Festival Bande, i colori e i suoni della Sardegna

Nei giorni scorsi la 27esima edizione. Nella chiesa di Sant’Antonio Abate a Sassari i canti della tradizione isolana

 

 

FestivalBande1Sassari. Lo scorso 5 ottobre si è svolta con grande successo la 27esima edizione del Festival “Francesco Bande”, organizzato come di consueto dall’omonimo circolo culturale folkloristico, nato con l’intento di valorizzare e divulgare il folklore sardo in tutte le sue più alte espressioni. Quest’anno l’associazione ha realizzatol’evento nell’inedito spazio sede anche della confraternita dei Servi di Maria. Il tema del 2015 era la voce e le sue principali caratteristiche nella musica popolare sarda. Sono state proposte sia voci soliste sia polifoniche che hanno eseguito canti sacri e profani.

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Inoria Bande

L’apertura della serata è stata affidata alla voce solista accompagnata dall’organetto diatonico di Inoria Bande, che ha dato un saggio di esecuzioni di musica sacra eseguendo alcuni inni mariani molto diffusi. La novità di questa edizione è stata quella donata da un napoletano doc come il questore Pasquale Errico, che ha recitato, entusiasmando il pubblico tra cui compreso un folto gruppo di inglesi, la poesia di Totò “’A Livella”.

Sono inoltre intervenuti l’organettista Matteo Dore da Osilo, che ha eseguito un’invocazione alla Madonna, da Tempio il coro a 5 voci intitolato al grande etnomusicologo “Gavino Gabriel”, con i canti tipici galluresi detti “a tasgja” ed il famoso brano “La Brunedda”, il coro “Santa Rughe” (Santa Croce) di Pattada, che ha eseguito il canto dedicato a “Sa Mama e su nie” (Madonna della Neve) ed altri canti gregoriani sacri e profani, nonché l’inno della Brigata Sassari “Dimonios”. Ha concluso la serata il coro di “Codrongianus”, che ha interpretato non solo brani della tradizione ed ha chiuso con con l’Ave Maria in sardo.

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Il questore Pasquale Errico legge “‘A livella” di Totò

La serata è stata presentata da Carlo Valle. Un grazie è andato infine all’arcivescovo padre Paolo Atzei, che ha permesso l’utilizzo della chiesa, ed al suo rettore, al presidente dell’Arciconfraternita, al Comune di Sassari, all’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna, al questore e alle altre forze dell’ordine che hanno curato la vigilanza e a tutto il pubblico intervenuto.

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