Il CRS4 risolve il precariato storico

Si assumono a tempo indeterminato 16 ricercatori e tecnologi

Cagliari. Con l’approvazione del piano del fabbisogno di personale, il CRS4 prosegue nel processo di adeguamento del proprio organico, già in corso dal 2019, assumendo a tempo indeterminato sedici ricercatori e tecnologi precari storici, per far fronte alle nuove sfide che dovrà affrontare in vista di futuri progetti e attività di ricerca in campo regionale, nazionale e internazionale.

«Sono particolarmente soddisfatto per aver risolto, di concerto con la Regione Sardegna e in particolare con l’assessore alla programmazione Fasolino, oltre che con il significativo concorso del socio Sardegna Ricerche, l’annoso problema dei precari storici che si protraeva da troppo tempo – dichiara Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4 –. Le risorse aggiuntive assegnate dalla Giunta regionale a Sardegna Ricerche, e quindi alle sue consociate, oltre alle facilitazioni previste dalla Comunità europea in termini di decontribuzione del 30 per cento per il Sud, hanno consentito, anche con l’ausilio delle RSU e del sindacato Fiom-Cgil, di raggiungere questo importante obiettivo, che consente ai neo assunti a tempo indeterminato, di guardare con maggiore fiducia al proprio futuro».

«Le risorse umane sono il valore più prezioso di un’azienda, soprattutto se formato in anni di lavoro, studio ed esperienza – spiega Maria Assunta Serra, direttrice generale di Sardegna Ricerche –. Subito dopo la mia nomina presi a cuore la questione del personale precario che da anni lavorava al CRS4, incontrando più volte i sindacati, unitamente ai vertici della società, e concordando modalità e tempi per la stabilizzazione. Il percorso che si è positivamente concluso consolida dunque competenze e valore dell’intero Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna».

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