Febbre del Nilo, ordinanza a Sassari

Il provvedimento mira a ridurre il rischio di proliferazione delle zanzare. Il sindaco Nicola Sanna: «Nessun allarmismo ma attenzione alta»

Sassari. In seguito alle segnalazioni di casi di infezione da virus della Febbre del Nilo, il Comune di Sassari sta predisponendo un’ordinanza relativa alle misure di prevenzione e controllo degli insetti causa della trasmissione del virus. Il provvedimento, in linea con le misure di prevenzione suggerite dalle aziende sanitarie, fornisce una serie di prescrizioni e mira a ridurre il rischio di proliferazione delle zanzare.

Tutti i cittadini dovranno evitare la raccolta d’acqua stagnante, trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida. Sarà necessario tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, e svuotare fontane e piscine.

I proprietari di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali e i responsabili di cantieri dovranno evitare il formarsi di raccolte d’acqua, e assicurare trattamenti di disinfestazione da praticare entro cinque giorni dalle precipitazioni.

I proprietari di orti, vivai, serre e di aziende agricole vicine ai centri abitati dovranno eseguire l’annaffiatura evitando la formazione di raccolte d’acqua ed eseguire adeguate verifiche e eventuali trattamenti nei contenitori di piante e fiori destinati alla coltivazione e alla commercializzazione.

Tutti i cittadini dovranno evitare l’abbandono negli spazi aperti pubblici e privati di contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea. Tutti i soggetti autorizzati ad effettuare manifestazioni in aree verdi pubbliche e private dovranno effettuare trattamenti straordinari adulticidi mediante ditte specializzate.

«Chiediamo la massima collaborazione a tutta la cittadinanza – commenta il sindaco Nicola Sanna –. Sarà necessario rispettare le prescrizioni riportare nell’ordinanza. Non vogliamo creare allarmismi ma l’attenzione deve essere alta».

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