Il sindaco Campus: «Sulla metrotranvia dal 2016 non è stato fatto niente»

«Dobbiamo confrontarci con l’Arst per uscire da questa impasse. Ho sollecitato un consiglio comunale aperto per novembre per fare il punto con tutti»

Sassari. «Ci troviamo nella necessità di doverci confrontare con l’Arst per uscire da questa impasse. Dal 2016, quando vennero assegnati i 36 milioni di euro del Patto per la Sardegna, a oggi di fatto non è stato fatto assolutamente niente, non esiste nulla se non un tracciato rimasto solo sulla carta. E con l’Arst che riconosce di non avere nessun progetto da mandare a gara. La situazione è indubbiamente preoccupante». È quanto ha spiegato il sindaco di Sassari Nanni Campus che martedì pomeriggio ha riferito al Consiglio comunale a che punto è l’iter per la realizzazione del II e del III lotto della metropolitana di superficie, che dovrà portare Sirio fino al quartiere di Li Punti. L’occasione è costituita da due punti all’ordine del giorno presentati dal centrosinistra: una è l’interpellanza del Pd, illustrata dal capogruppo Giuseppe Masala, l’altra la mozione di Lello Panu, consigliere di Italia in Comune.

«Il Comitato Metrotranvia propone un tracciato ancora alternativo che avrebbe bisogno di passaggi ulteriori da un punto di vista urbanistico. Dobbiamo però darci una direzione comune. Dopo l’incontro del 15 ottobre scorso con l’assessore regionale Todde, il direttore generale dell’Assessorato Massidda e i vertici dell’Arst, ci siamo dati la scadenza dei primi di novembre per convocare non un’istruttoria pubblica, di cui non ho mai parlato, ma un Consiglio comunale aperto alla partecipazione di Arst, Comitato, Atp e comitati di quartiere, perché gli attori possano presentare osservazioni, progetti e controprogetti. Questo Consiglio è dopotutto l’organo deputato a decidere. E questo è il percorso che noi abbiamo delineato», ha spiegato il sindaco.

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L’intervento del sindaco Nanni Campus

«Anche oggi – ha proseguito Campus – abbiamo sollecitato una risposta all’Arst sui tempi per venire qui per poter confrontarci su prospettive e possibili alternative per conoscere, anche dal loro punto di vista, difficoltà e tempi. Siamo fermi da tre anni. Se poi pensiamo che abbiamo realizzato solo pochi km, nata quando io ero sindaco, mentre Cagliari ha sviluppato tutta una rete di metrotranvie… Del resto occorre rendere realmente efficace quello che fino ad oggi per la città è stato un danno, un sacrificio di strade e di traffico». Ma i sassaresi amano Sirio? «Come è giusto che sia ricevo critiche, sollecitazioni e quant’altro sui diversi temi. Da quanti mesi la metropolitana non arriva all’Emiciclo? Ebbene, finora non ho ricevuto nessuna lettera che mi dicesse: ci hai tolto un servizio essenziale». Il primo cittadino ha anche ricordato quanto si trovò ad affrontare appena eletto sindaco nel suo primo mandato. «Nel 2000 divento sindaco e mi scontro con la metro, che secondo il primo progetto doveva passare in corso Vico e devastare gli alberi dedicati ai caduti e il basolato storico. Dall’altra parte Sirio avrebbe dovuto attraversare viale Dante fino all’Acquedotto. In qualche maniera quel tracciato si fermò, fu rivisto e si salvò il salvabile. Il secondo lotto fu portato verso Santa Maria di Pisa. Ritengo però che oggi l’ipotesi giusta e logica sia quella di arrivare a uno dei quartieri più popolosi e lontani, Li Punti e poi Ottava».

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L’intervento del consigliere Panu

Ma adesso cosa si fa? «Nessuno ha sposato nessun progetto. L’unica cosa che abbiamo sposato è che l’opera debba essere realizzata – ha detto ancora Campus –. Al di là dell’aspetto prioritario di raggiungere Li Punti occorre collegare Ottava alla città. Però il primo percorso previsto, che modifica quello concepito nel 2004, marginalizza le abitazioni. Quello che non è marginale è che se noi non spendiamo questi soldi in tempo utile tutto il resto è fuffa, è sogno». Non solo. «L’idea è di arrivare all’aeroporto o a Sorso, che è parte del nostro territorio di area vasta, avere un collegamento veloce con Alghero, è prioritario ma passa attraverso questo step. Cagliari ci ha dimostrato che più presto spendi più soldi avrai. E per noi questi soldi non esistono, ce li dovremo conquistare con le unghie e con i denti, dimostrando di saper spendere quelli che abbiamo da venti anni. Questo Consiglio ha la responsabilità nei confronti della città, come dice giustamente il consigliere Andria. Motivo per cui ho chiesto all’Arst di rendersi disponibile a venire a spiegare al Consiglio limiti e vantaggi di tutti i progetti che sono in campo di modo che per il Consiglio sarà possibile decidere quello che è realizzabile, per non perdere questi finanziamenti. Ci stiamo assumendo la responsabilità di sviluppo di tutto il territorio tramite la rete metropolitana».

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L’intervento di Giuseppe Masala

«L’interpellanza è estremamente puntuale nel ricostruire tutti i passaggi», ha detto Nanni Campus rivolgendosi a Giuseppe Masala. «È assolutamente vero che questo Consiglio ha approvato una variante urbanistica per rendere superfluo, e lo è anche per me, il secondo sovrappasso, che è molto più di un ponte, 500 metri che scavalcano la linea ferroviaria e la 131 per approdare a Predda Niedda. Giustissimo inoltre dire che l’Arst si era impegnata a fare un valutazione di fattibilità tecnica su alternative progettuali. Ed è qui che nascono i problemi. Rimane il fatto, come correttamente ricorda il consigliere Masala, che la scadenza per l’aggiudicazione dell’appalto è fissata per il 31 dicembre 2021 e che l’intervento deve finire entro il 2025».

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Nessun complimento invece per il consigliere Panu. «Circa la mozione l’unica possibilità è di bocciarla, anche per il suo presentatore», ha spiegato il sindaco. Perché? «Mi riferisco a quella scandalosa esibizione su Facebook da parte del consigliere Panu che in un suo post definisce i consiglieri comunali “schiavizzati dal padrone” e istiga nei loro confronti “cercateli e chiedete conto”. Non contento di ciò pensa anche di pubblicare le foto di modo che la gente sappia esattamente chi cercare. Credo che se come ci ha insegnato Totò “Signori si nasce” il senso civico si possa imparare, soprattutto se si siede in un consesso come un Consiglio comunale, senso civico nei confronti dei colleghi e delle istituzioni. In caso contrario, si risponde con un assoluto e totale ostracismo». Pronta la replica di Panu per fatto personale: «Ho solo ricordato chi sono i nuovi consiglieri di maggioranza, perché nessuno li conosce». Ma ormai la decisione era presa: mozione da bocciare perché presentata da Panu. E così è accaduto. A favore solo i sei consiglieri del centrosinistra, un astenuto (Mariolino Andria, che aveva proposto di modificare il dispositivo, togliendo “istruttoria pubblica” e mettendo “Consiglio comunale aperto”, proposta però giudicata fuori tempo massimo dal presidente Murru), contrari tutto il gruppo di maggioranza, il M5s e la Lega.

Luca Foddai

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