Fronte Indipendentista Unidu, No Slot

Mercoledì 24 febbraio alle 17 mobilitazione a Sassari in via Vardabasso, di fronte «alla mega casa da gioco recentemente autorizzata dal Comune e di imminente apertura»

 

FiuNoSlotSassari. Il Fronte Indipendentista Unidu indìce una mobilitazione per mercoledì 24 febbraio alle ore 17 in via Vardabasso, «proprio davanti alla mega casa da gioco recentemente autorizzata dal Comune (in violazione alla delibera comunale perché vicina ad un ospedale) e di imminente apertura. Invitiamo tutti i cittadini preoccupati per il diffondersi di tale piaga e indignati per il nullismo della Giunta Sanna a riguardo a mobilitarsi con noi», ha detto Cristiano Sabino, in occasione della presentazione della mobilitazione.

«Chiediamo l’applicazione integrale della delibera comunale o in caso di mancanza di volontà politica a riguardo o di incapacità a garantire un diritto politico fondamentale dei cittadini sassaresi (l’applicazione di una delibera già votata) esigiamo le dimissioni della Giunta Sanna e nuove elezioni comunali. Il Fronte Indipendentista Unidu chiamerà a breve i cittadini sassaresi a nuove forme di lotta per conseguire tale risultato. Il 24 novembre 2014 denunciammo l’immobilismo della Giunta Sanna (Pd e similia) per non aver applicato la mozione contro il dilagare delle macchinette mangiasoldi in città. La mozione era stata approvata all’unanimità dopo una grande battaglia della sinistra indipendentista. A distanza di più di un anno cosa ha fatto la giunta Sanna per rendere operativa quella mozione? Praticamente nulla: soltanto per uno dei sette punti previsti dalla mozione preparata dagli indipendentisti e presentata in Comune dai consiglieri Campus e Aiello, è stato preparato un regolamento attuativo. Infatti sono previsti sgravi per i commercianti che decidono di rimuovere o non installano slots, peccato che la cosa non sia stata pubblicizzata a dovere dal Comune e che infatti finora nessun esercente, nemmeno quelli che le slots non le hanno mai possedute, ha fatto richiesta».

«In particolare – spiegano i vertici del Fiu – il Comune ha lasciato a dormire i seguenti provvedimenti: 1 – La Giunta si impegna a intraprendere un percorso informativo ed educativo, rivolto ai giovani, al fine di contrastare il fenomeno. Un punto strategico e a costo zero, visto che si sarebbe potuto semplicemente continuare la campagna della sinistra indipendentista che, in collaborazione col SERD, aveva iniziato a collaborare con le scuole di Sassari. 2 – Collaborazione con altre istituzioni che sul territorio operano nell’ambito agli effetti negativi della dipendenza da gioco. Collaborazione che a quanto pare non esiste, visto che lo stesso SERD è in rivolta e denuncia il crescere incontrollato di ludopatici. 3 – Si realizzi una “Carta dei locali no slot” volta a rendere noti i locali pubblici che non ospitano slot al loro interno, stimolando ogni forma di pubblicità positiva. Anche questo punto che sarebbe potuto essere applicato a costo quasi zero è rimasto inspiegabilmente a riposare nel cassetto. 4 – Predisporre un apposito regolamento che preveda (autonomamente o, ove venga approvata una norma governativa o eventualmente regionale) l’adozione di distanze minime dai luoghi sensibili della città (scuole, centri di aggregazione giovanile, ospizi per anziani, ospedali, etc) per le sedi dei locali in cui si svolge il gioco d’azzardo. Se la Giunta avesse predisposto questo regolamento il mega Casinò di via Vardabasso di imminente apertura non sarebbe stato mai possibile, per lo meno non lì davanti all’ospedale Contini. 5 – Vengano regolamentati gli orari di apertura e di chiusura dei locali che ospitano le slot. Idem come sopra. 6 – Vengano predisposti i necessari controlli per garantire il rispetto delle azioni intraprese. Controlli che non avvengono nemmeno per il rispetto ordinario della legge vigente che prevede la visibilità delle macchinette che invece spesso sono posizionate in luoghi appartati e la piena visibilità dei cartelli che avvertono sui possibili effetti della ludopatia che spesso o non ci sono o sono scritti talmente tanto in piccolo che risultano inutili. 7 – Venga vietata ogni forma di pubblicità al gioco d’azzardo e di propaganda delle attività ad esso legate nell’ambito del territorio comunale. Cosa che puntualmente viene disattesa, visto che le case da gioco hanno tutte la pubblicità bene in vista. 8 – Sollecitare il Governo italiano affinché si impegni a dare seguito ad una revisione della Legge in materia di gioco d’azzardo mettendo in atto strumenti che limitino il gioco con lo scopo di tutelare i cittadini e di ritornare a quella vocazione che deve vedere nei cittadini degli esseri umani e non dei semplici numeri che vengono indotti a produrre indegne risorse finanziarie da inserire nei bilanci di uno Stato che si vuole accreditare civile. Quest’ultimo punto è grottesco se pensiamo alle dichiarazioni del sindaco Nicola Sanna (Pd) del 13 febbraio: “Purtroppo da un punto di vista legale siamo disarmati e dobbiamo autorizzare le aperture che lo Stato prevede». Infatti il Governo con a capo Renzi (capo del Governo del Pd e governo a maggioranza Pd) invece di dimostrarsi “civile” ha autorizzato 15mila nuovi punti da gioco. Ogni commento è superfluo!».

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