Coronavirus, la morte arriva a Casa Serena

Un anziano ospite è deceduto nella notte tra venerdì e sabato nella stanza dove era isolato da un paio di giorni. Mediamente i decessi per influenza sono una decina

Sassari. Un anziano ospite di Casa Serena è morto nella notte tra venerdì e sabato. Era isolato in una stanza da un paio di giorni dopo la scoperta della positività al Covid-19. «Mi dispiace molto dare questa informazione – ha detto il sindaco Nanni Campus che sabato mattina, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto sull’emergenza epidemiologica a Sassari, ha dato la notizia –. Dobbiamo dire però che mediamente nel corso degli anni durante le epidemie influenzali i decessi a Casa Serena sono intorno alla decina. Come comprensibile sono pazienti molto sensibili alle infezioni stagionali. Nonostante la presenza pesante di questo nuovo agente infettivo siamo ancora nella normalità. Questo però non ci autorizza a dire che è una banale influenza e noi non rischiamo niente. L’epidemia è entrata in città in maniera pesante».

«Si è poi diffusa a Sassari la voce che l’epidemia sia concentrata nelle strutture sanitarie e nelle case di riposto. Il fatto che ci siano così tanti tra il personale sanitario o di assistenza è legato al fatto che la scarsità di tamponi porta a concentrare il controllo epidemiologi su questo personale, perché queste strutture sono monitorate. Ma il virus è entrato da fuori, è in città, è dappertutto», ha detto ancora Campus. «La carenza di kit e reagenti per una verifica su tutta la popolazione non è possibile. Sino a stamattina la disponibilità per Sassari, Alghero, Olbia, Tempio e Nuoro, avevamo la potenzialità di soli 17 tamponi. Stamattina è arrivato un altro kit da 250 su interessamento della Prefettura. Ma devono essere indirizzati a chi arriva al Pronto Soccorso. Tutto il resto continua: ictus, traumi e altro. Le altre malattie non si sono fermati. Il problema del Pronto Soccorso e dei posti letto è reale».

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