Dinamo a caccia di conferme a Tortona

I sassaresi pronti al difficile match contro una squadra rinvigorita dal cambio tecnico, dal rientro di Dowe e dall'innesto di Colbey Ross

Un’altra settimana di allenamenti è passata e la curiosità di vedere quanto i giocatori stiano assimilando i benefici della cura Markovic è tanta. Difesa, dedizione, disciplina e attenzione ai particolari sono il mantra del coach bosniaco che, dopo la bella e importante vittoria con Cremona ha lavorato per rafforzare i concetti tattici e inserire al meglio negli schemi il talento di Tyree, cannoniere principe della squadra ma troppo individualista e anarchico per il basket di Markovic e per questa ragione con un minutaggio ridotto nella gara con la Vanoli.

Un Tyree che però non ha potuto allenarsi per tutta la settimana, perchè colpito da un virus intestinale, come confermato dalle parole del coach. «Abbiamo disputato una settimana di allenamenti normali, tranne Tyree che l’altro giorno è stato colpito da un virus intestinale – ha detto -, è andato tutto secondo i piani. Affrontiamo una squadra veramente difficile da quando ha cambiato il coach, dal grande potenziale, sono in grande fiducia e fisicità. Per vincere a Tortona servirà una gara solida, di grande concentrazione per tutti i quaranta minuti. Dobbiamo fare una buona partita. Quali sono le chiavi per poter vincere? E’ una partita più difficile rispetto a Milano. Loro hanno vinto le ultime 4 su 5. Dobbiamo cercare di cambiare mentalità in trasferta. Si gioca sempre cinque contro cinque, con un pallone e con le stesse regole. Il gioco non cambia. Dobbiamo avere un approccio mentale positivo e non negativo. Per vincere contro Tortona dovremo impostare una partita dura, concentrati per ridurre le loro possibilità».

L’allenatore torna poi su Tyree: «Per quanto riguarda Breein, è importantissimo per il gruppo. La squadra si è resa conto che poteva vincere anche senza di lui, lui stesso se n’è reso conto. Questo è importantissimo per la squadra. Penso che potrà fare un salto di livello nella prossima partita. Per quanto riguarda Kaspar è il frutto del duro lavoro prodotto in settimana durante gli allenamenti».

«Quanto può essere importante Kruslin? Credo che sia un giocatore importante. Non ha bisogno di creare, è un ottimo tiratore, eclettico. Fa il lavoro sporco, ovvero ciò che serve alla squadra. Ci sono giorni in cui serve fare il lavoro sporco e lui c’è sempre. McKinnie? Lavora duro, é un bravo ragazzo, non ha fatto richieste particolari. Contro Cremona ho fatto giocare di più Chara. McKinnie è entrato nel ventiseiesimo minuto e ha fatto un buon lavoro: non è facile entrare a partita già iniziata. Prima delle partite non decido quanto far giocare i ragazzi, va tutto in base al loro approccio».

Nella conferenza è intervenuto anche Kaspar Treier : “La partita contro Cremona è stata fondamentale – ha sottolineato -, abbiamo tenuto botta, loro sono rientrati più volte in partita. A livello mentale è stato fondamentale. Ora andiamo a Tortona: sarà una gara difficile. Hanno ottimi tiratori, un’ottima difesa, ma cercheremo di portarla a casa. Non giocavo da un po’ ma il mio lavoro rimane lo stesso. In trasferta la mentalità e i dettagli fanno la differenza, perché in casa ci sono i tifosi che ci sostengono. Dobbiamo essere concentrati anche più del solito per vincere. Se ho rimpianti per la Coppa Italia? Si tanti. Da due anni non raggiungiamo uno dei nostri obiettivi. E’ un peccato. Credo che la posizione in classifica non rispetti quello che ci meritiamo. Purtroppo ci toccherà guardare gli altri.”

Treier parla poi del suo ruolo cambiato: «Sto bene. Inizialmente è stato difficile passare da un quattro a un tre, ma so giocare senza palla, sono un discreto tiratore, dunque non cambia molto. Bisognerà essere concentrati durante l’intera gara perchè non appena sbagli qualcosa, loro sono pronti a reagire».

Un Kaspar Treier rinfrancato e motivato dopo essere rientrato nelle rotazioni del nuovo coach Markovic e che si è a punto messo a disposizione anche per ricoprire altri ruoli, come del resto aveva fatto anche in passato, quando per esigenze contingenti era stato utilizzato anche da pivot.

Di seguito la video intervista al giocatore estone, curata da Ico Ribichesu.

Aldo Gallizzi

 

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