Il sindaco Campus: «Per Capodanno serve una visione di area metropolitana»

Non funziona muoversi pensando di fare concorrenza agli altri comuni del nord ovest. Giovedì mattina la presentazione del cartellone degli eventi di Natale

Il sindaco di Sassari Nanni Campus

Sassari. «Eventi estesi ai quartieri periferici. E le luminarie, che quest’anno saranno presenti anche a Latte Dolce e nella Nurra. E poi i mercatini che abbiamo voluto più diffusi e maggiormente classificati per l’offerta merceologica. In tante città europee diventano motivo di attrazione turistica». Per le settimane di dicembre gli eventi che accompagnano al Natale e al Capodanno non saranno concentrati nel cuore della città. È un aspetto che il sindaco di Sassari Nanni Campus sottolinea durante la conferenza stampa di presentazione del cartellone di Natale, giovedì mattina a Palazzo Ducale.

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Mercatini quindi nei quartieri, a Latte Dolce, al Cuore Immacolato e a Li Punti, intorno alla chiesa di San Pio X. Per le giostrine quest’anno non ci saranno ostacoli: producono intrattenimenti per i più piccoli.

Ma è il Capodanno sassarese l’argomento sul quale il sindaco si sofferma di più. «Abbiamo impostato questa partecipazione come Comune agli eventi di Capodanno in un’ottica di territorio. Riteniamo di non dover andare in competizione con le altre realtà del nord ovest e quindi investire tutti i soldi in un grande evento a Capodanno», spiega Campus. «Riteniamo che se Alghero riesce a rimanere nei grandi eventi finanziati dalla Regione è perché quell’evento ha grande importanza territoriale. Quindi sarebbe folle che Sassari, a 20 km, chiedesse finanziamenti per competere».

«In un’ottica di città o area metropolitana – dice ancora il primo cittadino sassarese – non possiamo farci competizione. Il nostro obiettivo è allora consentire che chi non può spostarsi ad Alghero o Castelsardo possa rimanere in città per un Capodanno. Del resto, se Alghero dovesse fare i Candelieri il 14 agosto mi seccherei, o la Cavalcata per Castelsardo, Sorso o Sennori. Inutile allora che noi ci inseriamo nella richiesta dei fondi regionali per fare concorrenza al territorio. Non siamo minimalisti per migragna ma è una scelta territoriale. Difendo quello che è di Sassari, ma anche quello di Alghero e di altre città. Tutto deve essere fatto secondo una visione di sistema».

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