Diritto alla mobilità, i sindaci riuniti al Palazzo della Provincia con l’assessore Moro

«Serve un modello sardo di continuita». L’amministratore straordinario Pietrino Fois: «Uniti a Bruxelles»

L’assessore regionale dei Trasporti Antonio Moro e l’amministratore straordinario della Provincia di Sassari Pietrino Fois

Sassari. I sindaci della provincia di Sassari, insieme a quelli di Oristano e di Nuoro, hanno risposto all’appello lanciato nei giorni scorsi dall’amministratore straordinario Pietrino Fois e martedì 3 gennaio hanno affollato la sala Angioy del Palazzo della Provincia per incontrare l’assessore regionale dei Trasporti Antonio Moro. Ma soprattutto per ribadire l’emergenza del fallimento della continuità territoriale da e per la Sardegna, in particolare nel nordovest. Dopo il bando andato deserto per l’aeroporto di Alghero, tutto il territorio si è mobilitato per scongiurare quello che potrebbe rivelarsi un vero dramma, sociale ed economico, che metterebbe in ginocchio i sardi e cancellerebbe di fatto il diritto non solo alla mobilità ma il diritto stesso di pari dignità sancito nell’articolo 3 della Costituzione.

Ribadendo l’importanza che il presidente Mattarella dà alla Costituzione l’amministratore Fois ha rimarcato un concetto fondamentale: «Non abbiamo bisogno di citare l’art. 119 sul principio di insularità. Dobbiamo ribadire che ogni cittadino ha pari diritti dignità sociale ed è uguale all’altro davanti alla legge, come sancisce il succitato articolo 3».

L’assemblea dei sindaci

Il caso Alghero ha davvero lasciato sgomento un territorio che da anni lotta per la mobilità e costruisce una rete di trasporti che risponda alle esigenze dei sardi. Il messaggio lanciato dalla Provincia e ribadito dalla voce degli amministratori è chiarissimo: le infrastrutture per i sardi sono i trasporti aerei e navali. Se dobbiamo chiedere continui interventi per vedere garantito il diritto di spostarci dall’isola in regime di continuità territoriale, se non diamo gambe a bandi studiati sul nostro modello economico – hanno insistito Moro e Fois –, non saremo in grado di garantire alla Sardegna gli stessi diritti che hanno il resto dei cittadini italiani. La questione dei trasporti e dei collegamenti aerei da troppi anni viene tamponata da provvedimenti che non risolvono alla radice il problema della mobilità ma tamponano una situazione non più accettabile per le esigenze dei sardi. Il traffico aereo sulla Sardegna è pari al 5 per cento del traffico aereo nazionale. Secondo il piano nazionale Enac, l’Italia avrà, tra qualche anno circa 302 milioni di passeggeri, il che significa che se la Sardegna copre il 5 per cento del traffico, la Sardegna aumenterà il suo traffico di circa 10 milioni di passeggeri, confermando una crescita esponenziale che dev’essere supportata da una gestione ottimale dei suoi aeroporti.

Dopo gli interventi dei sindaci arrivati da gran parte dei comuni della provincia di Sassari e da altre province e comuni come Bosa, Macomer, Nuoro e Oristano (a dimostrazione di un territorio unito nella battaglia per la mobilità) l’assessore Antonio Moro, che martedì sera è intervenuto in Consiglio regionale, e mercoledì mattina sarà in videoconferenza con il Ministero dei Trasporti, ha ribadito la sua totale condivisione e preoccupazione in merito al caso Alghero rimarcando sostanzialmente due concetti fondamentali: da un lato l’esigenza di creare un modello sardo di continuità basato sulle esigenze del nostro territorio, e dall’altro la disponibilità della Regione (la Sardegna è la regione che ha fatto più gare in Europa) che ha convocato la conferenza di servizi per mettere in atto la procedura d’emergenza. «Io credo che non ci saranno ostacoli da parte del Ministero per risolvere nell’immediato la criticità della mobilità sullo scalo algherese – ha poi sottolineato l’assessore Moro –. Nel nuovo bando che utilizzeremo è doveroso rimarcare alcuni aspetti importanti: per quanto la gara sia stata redatta secondo regole imposte da Bruxelles, verrà stabilita una tariffa agevolata che non supererà i 50 euro di bigliettazione e verranno garantiti il doppio dei posti disponibili, utilizzando degli aeromobili più grandi anche se non verranno aumentate le tratte. La certezza del potenziamento degli aerei e dei collegamenti significa mettere in sicurezza il sistema dei trasporti sardo».

Unanime l’appello dei sindaci che confidano nell’impegno dell’assessore Moro e nell’unità di un territorio scippato dei propri diritti.

«Sono fermamente convinto – ha concluso l’amministratore della Provincia Pietro Fois – che oggi con la presenza forte di tanti amministratori, si stia scrivendo una pagina importante per il futuro dei trasporti nell’isola e nel nordovest. Non deve più decidere nessuno a nome nostro. Contiamo, e mi rivolgo al nostro assessore, che ci rappresenti con forza e determinazione a Roma e che riesca a sbloccare una situazione che ristagna da troppi anni».

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