Edilizia, al via i corsi per conoscere le tecniche del BIM

È la novità introdotta dal nuovo codice degli appalti che promette opere pubbliche a costi più bassi e tempi più celeri. Il corso della Scuola Edile del nord Sardegna

ScuolaEdile.jpgSassari. L’edilizia sassarese si prepara a recepire il BIM, la novità introdotta dal nuovo codice degli appalti che promette opere pubbliche a costi più bassi e tempi più celeri. Dal prossimo 12 gennaio la Scuola Edile del nord Sardegna avvierà un primo corso di sessanta ore per iniziare a formare una delle figure professionali in grado di maneggiare le principali novità: si tratta del cosiddetto “Bim Operatore” che attraverso l’apprendimento dell’uso del software Autodesk Revit sarà in grado di gestire modelli digitali tridimensionali e informativi.

Il BIM (Building Information Modeling and Management) è il processo di gestione delle informazioni legate al ciclo di vita degli edifici, che coinvolge così tutti gli attori: committenti, progettisti, costruttori e gestori. Al termine del corso di potrà conseguire la certificazione professionale. L’attività di formazione è a pagamento per un numero massimo di undici partecipanti. Per informazioni è possibile rivolgersi alla sede sassarese della Scuola Edile nella strada 34 di Predda Niedda. il corso sarà replicato nelle sedi di Olbia, Oristano, Nuoro e Cagliari.

«Negli ultimi dieci anni nel Sassarese l’edilizia ha perso circa 8mila posti di lavoro – spiega Cristina Costa, presidente della Scuola Edile del Nord Sardegna –. Con questo corso ci rivolgiamo a un’utenza che ha bisogno di aggiornamento per essere di nuovo competitiva sul mercato fornendo anche un valore aggiunto alle imprese adeguandole agli standard nazionali. Inoltre, nonostante l’introduzione nel Codice degli Appalti, la nostra attenzione non è rivolta esclusivamente alle imprese che operano nel settore pubblico: l’orientamento è quello di sensibilizzare anche quelle che operano nei lavori privati, cercando di far passare il messaggio che l’utilizzo di questo metodo è di notevole aiuto per controllare ogni fase, dalla progettazione all’esecuzione dei lavori, riducendo notevolmente le inefficienze. Infine, è aperta l’interlocuzione con gli enti pubblici/stazioni appaltanti affinché si possa formare il personale degli Uffici tecnici che recepiranno i progetti BIM. Insomma, è l’intero sistema fatto da progettisti, imprese, enti appaltanti, che si deve far trovare pronto per cogliere le opportunità di questa innovazione fondamentale per il nostro settore».

Il primo modulo del corso fornirà la conoscenza di base per l’utilizzo del software. Il secondo consentirà di creare modelli digitali parametrici e formulare la documentazione di progetto. Il terzo sarà esclusivamente applicativo su un caso di studio. Questo perché il nuovo codice degli appalti prevede il progressivo uso di metodi e strumenti specifici come quelli di modellazione per l’edilizia. L’intenzione del legislatore è quella di incentivare l’utilizzo di piattaforme digitali e software per la gestione dell’intero ciclo di vita degli edifici e delle infrastrutture a partire già dalla fase progettuale.

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