteggi, sacrificati per il circuito ciclabile. Ora però, vedono ridursi drasticamente anche lo spazio percorribile dalle auto, con notevoli disagi per i mezzi di soccorso e quelli della nettezza urbana.

Da diverse settimane Italia Attiva aveva denunciato l’eliminazione di un gran numero di stalli in via Alghero (poco distante da via Diaz) dove il Comune, dopo aver rifatto il manto stradale, aveva pensato di disegnare i posteggi non più a spina di pesce ma orizzontali al cordolo del marciapiede, dimezzandone il numero. La giustificazione è stata la seguente: la via è sempre stata molto pericolosa proprio per la ridotta larghezza della carreggiata, ora finalmente per l’Amministrazione comunale è diventata sicura.

Ma se per via Alghero il criterio è questo, per via Diaz invece si è usato un principio diametralmente opposto, riducendo drasticamente la carreggiata. Evidentemente quest’attenzione alla sicurezza non serve? Si chiede Paganini: «Miracolo della pista ciclabile, che permette di utilizzare due pesi e due misure pur di giustificare un progetto nato male e finito (si fa per dire) anche peggio». In viale Italia la situazione non cambia, anzi, forse la pericolosità della via, visto il traffico, è anche superiore.

Per il coordinamento cittadino di Italia Attiva è giunto il momento che cada qualche testa: non è possibile fare errori così gravi e perseverare nel farli, anzi difenderli, non tenendo conto dei cittadini, che sono i soliti a farne le spese, subendo impotenti le scelte errate di una Giunta comunale distante anni luce dai veri problemi della città e dei suoi abitanti.

La richiesta di Italia Attiva: «Dimissioni dell’assessore Piu e stop ai lavori della ciclabile. Se questi devono essere per forza portati avanti, si faccia ma non nel centro cittadino».

Secondo i vertici del partito, che a livello regionale è guidato da Tore Piana, Sassari ha altre priorità che probabilmente il sindaco e i suoi assessori non vedono, o non vogliono vedere: «Di sicuro ne hanno aggiunto un’altra. Quella dell’eliminazione della pista ciclabile dalle vie del centro, cosa ormai indispensabile per liberare i sassaresi da tutti i disagi che il suo percorso crea e a creato nella sua realizzazione. Paghi chi è responsabile, anche se purtroppo come sempre, il conto economico e a carico dei contribuenti».

La decisione di chiedere le dimissioni dell’assessore Piu, per poi passare quanto prima a nuove elezioni, arriva dopo l’incontro urgente tenuto dal direttivo Ias nella serata di lunedì in seguito alle dimissioni del vicesindaco Gianni Carbini.

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