Comune di Sassari, si parte col totoassessori

Per il momento non ci sono nomi né deleghe. Attenzione invece agli equilibri nel gruppo del Pd. Già deciso l’orario di chiusura delle sedute di Giunta: le 13

SalaConsigliocomunale2Sassari. Ancora non è arrivata la proclamazione degli eletti (34 consiglieri, 24 per la maggioranza e 10 per le opposizioni se sarà confermata la percentuale del 65,29 per cento, dato ancora non ufficiale ma indicato dal Ministero dell’Interno – aggiornamento), tantomeno quella del nuovo sindaco Nicola Sanna. In verità stavolta i tempi non dovrebbero essere così lunghi come nel 2010: allora l’attesa durò per ben 24 giorni. Ma che stavolta tutto sarà più rapido è preannunciato anche dalla conferenza stampa convocata per questa mattina a Palazzo Ducale dal commissario straordinario Guido Sechi per tracciare un bilancio di quanto fatto in due mesi di lavoro.

Totoassessori. Intanto però impazza il totogiunta. Chi saranno gli assessori di Nicola Sanna? Innanzitutto andrà chiarito il dubbio relativo al loro numero: 8 o 9, a seconda di come interpretare le disposizioni di legge che hanno introdotto una riduzione (erano finora 11). Un assessore in più potrebbe tra l’altro risolvere alcune situazioni relative agli equilibri interni della coalizione. Anzi, del Pd. I consiglieri del Partito Democratico infatti sono in tutto 13 (come nel 2010, nonostante la riduzione del seggi in Consiglio, scesi a 34 da 40). Di questi però di “stretta vicinanza” al sindaco Sanna sono appena due: Simone Campus (civatiano) e Mario Pala (ulivista della componente Parisi-Dettori-Manca). Quattro sono invece espressione del gruppo che fa riferimento al consigliere regionale Salvatore Demontis: Antonio Piu, Carla Fundoni, Pierpaolo Bazzoni e Lisa Benvenuto. Gli altri eletti sono tutti vicino a Lai-Spissu: Salvatore Sanna e Valeria Fadda con Silvio Lai, Giuseppe Masala, Esmeralda Ughi (possibile assessore alla Cultura o alle Politiche Educative), Stefano Perrone e Gianni Crobu con Spissu, più Lello Panu. È chiaro che i rapporti di forza nel gruppo appaiono sbilanciati a sfavore di Nicola Sanna e sono tutti dalla parte di chi alle primarie aveva sostenuto la candidata battuta al ballottaggio, Angela Mameli. Quel clima di contrapposizione, emerso in particolare nell’ultima settimana prima del secondo turno, è acqua passata o invece qualche ruggine è rimasta? Impossibile capirlo. Anche perché le voci che si rincorrono è che qualcuno stia dando suggerimenti ai suoi che non sarebbe opportuno lasciare il Consiglio per un posticino in Giunta. Infatti i primi tre dei non eletti sono Luca Taras (Parisi-Dettori-Manca), Francesca Fantato (civatiana con Sanna) e Luigi Polano (Spanedda).

Difficile però soffocare le legittime ambizioni di chi ha raccolto tanti voti. Per esempio Antonio Piu, ben 1250 preferenze (ed è anche assessore uscente ai Lavori Pubblici). O anche Giuseppe Masala, 1076 (anche lui ha esperienza amministrativa, essendo stato presidente di Circoscrizione). Bisogna inoltre tenere conto di un altro elemento: il gruppo che fa riferimento a Salvatore Demontis, come più volte detto dallo stesso consigliere regionale, non ha costituito nessuna “cordata” con i compagni di viaggio delle primarie Spissu, Lai, Giagu e Ganau: era una convergenza di natura politica sul nome di Angela Mameli (che, a proposito, non si sa se avrà una delega assessoriale, come prospettato su giornali e siti web nelle scorse settimane).

Altra situazione è invece quella del rispetto di possibili accordi presi con gli alleati al secondo turno delle primarie, Gianni Carbini e Monica Spanedda. Per loro ci dovrebbe essere un posto in Giunta.

A tutti questi nomi vanno poi aggiunti quelli dei consiglieri delle due civiche. Se da un lato Ora Sì è la lista vicina a Gianfranco Ganau (e si vocifera di un possibile posto in Giunta per Nanna Costa, la più votata), dall’altro Sassari Bella Dentro è la lista di Sanna. In quest’ultima il primo dei non eletti è il parisiano-dettoriano Alessandro Boiano (che quindi entrerebbe in Consiglio se Alessio Marras o Grazia Manca o Francesca Arcadu ottenessero una delega assessoriale), portando la delegazione della sua componente a due o tre (con Taras) consiglieri; al contrario della presenza del gruppo vicino a Monica Spanedda, che potrebbe contare solo su Polano (se subentra a tre consiglieri diventati assessori) nel Pd.

E poi gli altri partiti della coalizione. Quanti assessorati otterranno? Difficile, anzi, impossibile accontentare tutti. In questo discorso entra però anche la presidenza dell’Assemblea, incarico, tra l’altro, già reclamato dal sempreverde ottantenne Tonino Falchi (Upc), tornato in Consiglio dopo quattro anni di pausa e pronto a battere il record di permanenza a Palazzo Ducale (per altro già suo: fu eletto per la prima volta nel 1975).

Orari dei lavori della Giunta. Per adesso, riprendendo una promessa anticipata in campagna elettorale, una novità è stata già decisa ed è tutta per i futuri assessori. Ma non si riferisce alle deleghe. «Per quanto riguarda gli orari di lavoro della Giunta – ha detto il nuovo sindaco Nicola Sanna – sarò inflessibile: si chiuderanno entro le ore 13 per consentire agli assessori donna e uomo di poter attendere ai propri compiti familiari similmente a tutti gli altri cittadini».

Luca Foddai

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